Massimo Tarantino (ex Catania), ha disarmato l’assassino di Assago

Si è consumata una tragedia ieri nel centro commerciale Carrefour di Assago. Un uomo, affetto da problemi psichiatrici, ha accoltellato cinque persone, uccidendone una. Tra i feriti in codice rosso anche il difensore del Monza, Pablo Marì che si è detto “fortunato” per la ferita da arma da taglio profonda ma non letale.

E’ stato l’ex calciatore Massimo Tarantino, che giocò con Catania, Monza, Napoli e Inter,  a disarmare l’aggressore. L’intervento del difensore palermitano che indossò la maglia rossazzurra tra il 1987 e il 1989, si è rivelato tempestivo: il bilancio sarebbe stato ancora più grave. Nel 2021 Joe Tacopina lo ha voluto alla SPAL come Direttore dell’Area Tecnica.

E’ deceduto il cassiere di origini boliviane, Luis Fernando Ruggieri. 

(foto: quicomo.it)

Agatino Chiarenza: “Pelligra ha riportato entusiasmo, gioia e amore. Mio figlio Samuel innamorato pazzo del Catania!”

La nostra rubrica “Tifosi Mood” ha l’onore di ospitare Agatino Chiarenza, storico tifoso del Catania innamorato pazzo dei colori rossazzurri, uno che vede rossazzurro da quando apre gli occhi la mattina fino alla sera prima di richiuderli sognando un “Massimino” stracolmo insieme al figlio Samuel, prima di tornare a casa e regalare una duplice gioia alla moglie Laura che non vede loro di condividere questo tripudio di emozioni con i “masculi” della famiglia:

Agatino, che ne pensi del Catania targato Ross Pelligra?

“Il momento d’oro del Catania con l’avvento di Ross Pelligra si deve non solo a livello calcistico ma anche imprenditoriale. La città di Catania si può sbloccare sotto ogni punto di vista, era quello che serviva per portare entusiasmo e lavoro, perché no. Penso che nei prossimi anni ci divertiremo!”

Come nasce la passione per i colori rossazzurri? Raccontaci della tua famiglia.

Ho 51 anni. Da quando avevo 7 anni seguo il magico Catania. Una passione nata in famiglia: ci andava mio padre con i miei zii, è da una vita che frequento lo stadio. A Catania mettiamo al primo posto il Catania e Sant’Agata, passioni senza uguali. Mia moglie sta vivendo questo entusiasmo che dilaga in città. Con l’arrivo di Pelligra è stata contagiata anche lei. Dopo il 9 aprile, in cui ho pianto un giorno sano, mia moglie mi ha detto: ‘vedrai che il Catania rinascerà, non preoccuparti’. E dico grazie a lei che mi ha dato coraggio in quel maledetto giorno, uno dei più brutti per noi tifosi del Catania.

Sono certo che Ross Pelligra ci riporterà dove meritiamo, nei campionati che ci competono. Mio figlio Samuel è appassionato quanto e più di me, si è fatto tutte le trasferte, anche a Cercola contro la Mariglianese, e ringrazio Tury Gheghe dei ‘Liotrizzati’, un fratello, che lo ha preso sotto la sua ala protettiva in quell’occasione.

E’ stato commovente sapere che Samuel era lì, è un ragazzo molto sensibile e ha pianto, insieme a me, il 9 aprile, ma anche nei playoff in Serie C con Siena e Trapani. Pelligra ha portato in città entusiasmo, gioia e amore. Ora serve continuità come squadra e come tifoseria, la società è stata eccezionale, dal D.S. Antonello Laneri a Vincenzo Grella, da mister Ferraro a Orazio Russo e Marco Biagianti, stanno portando in alto il nome di Catania. Riempiamo lo stadio ogni domenica! Mia moglie non segue il calcio, come si dice dalle nostre parti: ‘non sapi mancu chi fomma avi u palluni (ride, ndr), ma quando torniamo dallo stadio felici e festanti lo diventa anche lei. Vi sembra poco? 

Abbiamo sofferto tanto dai “Treni del Gol” in poi, abbiamo masticato amaro, anche adesso mi sto commovendo perché penso a quanto siamo stati fortunati ad aver incrociato nel nostro destino Ross Pelligra e un grazie speciale va a Dante Scibilia, advisor eccezionale, senza il quale non saremmo qui a festeggiare l’arrivo dell’imprenditore siculo-australiano”.

