L’editoriale su Potenza-Catania 2-2 e sulla giornata odierna decisiva per le sorti rossazzurre
Il Catania pareggia due a due sul campo del Potenza. Risultato che alla fine delle ostilità rispecchia quanto visto sul terreno di gioco potentino. Due compagini che si sono equivalse e che hanno giocato un tempo per parte. Prima frazione di marca rossazzurra, seconda che invece ha visto la formazione di Arleo più reattiva. Un Catania che nei primi quarantacinque di gioco poteva addirittura andare al riposo con un doppio vantaggio, ma che vanificherà tutto nella prima parte della ripresa. Dal rientro in campo fino almeno all’ultimo quarto di gara, infatti, sarà la formazione di casa ha riprendere e ribaltare il parziale, con un Catania pasticcione all’interno della propria area di rigore. Finale di gara convulso, con i rossazzurri che riusciranno a riacciuffare il pari grazie ad una conclusione fortuita di Piccolo che ingannerà l’estremo difensore potentino. Il finale di gara, oltre all’espulsione di Cargnelutti per il Potenza, farà registrare l’ennesimo “show” del presidente Caiata, non nuovo a certe sceneggiate quando di fronte ha la formazione etnea. Meglio sorvolare.
La prestazione dei ragazzi di Baldini, al netto delle solite sbavature difensive che stavano mettendo a repentaglio quanto di buono fatto nella prima frazione, è certamente da non buttare. Un punto che, considerata la gara col Taranto da recuperare più il prossimo impegno casalingo con il Latina, permette ai rossazzurri di ottenere una salvezza ancora non matematica, ma certamente virtuale. La rete quasi goffa di Piccolo evita un k.o. che, onestamente, il Catania non avrebbe meritato. Il gol dell’ex Cremonese tiene quindi a galla i rossazzurri, che se in campo hanno evitato di fare la fine del famoso Titanic, fuori dal campo non hanno ancora evitato un tale epilogo. Oggi, infatti, sarà una data decisiva per le sorti del calcio a Catania. Alle ore 20 il signor Mancini dovrà definitivamente chiudere la vicenda relativa il rogito notarile più la somma da 325k ancora da saldare. Un ultimatum che dovrà essere rispettato dall’imprenditore romano, se vorrà portare avanti, nonostante le oceaniche perplessità dell’ambiente rossazzurro, il suo progetto ai piedi dell’Etna.
Dubbi enormi, che anche in caso di una firma nella serata odierna, rimarranno in piedi. La sensazione è che in un modo o nell’altro si voglia portare al termine la stagione in atto. Fa comodo a tutti, non solo al Catania, che in campo continua ad onorare il campionato cercando di ottenere quanti più punti possibili, limiti annessi. Bisognerà capire innanzitutto cosa accadrà nella serata odierna, ma va ribadito che anche in caso di sottoscrizione del rogito sarà fondamentale attendere le tappe del mese di giugno, dove esiste un rischio più che concreto che la corsa di Mancini possa definitivamente interrompersi. Giugno, oltre ad essere il mese dell’arrivo della bella stagione, sarà per il Catania mese decisivo per capire quale sarà il futuro prossimo. Ci saranno da rispettare scadenze, da mettere sul banco fidejussioni a garanzia della stagione prossima e, naturalmente, bisognerà onorare tutta la gestione ordinaria. Insomma, una montagna che sembra insormontabile per chi ad oggi sta facendo persino fatica a saldare 325k.