Buon anno Catania,
che nel 2022 sei morto e sei rinato
come consuetudine fenicia ti ha insegnato.
Buon anno Catania,
che l’anno nuovo è metà di “46”
e ci ricorda che manca il girone di ritorno
che deve coincidere col nostro ritorno.
Buon anno Catania,
che ci hai fatto penare prima di Pelligra
con la sua risata allegra
ha contagiato una città intera
cancellando col sorriso, una stagione amara.
Buon anno Catania,
che la città ha bisogno di te
come traino, come spinta
perché stavolta non è una finta,
la piazza è davvero convinta
e la politica deve accoglierti con grinta.
Buon anno Catania,
che hai salutato Sinisa,
perché la morte non t’avvisa
gladiatore coraggioso, una tragedia improvvisa.
Buon anno Catania,
che hai perso altri paladini,
sciarpe e cori da cieli cristallini,
presenza immanente nel cuore della gente.
Buon anno Catania,
che la Sberna e Massimino,
mangiano scacciata e bevono vino,
alla tua salute cantano e buttano sale
per scaramanzia, come a carnevale,
angeli rossazzurri che non scherzano mai su di te.
Ci saranno anche loro nel duemilaventirè.