In tempi di pandemia, lo scorso anno, la procrastinazione dei campionati professionistici sfociò inevitabilmente in rinvii che condussero i tornei fino al mese di agosto. Nulla di strano se, nel 2020, il Catania si fosse ritrovato in campo a battagliare per la regular season o per i playoff promozione.
Ahinoi, quest’anno purtroppo non è così. Le due date che decideranno il futuro del Catania, e che dobbiamo cerchiare in rosso sui nostri calendari, sono lunedì 28 giugno e lunedì 5 luglio. Entro il 28 giugno il club dovrà procedere all’iscrizione al prossimo campionato, aver già versato la fideiussione di 350mila euro a garanzia e risolto la ristrutturazione debitoria con l’Agenzia delle Entrate di Palermo dopo la risoluzione con il Comune di Mascalucia che ha accettato la dilazione di 2,1 mln di euro in almeno dieci anni.
Altro, enorme ostacolo, potrebbe essere rappresentato dal Tribunale. Il 5 luglio infatti verrà discussa la richiesta di sequestro conservativo fino a 3 milioni di euro nei confronti del Calcio Catania S.p.A., oltre a quelli ad personam nei confronti di ex amministratori.
Tale richiesta depositata al Tribunale civile di Catania proviene dalla Curatela Fallimentare della Catania Servizi srl, fallita lo scorso settembre che gestiva il Centro Sportivo di Torre del Grifo. Se il Tribunale di Catania dovesse accogliere la richiesta i guai per il sodalizio rossazzurro diventerebbero insormontabili.
Altro che fora i cucchi! Dobbiamo capire, una volta per tutte che NESSUNO rema contro il Catania, ma la stampa riporta le informazioni semplicemente per…Informare i lettori! E la situazione reale è questa.
(foto: lasicilia.it)