Possono sequestrare tutti i milioni di euro che ritengono opportuni, non la passione. Possono deliberare o non deliberare ma non potranno mai liberarci da questo amore. Possono investire o non investire ma così non fanno altro che investire i nostri sentimenti.
Ma CdA, sta per “Consiglio d’Amministrazione” o per: “Così i Debiti Aumentano?”. La ricapitalizzazione caduta nel vuoto è un preludio all’epilogo perché tra scadenze e situazione debitoria spaventosa, il destino del club sembra già mestamente segnato: come può una società irta di debiti senza procedere a una congrua immissione di liquidità che favorisca la ricapitalizzazione, colmare i vecchi e scongiurare i nuovi?
Qui non si tratta più di opinioni divergenti su “comu ioca u Catania”, che per Pinco ha giocato bene e per Pallino male, ma di constatazioni che non lasciano adito a dubbi. Poi se dobbiamo filosofeggiare anche sui dati di fatto beh, facciamolo pure, siamo tutti liberi di parlare del nulla cosmico, del resto ci siamo abituati no? I social servono soprattutto a questo, a dare sfogo alle minchiate, perdonate il francesismo.
E basta con la storia delle cucche! Andiamo a rotoli ma anziché pretendere spiegazioni e prendercela con chi di dovere, n’acchiappamu tra tifosi. Certo, atteggiamento molto intelligente produttivo.
I pochi soci innamorati del Calcio Catania, che avrebbero voluto trovarsi alla Tabaccheria di Via Penninello per grattare e vincere 5 milioni di euro destinandone una ingente parte alle casse del club ricapitalizzandolo e continuando a sperare nell’impossibile, non bastano più. Qui ci vorrebbe un miracolo che fa rima con “nuovi investitori”, quella vecchia storia a cui si stenta a credere, e che i soci dissidenti rinsaviscano per il bene del club…Ma a che pro? A cosa servirebbe ricapitalizzare se dopo non ci fossero le energie per proseguire? A voi i commenti.
(Fonte Immagine: AntennaUnoNotizie)