Pellegrino: “Sogno un nuovo acquirente. Su Moro e Baldini…”

Maurizio Pellegrino, direttore sportivo del Catania, ha parlato ai microfoni de “La Sicilia” dell’attuale momento storico che sta attraversando il Catania:

“La sconfitta interna di martedì? C’è rammarico per il mancato successo sulla Paganese. Il primo pensiero è per la gente che è venuta a sostenerci nonostante giorno e orario scomodi. Questa gara ci poteva proiettare verso qualcosa di diverso, ma soprattutto volevamo continuare il trend positivo. Siamo abituati a cadere e rialzarci e dovrà essere così ad Avellino, dobbiamo cercare di conquistare il prima possibile i punti per una salvezza tranquilla.

Critiche a fine partita? Giusto accettarle ma sono il nostro orgoglio come tutti i ragazzi e lo staff (si riferisce in particolare a Moro e Baldini) che lavorano duramente e con grande dedizione. Sogno un nuovo acquirente che abbia progetti solidi e che arrivi il più presto possibile”.

(foto: informasicilia.it)

Catania
Catania e la lunga sfilza di diffidati: Baldini ne terrà conto

Mister Baldini rischia di perdere ben sei pedine in vista del match casalingo contro il Monterosi di sabato 5 marzo previsto attualmente per le 17:30.

Prima della partita contro l’Avellino al “Partenio” i rossazzurri contano già sei diffidati: Moro, Provenzano, Russotto, Sala, Simonetti e Pinto che s’è aggiunto alla lista dopo la sconfitta interna contro la Paganese.

Considerando che Moro, Sala, Simonetti e Pinto sono stati impiegati spesso e volentieri da titolari, Baldini potrebbe optare per un turnover “intelligente” in vista della trasferta in terra irpina onde evitare di ritrovarsi con la rosa ridotta all’osso a causa di squalifiche concomitanti.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

Conflitto Russia-Ucraina: De Zerbi e il suo staff impossibilitati a rientrare

L’ex giocatore e numero dieci rossazzurro Roberto De Zerbi, attuale allenatore dello Šachtar Doneck è rimasto bloccato insieme al suo staff costituito da otto italiani all’interno di un hotel di Kiev in seguito all’invasione russa avvenuta nelle prime ore della mattinata. Al momento si parla di impossibilità di rientro in Italia data la chiusura dell’aeroporto della capitale ucraina. 

Notizia confermata da Junior Moraes, giocatore brasiliano naturalizzato ucraino, che ha spiegato che “la situazione è grave“. Secondo quanto riporta l’agenzia AGI, il gruppo ha seguito il consiglio dell’ambasciata italiana di evitare spostamenti non necessari e di fare scorte di acqua e cibo. Inoltre la Federazione calcistica ucraina ha da poco ufficializzato lo stop al campionato. 

L’attuale allenatore della squadra di Doneck ha commentato così al telefono con l’agenzia Italpress:

Me ne sto in camera, è una brutta giornata. Ho aspettato a lungo che la federazione sospendesse il campionato, fin da quando è successo quel che è successo col Donbass…però non mi sono mosso, perché io sono qui per fare sport e non potevo girare le spalle al campionato, ai tifosi che ci seguono…ho tredici ragazzi brasiliani, il mio staff…potevamo tornare a casa almeno fino a quando non ci fosse stata sicurezza, no, abbiamo aspettato…stanotte ci hanno svegliato le esplosioni. Stamattina hanno sospeso il campionato e dalle finestre dell’hotel Opera abbiamo visto file di auto che si muovevano…credo che stiano andando in Polonia… L’Ambasciata italiana ci aveva sollecitato di andarcene ma non potevo, ripeto, io uomo di sport, girare le spalle al club, al calcio e andarmene così…e alla fine hanno chiuso lo spazio aereo e si sta qui… Non sono venuto per soldi, me ne offrivano di più in Italia, ma per fare esperienza …E ora aspetto. È un’esperienza triste anche questa. Penso al grande Maradona che quando ce n’era bisogno diceva quel che pensava ai padroni del calcio“. 

(Foto: calcionews24.it)

Paganese, Grassadonia: “Vinto col Catania grazie al modulo? Una c………a!”

