Le pagelle del match tra Catania e Vibonese, recupero del 12° turno di campionato
La quinta sfida al “Massimino” tra Catania e Vibonese non cambia registro. I rossazzurri, infatti, pur non disputando una gara brillante, conquistano la vittoria numero cinque su altrettante sfide contese alla compagine calabrese. Un successo di misura, grazie alla quarte rete stagionale di Russini, che proietta il Catania nelle zone medio-alte della classifica – in attesa della penalizzazione – e gli fa conquistare il settimo risultato utile.
Le pagelle dei rossazzurri
SALA 6,5 – Reattività e sicurezza tra i legni del Catania, come quella sfoderata nell’intervento, decisivo, sul tap-in di Sorrentino. Oltre questo, non compie grandi interventi, ma tiene alta la concentrazione dal fischio iniziale a quello finale.
CALAPAI 6 – Se avesse avuto un pizzico di altruismo in più, probabilmente stavamo parlando dell’assist-man della gara. Invece, nell’unica occasione che lo vede protagonista in fase offensiva, fa tutto da solo, scegliendo la soluzione meno giusta.
CLAITON 5,5 – Soffre il dinamismo di Sorrentino e la velocità di Golfo. Non è impeccabile come le ultime uscite. A peggiorare la situazione, un infortunio che creerà non pochi problemi al suo allenatore. Dal 57′ ERCOLANI 5,5 – Oltre a qualche mancato anticipo, rischia grosso su un presunto penalty per gli avversari.
MONTEAGUDO 6 – In difesa, rispetto alle partite precedenti, soprattutto quella di Campobasso, mostra maggiore concentrazione, commettendo meno errori. Prova la gioia del gol in due occasioni su calcio piazzato, ma i suoi colpi di testa non hanno la giusta precisione. Becca un giallo.
GRECO 5,5 – Gioca in un ruolo che non gli compete, e si vede. Non riesce mai a trovare la profondità e, complice anche un problema muscolare, negli ultimi minuti in campo, prima di rientrare ai box, commette anche qualche errore di troppo. Dal 40′ ROPOLO 6 – Entra bene in gara, nonostante la chiamata improvvisa. Conquista qualche buon calcio d’angolo e fa un buon lavoro in fase difensiva. Si fa ammonire a dieci dalla fine.
ROSAIA 6,5 – Dei tre di centrocampo è quello sicuramente più in palla. Corre come un forsennato arginando le ripartenze avversarie e rischiando la seconda rete consecutiva ad inizio ripresa.
CATALDI 6 – Sorprendentemente, ma non troppo, viste le ultime prove di Maldonado, il playmaker scuola Lazio parte titolare. Non ha ancora la visione di gioco che serve nel suo ruolo, ma gioca una buona gara, soprattutto in fase di supporto alla difesa. Dal 58′ IZCO 6 – Con la sua esperienza, prova a dare compattezza ad un centrocampo privo del suo uomo-chiave, ovvero Greco, uscito anzitempo.
PROVENZANO 5,5 – Qualche passo indietro rispetto alle ultime due prestazioni molto convincenti. Non riesce ad entrare nel vivo del gioco, accusando un po’ di stanchezza sulle gambe e sui piedi, che non sono ispirati così come nella sfida di Monterosi.
RUSSOTTO 6 – Mezzo voto in più perché dai suoi piedi nasce l’assist per il tap-in di Russini. Per il resto, solita gara, con tanta imprecisione e, soprattutto nel finale, troppo nervosismo. Dal 58′ BIONDI 5 – Non dà, e non è la prima volta, il giusto contributo una volta entrato in campo. Si vede poco, continuando questa fase poco convincente della sua stagione.
SIPOS 5,5 – Ha l’arduo compito di rimpiazzare il capocannoniere del torneo. Manca di convinzione in occasione del gol di Russini, che poteva, con un pizzico di cattiveria in più, essere suo. Protegge la sfera in modo egregio, poi si perde nelle situazioni più semplici. Deve crescere tanto, ma la volontà c’è.
RUSSINI 7 – In apertura di gara trova la quarta rete stagionale, che risulterà decisiva ai fini del match. Oltre a timbrare il cartellino, fa una partita di grande sacrificio facendo sali e scendi, dando manforte e quantità sull’out di sinistra, sguarnito dei suoi uomini chiave, specialmente in area difensiva. Dal 82′ ALBERTINI S.V.
ALL. BALDINI 6 – Stavolta il suo Catania non brilla come nelle ultime uscite. All’inizio veemente, non segue lo stesso ritmo di gara, anzi, è la Vibonese a creare non pochi problemi. Il collocamento di Greco come esterno difensivo di sinistra, non è una scelta che lo premia. L’assenza del suo uomo-gol si sente tanto. Adesso, date le diverse defezioni in vista del Foggia, avrà una bella gatta da pelare. Bisognerà rialzare i ritmi, perché, con tutto il rispetto per la squadra del presidente Caffo, i rossoneri pugliese saranno tutt’altro avversario.
Fonte immagine: La Sicilia