Jefferson: “Mi sento come un ragazzo di 20 anni”

Le parole dell’attaccante brasiliano del Catania, Jefferson, la dicono lunga sullo stato di forma del calciatore. La forma fisica è importantissima per un atleta ma se manca la serenità mentale diventa impossibile raggiungere i traguardi e Jefferson può vantarle entrambe:

“Il mio motto è audacia e gioia. Ma credevo di aver perso quella mia qualità, che è la gioia! E se oggi mi ritrovo così devo ringraziare questo gruppo di atleti di cui faccio parte, questo club e tutti questi tifosi! Un grazie di cuore a tutti voi! Oggi mi sento come un ragazzo di 20 anni”.

Valore aggiunto. A 34 anni sta vivendo una seconda giovinezza in maglia rossazzurra e l’episodio pre-Mariglianese è già ampiamente alle spalle.

(foto: catania ssd)

Caniglia: “Catania la vivo nei ricordi di mamma”

Intervistato dal quotidiano locale La Sicilia, il businessman Giovanni Caniglia ha parlato della sua esperienza in rossazzurro iniziata in questa stagione. 

Catania la vivo nei ricordi di mamma, che era originaria di Floridia. Parlava dell’Etna, del mare, dell’estate, del cibo, del modo di vivere. Adesso che sono tornato qui, dopo quasi 50 anni è come se i miei cari fossero accanto a me. Tutte quelle istantanee mi ritornano accanto e mi sento vivo. Ho conosciuto Pelligra nel 2018, avevo accettato l’incarico di segretario generale e ad della Camera di commercio di Melbourne, ovvero l’entità più grande che porta investimenti dall’Australia in Italia. Pelligra stava già investendo all’estero e voleva farlo pure in Italia“.

(Foto: Catania SSD)

Stampa santagatese: “Chissà se stavolta il blasone del Catania non basterà”

La testata giornalistica www.amnotizie.it, con sede a Capo d’Orlando (ME), riporta un articolo concernente l’imminente match del “Massimino” Catania-Città di Sant’Agata, domenica 30 ottobre ore 15:00:

“Il Città di Sant’Agata domenica 30 ottobre sarà allo stadio “ Angelo Massimino” di Catania per affrontare la capolista che viaggia a vele spiegate. I tirrenici sono in un buon momento. Hanno battuto la Vibonese, dando continuità ai risultati positivi e sono in una posizione di classifica medio alta.

Per la squadra di Vanzetto è un traguardo prestigioso confrontarsi con una squadra di rango e chissà se questa volta il blasone varrà poco e vincerà invece chi insegue”.

(foto: facebook.com)

 

Pelligra domani a Catania: perché i cavaddi non devono smettere di galoppare

Il presidente del Catania, Ross Pelligra, domani sbarcherà nuovamente a Catania. Stavolta le “foto-amuleto” da locali, casa e mezzi di trasporto, saranno sostituite da quelle di rito prima, durante e dopo il match contro il Città di Sant’Agata direttamente allo stadio “Angelo Massimino”. Pelligra e i cavaddi di nuovo insieme.

Otto vittorie su altrettante partite disputate hanno spinto il patron siculo-australiano a tornare a Catania per stare vicino alla squadra e alla dirigenza che sta impressionando tifosi, addetti ai lavori e lo stesso Pelligra. E’ logico che il tycoon avesse riposto sterminate speranze nel lavoro del suo vice e amministratore delegato, Vincenzo Grella, ma tra la fase progettuale e operativa c’è sempre di mezzo il campo quando l’azienda è un club di calcio.

Spesso il rettangolo verde sovverte i pronostici, lo spogliatoio fa il resto emettendo sentenze inattese sulla coesione e sulla comunione di intenti e anche i giocattoli più costosi finiscono per sfasciarsi. Invece dal primo giorno di vita del Catania SSD, a oggi, tutto sta procedendo per il meglio, oseremmo dire oltre le più rosee aspettative.

Eppure, siamo certi che Pelligra parlerà a staff e squadra, oltre a incontrare in camera caritatis la dirigenza, proprio con l’intento di tenere alte concentrazione e tensione, quest’ultima secondo l’accezione semantica positiva del sostantivo, di sforzo mentale intenso ma produttivo che non ammette cali. Il momento dei festeggiamenti è lontano anni luce, rammentarlo è buona cosa.