Non usa mezzi termini per definire insostenibile la tesi secondo cui la Paganese avrebbe battuto il Catania in virtù del cambio di modulo, ma si gode i tre punti guadagnati al “Massimino” dopo mesi e mesi a secco in trasferta:

“Sì, dovevamo buttare il cuore oltre l’ostacolo, i ragazzi sono stati molto bravi e hanno ottenuto una vittoria importante, sofferta e voluta. Non era facile risollevarci dopo la brutta prova con il Monterosi, e il merito va ai ragazzi per aver avuto l’atteggiamento giusto, ma la strada è ancora lunga.

Abbiamo vinto grazie al cambio modulo? Una c…..a attribuire la vittoria al cambio di modulo, quel che conta è la determinazione che si mette in campo, tra l’altro poi in corso siamo tornati a tre. Dobbiamo fare la corsa su noi stessi e continuare su questa strada“.

 

 

(fonte foto: foggiasport24.com)

Tifosi Mood – Alessandro Lauricella: “Pessimista pensando al 4 marzo”

Torna l’appuntamento settimanale con Tifosi Mood, la rubrica interamente dedicata ai tifosi del Catania. Ai nostri microfoni risponde oggi l’amico Alessandro Lauricella, da qualche anno al Nord, ma grandissimo sostenitore dei colori rossazzurri. Con lui abbiamo fatto una bella chiacchierata sulle varie tematiche che riguardano il club dell’elefante. Buona lettura.

Alessandro, innanzitutto grazie per aver accettato questo nuovo invito. Come stai?

“Buongiorno ragazzi. Grazie per questa nuova intervista. Sto bene e sono in attesa, come tutto il popoli rossazzurro, su quello che sarà l’esito di questo nostro periodo, che potremmo benissimo sovrapporre alla pandemia che ci ha veramente stancati, sperando all’ultimo di avere un colpo a sorpresa per salvare il nostro Catania”.

Il Catania si avvicina al giorno dell’apertura delle buste. Pensi stavolta si presenterà qualcuno?

“Non sono molto positivo, anche per come è andata la prima asta, dove al cospetto di un’attesa di tutt’altro finale, un po’ tutti siamo rimasti delusi per come poi è realmente andata. Non so fino a che punto 500k in meno possano fare la differenza. O c’è già qualcosa di importante dietro le quinte e noi non ne siamo a conoscenza, o secondo me non si presenterà nuovamente nessuno”.

In questi giorni circola il nome di Benedetto Mancini possibile partecipante al bando. Che ne pensi?

“Facendo un giro sul web, non si leggono belle notizie su questo personaggio. Quindi, onestamente non sarei molto contento nel caso diventasse il nuovo proprietario del Catania. È vero che al momento siamo dinanzi ad una situazione con “o lui, o niente”. Pensare al niente, per me che sono una persona istintiva, avendo già vissuto una situazione analoga, è molto difficile, quasi insopportabile come situazione. Sarebbe tutto meno complicato se si partisse da una categoria sopra anziché dalla Serie D, anche perché non c’è garanzia che nei dilettanti arriverebbe un imprenditore forte”.

Spostandoci all’ambito sportivo, qual è il tuo parere sulla sconfitta dei rossazzurri con la Paganese?

“Beh, la Paganese è stata brava ad approcciare la fase difensiva una volta passata in vantaggio. Purtroppo il calcio è fatto di episodi, e gli episodi hanno premiato più loro che noi, che comunque ci abbiamo provato in tutti i modi possibili a riagguantare il pari. Non ho visto un’involuzione nel gioco. Forse qualche elemento un po’ sottotono, come ad esempio Moro. Più o meno si è fatta una partita simile a quella con la Virtus F

Albertini
Alessandro Albertini, protagonista del momento in casa rossazzurra

E’ l’assoluto protagonista del momento in casa rossazzurra: Alessandro Albertini da Rovigo, terzino destro del Catania che ha ereditato la fascia destra da Luca Calapai e, da quel momento, è diventato titolarissimo, inamovibile e in ascesa perenne:

“Calapai? La sua partenza coincide con la ritrovata continuità con cui vengo messo in campo – spiega ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’-. Nell’ultimo anno e mezzo non sono riuscito a giocare con regolarità e per un giocatore con le mie caratteristiche è importante. Avellino? vedrete il solito Catania che rispetta l’avversario ma gioca a viso aperto e con personalità. I tifosi del Catania? non finiremo mai di ringraziarli, ammirano il nostro impegno anche in caso di sconfitta, hanno dimostrato un amore fuori dal comune”.

