Santa Pasqua, festa della Resurrezione di nostro Signore. E allora, anche se il periodo storico impone reticenza verso incauti assembramenti, permetteteci quantomeno di riconciliarci con chi non può in alcun modo fungere da fonte di contagi virulenti ma solo d’amore oltre i confini spazio-temporali.
Quel balzo indietro nel tempo di un quarto di secolo ci ha riportato alla voce giovanile della nostra Stefania Sberna che, alla fine degli anni ’90, annunciava le formazioni e galvanizzava la folla assiepata sugli spalti del vecchio “Cibali” a ogni gol del Catania.
Non c’entrano i paragoni, c’entra il sangue. La scelta della società, un’iniziativa così sensibile, di una delicatezza proverbiale e di confortante continuità, vale già una promozione. Una promozione di stile. Ed è proprio sulla continuità che la SIGI ha raddoppiato i microfoni per fornirne uno a Federica e uno a Giulia La Spina.
Stessa postazione e Tribuna Stampa intitolata a mamma. Mancava il pubblico ma una città intera per diversi minuti ha dimenticato che la partita si giocasse sul rettangolo verde. Tra le immense praterie del cielo, veicolando attraverso le voci di Federica e Giulia, un messaggio d’amore da figlie a madre e da madre alle proprie figlie, il teatro dell’evento non era il campo, ma la Tribuna che lo sovrasta, come se fosse un piccolo cielo terreno prestato da lassù per ospitarci tutti, giusto per pochi minuti, giusto per ascoltarla ancora una volta, perché rivive in Federica e Giulia, e perché oggi è risorta rimbalzando tra le loro corde vocali come se stessero cantando una canzone intitolata: “Per il Catania ha segnato…”, parole di Stefania Sberna, musica divina.
(fonte foto: calciocatania.it)