Bethers e Groaz: sano e giovane dualismo, tra i pali trionfa la freschezza

L’uno, il lettone Klavs Bethers (2003), ha sempre difeso i pali del Catania fin dalla prima uscita stagionale in Coppa Italia contro la Sancataldese, lo scorso 21 agosto; l’altro, Alessandro Groaz (2004), gli è subentrato contro il Paternò a causa di un infortunio occorso al collega di reparto, risultato: appena 3 gol subiti in otto partite, merito sicuramente di una difesa impeccabile e imperforabile, ma anche dei due portierini.

Groaz è rimasto pressoché inoperoso, a dire il vero, nel match d’esordio contro il Paternò al “Falcone-Borsellino”, in un derby tutto rossazzurro che il Catania ha stravinto. Domenica alle 15:00, invece, proverà l’ebbrezza di esordire in un “Massimino” stracolmo, contro il Città di Sant’Agata, e a giudicare dal lavoro eccellente svolto dal direttore sportivo, Antonello Laneri, e dalle prestazioni sin qui fornite dal suo compagno di reparto, siamo certi della bontà di questa scelta. Come direbbe mister Giovanni Ferraro: “nel Catania sono tutti titolari”, quindi vale anche per il giovane portiere udinese, Alessandro Groaz. A ciascuno il proprio momento di gloria.

 

 

Trapani, il DS Chiavaro: “Il Catania una navicella spaziale”

Attraverso i canali ufficiali del Trapani si è espresso il D.S. granata, Agatino Chiavaro. Oggi l’imbattuto Trapani sarà impegnato al “Provinciale” contro il Paternò (recupero della terza giornata, ore 15:00), reduce dalla sconfitta interna contro il Catania ma anche da una preziosa vittoria esterna centrata a Vibo Valentia:

“Sicuramente il Catania in questo momento sembra una navicella spaziale. Noi non dobbiamo guardare il Catania, dobbiamo guardare noi stessi consci che il Trapani è in Serie D, una categoria difficile e se non si affronta in un certo modo non se ne esce fuori.

Noi non siamo in crisi totale, però è chiaro che ci aspettiamo di più. Prima capiamo la categoria, prima usciremo da questa situazione. La classifica piange perché ci mancano i tre punti che ci fanno svoltare. Adesso avremo due partite in casa, a partire da mercoledì (oggi per chi legge, ndr) contro il Paternò. Dobbiamo assolutamente conquistare i tre punti, in tutti i modi”.

(foto: trapanisi.it)

Catania-Sant’Agata: prevendita a gonfie vele, 15.000 immancabili cuori

Il pubblico di Catania non si smentisce, anzi, è sempre più deciso a cavalcare una travolgente onda d’entusiasmo impossibile da placare. Otto vittorie in otto partite (unica squadra in Italia), 24 punti già in cascina, +5 sul Lamezia vice capolista, miglior attacco e miglior difesa del torneo: tutti ottimi motivi per riempire lo stadio “Angelo Massimino” in occasione del match contro il Città di Sant’Agata, di scena domenica alle ore 15:00.

Stando alle indiscrezioni riportate su “La Gazzetta dello Sport”, edizione odierna, la prevendita dei biglietti procede a gonfie vele e, sommando i tagliandi venduti al numero di abbonati che sfiora gli 11.500, 15.000 presenze al “Massimino” sembrano scontate. Numeri da far rabbrividire club di Serie A! Ma a impressionare è la media costante, domenica dopo domenica (persino nei turni infrasettimanali), un miracolo sportivo destinato a migliorarsi ancora, e ancora.

 

 

(foto: catania ssd)

Forchignone: “L’entusiasmo di Catania ci spinge a vincere sempre”

Michele Forchignone, attaccante classe 2003 in forza al Catania fino al prossimo 30 giugno ma di proprietà del Sassuolo, traccia un primo bilancio di questo scorcio di campionato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”:

“Tutti i reparti esprimono un valore importante che va al di là del dei risultati attuali e dell’atteggiamento propositivo che esprimiamo sul campo. E’ vero, stiamo vincendo sempre, ma i margini di miglioramento sono evidenti. Questo è il mio primo campionato tra gli adulti dopo una lunga trafila giovanile tra Carpi e Sassuolo. Sto bene, sono motivato, imparo tanto di partita in partita. 

Devo migliorare a due passi dalla porta, diventare più cinico, i consigli di allenatore, compagni e dirigenti sono preziosi. A Catania ho trovato l’ambiente che mi spinge a migliorare sotto tutti i punti di vista. Poi vivo il rapporto con la città, con i tifosi, l’entusiasmo popolare è una componente che ci sta spingendo a vincere sempre”. 

(foto: catania ssd)