(Fonte Immagine: MfsSport.net)

Avellino: in vista del match col Catania dubbi e assenze pesanti

L‘Avellino, prossimo avversario del Catania (sabato 26 febbraio ore 14:30 allo stadio “Partenio”), fa la conta di infortunati, acciaccati e assenti certi. Mister Carmine Gautieri, a margine di Latina-Avellino, partita terminata a reti inviolate, ha fatto il punto:

“La speranza è recuperare Dossena per la partita col Catania? Sì. La perdita di Silvestri è pesante, oggi avevamo soltanto tre difensori a disposizione e sarà così anche la prossima gara.

Speriamo di recuperare almeno Dossena, è rimasto a casa per curarsi e aspettiamo questi giorni per valutare la situazione – riporta avellinotoday.it-. Maniero? Ha preso una botta, bisogna capire l’entità. Domani faremo sicuramente gli esami. Per quanto riguarda il discorso fisico, la squadra, negli ultimi 10-15 minuti, era un po’ in difficoltà.

Se pensiamo che nelle ultime partite, ben 8/11 hanno sempre giocato, hanno spinto, la cosa importante è quella di recuperare non solo i giocatori che sono fuori, ma anche quelli che stanno dentro, perché Plescia, Kragl, che oggi, avevano qualche problemino, hanno dato comunque tanto. Dobbiamo lavorare sotto l’aspetto fisico, del recupero e, di conseguenza, sotto l’aspetto tecnico-tattico”.

(foto: ottopagine.it)

Albertini
Albertini: “Dobbiamo fare un salto di maturità in certe partite”

Intervistato nel post-gara di Catania-Paganese, il terzino destro rossazzurro Alessandro Albertini commenta così la sconfitta arrivata tra le mura amiche: 

Il rammarico è tanto, anche stasera abbiamo perso un’occasione importante, secondo me era una partita sulla falsa riga della partita con il Picerno, dispiace anche perché creare occasioni per poi perdere partite così in cui l’avversario si chiude fa male e ci lascia basiti. Se perdiamo questo tipo di partite un motivo c’è, questi erano punti importanti che potevano proiettarci ad un altro tipo di campionato con tutte le difficoltà del caso“. 

Noi ringraziamo sempre i tifosi, anche se l’impegno c’è sempre stato, spingere l’acceleratore e non prendere punti fa molto male con tutto il rispetto per tutte le squadre che sono venute qui e hanno portato a casa i tre punti con il minimo sforzo. Dobbiamo fare un salto di qualità e di maturità in certe partite, dobbiamo cercare di racimolare questi punti che ci meritiamo“. 

Secondo me abbiamo fatto una grande partita, ma se si lasciano spazi e quando trovi squadre come la Paganese che si chiudono non è facile, abbiamo creato cinque, sei palle gol ma purtroppo sono risultate vane. Dobbiamo migliorare da questo punto di vista, anche perché non meritiamo questa posizione in classifica“. 

Sono sempre stato sul pezzo e questo mio momento personale coincide anche con la continuità, avere la fiducia del mister non fa altro che crescere il livello in campo. Ad Avellino andremo a giocarci la partita con grande rispetto per l’avversario, dando sempre il 100%“. 

(Fonte Immagine: MfsSport.net)

CATANIA
EDITORIALE MOOD – Catania, arrendersi è rinunciare alla rinascita…

Il nostro editoriale sulla sconfitta del Catania e su ciò che accade fuori dal terreno di gioco

Prima di fare un’analisi generale sul momento che vive la Catania calcistica, bisogna fare una premessa. Non si vuole muovere alcuna critica nei confronti della squadra e del mister. Nel massimo delle loro possibilità, stanno facendo un buon campionato. Di certo, non un campionato all’altezza della città, ma che viene accettato, forse fin troppo, perché fuori dal campo non c’è una situazione tranquilla. Lodevoli l’impegno e la volontà messe in campo, ma, purtroppo, solo con quelle non si va lontano. Dal portiere alla punta, il Catania è una buona squadra di Serie C, con alti e bassi, ma soprattutto con evidenti lacune e con limiti non indifferenti. 

