Ritorna l’appuntamento settimanale con la rubrica Tifosi Mood, la rubrica dedicata ai sostenitori rossazzurri. Oggi risponde alle nostre domande l’amico
Fabio Di Stefano, abbonato negli anni passati in Curva Sud e con qualche esperienza giornalistica alle spalle. A Fabio abbiamo chiesto un parere complessivo sulle ultime vicende in casa Catania, soprattutto sull’imprenditore Benedetto Mancini, che a quanto pare dovrebbe partecipare all’asta competitiva.
Fabio, grazie per aver accettato il nostro invito. Come stai?
“Buongiorno ragazzi, io sto bene, e voi?”
Parlando del Catania, reputi Benedetto Mancini possa andare fino in fondo all’acquisizione del club o pensi possa esserci un Latina bis?
“Secondo me bisogna restare molto cauti, nonostante le dichiarazioni ottimistiche dell’imprenditore Benedetto Mancini. I suoi precedenti parlano abbastanza chiaro e destano molte perplessità. In passato si è avvicinato a molti club dimostrando interesse, ma senza mai portare a termine il tutto. Inoltre, mi pare che la sua situazione imprenditoriale non sia molto chiara. Non si comprende da dove attinga economicamente e quali risorse abbia a disposizione”.
Come ti spieghi la presenza, nelle scorse settimane, di alcuni soci SIGI insieme all’imprenditore romano?
“Beh, possiamo solo stare a sentire le dichiarazioni dei diretti protagonisti. Mi pare che lo stesso Mancini ha detto che concorrerà da solo per l’acquisto del Catania. Ha anche affermato che prima del fallimento la SIGI lo aveva contattato per provare a salvare il club, e quindi adesso hanno voluto accompagnarlo nell’avvicinamento a questa nuova avventura. Di certo, vista la fine che ha fatto il Catania, non è un bel vedere. La tifoseria non si aspetta più passerelle da parte loro, ma di dimenticarli definitivamente”.
Che reazione ti aspetti dalla stampa e dalla tifoseria nell’eventualità possa davvero andare in porto la soluzione Mancini?
“Mi aspetto che la stampa faccia tutto quello che, secondo me, non ha fatto durante le ultime due gestioni, ovvero Pulvirenti e Sigi. Mi aspetto che scava alla ricerca della verità. Credo non si stia cominciando bene con Mancini, perché mi sarei aspettato un’indagine seria sul patrimonio dell’imprenditore romano. Mi aspetto delle inchieste serie, qualora ci fossero delle vicende extra-calcistiche, che auspico non si presenteranno più per il futuro, ma è doveroso dire che in passato si è vissuto parecchio di questo e la stampa non credo abbia fatto del tutto il suo dovere”.
Pensi sia più conveniente una gestione Mancini, nonostante il passato poco rassicurante, o una ripartenza dalla D con punti interrogativi su chi possa arrivare o meno?
“Io non credo che Mancini prenderà al Catania. Probabilmente non parteciperà neanche all’asta, ma qualora lo facesse ci sarà da vedere quali garanzie potrà produrre alla Federazione. Non credo che Mancini sia la risposta a ciò che chiede e vuole la piazza. Personalmente penso che, qualora non ci fossero altri imprenditori di caratura maggiore, sarebbe meglio ripartire dalla Serie D, anche se pure in quel caso resterebbero dubbi su quale imprenditore potrebbe avvicinarsi, considerato il difficile contesto che si vive in città”.