Il k.o. interno con la Paganese, compagine molto abbordabile e a secco di vittorie esterne prima di ieri sera, la dice lunga. La squadra garibaldina e spensierata che non ha la pressione di fare risultato (strano a dirsi per una piazza importante come quella rossazzurra in terza serie) lontano dalle mura amiche, entra in crisi sul manto erboso del Massimino. Sette sconfitte casalinghe, forse un record per il Catania, non sono un caso. Quando i ragazzi di Baldini devono fare la partita, riaffiorano tutte le carenze del gruppo. La sconfitta con la Paganese, infatti, è la fotocopia di quella col Picerno e di tante altre gare perse in casa. Se la strada è spianata, il Catania diverte. Ma se la strada diventa impervia, il Catania diventa confuso e pasticcione. 

Certamente, ai ragazzi di Baldini non manca mai l’ostinazione a voler evitare, a tutti i costi, un risultato negativo. La squadra, nonostante le problematiche, non si arrende mai. Forse anche per questo più delle volte viene premiata dal raggiungimento di un risultato positivo. La tifoseria ne è ben consapevole. Mai si è preteso un risultato diverso da quello fin qui ottenuto, nonostante ad inizio stagione il direttore sportivo Maurizio Pellegrino aspirava ad un miglioramento della quinta posizione della stagione precedente. Mai sì è contestato il gruppo, nonostante degli scivoloni, compreso quello di ieri sera, che fanno salire il sangue alla testa, nonostante il presidente della Sigi Giovanni Ferraù parlava, in una conferenza pre-stagionale, di obiettivo promozione. 

Tuttavia, parlando di resa, si respira un’aria di rassegnazione, quasi di passività, dinanzi a tutto quello che evolve, giorno dopo giorno, attorno all’ambiente rossazzurro. Muovere una critica costruttiva, ogni tanto, forse potrebbe soltanto far bene. Lo fanno a Bergamo, dove la loro squadra del cuore dà spettacolo in giro per l’Italia e, a volte, anche per l’Europa. Perché non lo si può fare qui? Perché non si può, ad esempio, alzare la voce contro chi, incredibilmente, continua a girare attorno al Catania nonostante ciò che è successo nei mesi scorsi? Lo striscione esposto ieri sera dai ragazzi della Curva Nord, dovrebbe essere un martello battente che percuota le menti di chi ancora non ha ben compreso che non è il benvenuto. Contestare civilmente, così come lo si faceva in annate passate, potrebbe servire da monito verso chi pensa di improvvisare l’ennesima gestione inefficace.

Invece no. Ci si sofferma sui gol di Moro (sicuramente importanti), ci si sofferma sulle progressioni di Greco, ci si sofferma su una difesa più compatta con l’arrivo di Lorenzini, e soprattutto ci si sofferma sulle vittorie, sui pareggi o sulle sconfitte. La verità sostanziale, tuttavia, resta una: se giorno 4 non si presenta qualcuno di forte, di solido, tutte le cose scritte sopra avranno valore solo per gli annali nel tempo, ma il valore sarà pressappoco pari allo zero. La verità sostanziale è che se si continua sulla direzione presa, il rischio di vedere collassare definitivamente il gioco del calcio nella città dell’elefante, diventa sempre più concreto. Quando serve alzare la voce, far sentire il proprio dissenso (ripeto non contro la squadra o il mister), lo si deve fare. Altrimenti, la sensazione è quella di una celere resa…e arrendersi adesso, sarebbe come rinunciare a priori ad una rinascita, che così facendo rischia di restare una mera illusione. 

Fonte immagine: CalcioCatania.it

Stampa catanese – E’ morto il decano del giornalismo Salvo Marinelli
Attraverso il seguente comunicato il Calcio Catania ha reso nota la scomparsa di un decano del giornalismo catanese, Salvo Marinelli, colto da malore ieri al “Massimino” poco prima di Catania-Paganese:
 
“Il Calcio Catania esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Salvo Marinelli, giornalista catanese che per decenni ha raccontato con puntuale partecipazione e grande passione le vicende rossazzurre.
Anche ieri, come sempre, Salvo aveva scelto di essere presente al “Massimino” ma è stato colto da malore, prima dell’inizio della gara. Immediatamente soccorso e quindi ricoverato in ospedale, è deceduto poche ore dopo. 
Alla famiglia Marinelli, sincere condoglianze”.
 
La redazione di Catania Mood si stringe attorno alla famiglia. 
 
(fonte foto: atvreport.it)