Catania-Bari: ammenda per vetro rotto da Raffaele Bianco

Il Giudice Sportivo sostituto Avv. Cosimo Taiuti, nella seduta del 22 Febbraio 2021 ha deliberato un’ammenda per il Bari. Stando a quanto risulta dalla suddetta nota odierna, un tesserato della società pugliese (Raffaele Bianco) ha colpito con una violenta pedata la porta d’ingresso del varco che conduce agli spogliatoi causando la rottura del vetro. Inoltre, la stessa società sarà costretta a risarcire il danno procurato qualora il Calcio Catania lo richiedesse.

Foto: SSCBari.com

 

Paganese-Catania: Curiosità sull’arbitro Colombo di Como

Per il recupero della ventesima giornata del campionato di Serie C dove andrà di scena la partita tra Paganese e Catania, la direzione arbitrale e’ stata affidata al fischietto Andrea Colombo di Como coaudiuvato dal primo assistente il signor Feraboli di Brescia,dal secondo assistente il signor Alessandro maninetti  di Lovere e infine dal quarto ufficiale di gara il signor Davide di marco di Ciampino.

Per il fischietto Lombardo si tratta della decima presenza in Lega Pro, l’ultima direzione di gara nel Girone C risale al 17 febbraio 2021 in occasione di Bari-Monopoli, vinta dalla squadra di Massimo Carrera al debutto sulla panchina dei galletti.

Le strade del Catania e dell’arbitro Colombo non si sono mai incrociate mentre contro la squadra campana si registra un solo incrocio nel Novembre 2019 con la sconfitta interna proprio della Paganese contro il Bari con il gol dell’ex rossoazzurro Antenucci.

foto solovispesaro.it

Paganese-Catania s’ha da fare!

Prima puntata del limbo rossazzurro che vede come protagonista un Catania reduce dal pareggio casalingo contro il Bari e in prospettiva una partita estremamente importante: il recupero della ventesima giornata contro la Paganese, mercoledì alle ore 14:30.

Sicuramente una prestazione a due facce quella vista ieri al “Massimino” contro una delle squadre date per favorite alla vittoria finale, e neanche il tempo di rifiatare che il Catania si proietta verso una sfida interessantissima: quella del “Marcello Torre” di Pagani. I rossazzurri sicuramente dovranno cambiare atteggiamento, dato che nella gara casalinga contro il Bari hanno letteralmente regalato la prima frazione di gioco agli ospiti. Quella del “Marcello Torre” rappresenta davvero un’opportunità per gli uomini di Raffaele di accorciare ancor di più il distacco in classifica dal Catanzaro (reduce dalla bella vittoria in trasferta a Palermo) e di poterlo agganciare al quarto posto, dunque non bisogna farsi sfuggire questa opportunità. 

Purtroppo l’infermeria piena non aiuta affatto, la perdita di giocatori chiave come Piccolo e Zanchi risulta essere deficitaria in primis per Raffaele, che dovrà fare i conti con lo squalificato Jacopo Dall’Oglio e anche con i recuperi in extremis di Andrea Russotto e Giovanni Pinto. Il tecnico di Barcellona Pozzo di Gotto, infatti cercherà in tutti i modi di invertire il trend negativo della squadra rossazzurra nel campo di Pagani, dato che il tabellino vede ben 4 vittorie per la squadra campana e solamente due vittorie per gli etnei (ricordiamo il rocambolesco 2-5 nella stagione 2017-18 e il 2-4 nella stagione successiva) con due pareggi per un totale di otto incontri disputati. 

In casa Paganese c’è sicuramente entusiasmo dopo la vittoria casalinga nel derby contro la Turris (2-0, rete di Diop e Guadagni), si tratta dunque della terza vittoria di fila tra gli spalti amici ed il terzo risultato utile consecutivo ottenendo ben 10 punti in 5 partite giocate. La squadra di casa, che dovrà fare a meno del senegalese Abou Diop in quanto squalificato, cercherà in ogni modo di mettere in difficoltà gli etnei per tentare di uscire dalla zona retrocessione e di raggiungere una zona salvezza che dista solamente 1 punto. 

Bisogna dunque giocare con testa, con grinta e con cuore per provare a frenare l’entusiasmo azzurrostellato, ma soprattutto non bisogna sottovalutare un avversario che anche se sulla carta è meno blasonato potrebbe dare del filo da torcere ai giocatori etnei.  

Esclusiva- S. Sabatini: “Catania ha potenzialità da Serie A. La ‘fanbase’ attira Tacopina ma sul recruiting dei giocatori…”

Sandro Sabatini proviene da un altro pianeta: sette anni a Tuttosport, altrettanti spesi come capo ufficio stampa dell’Inter, ideatore e coordinatore di “Sport Time”, conduttore di “Caffè Mondiale” nel 2006 e poi ancora coordinatore e conduttore di “Sky Sport 24”, ideatore di “Stop&Gol” su Cielo, la direzione di Calciomercato.com e l’attuale esperienza a Mediaset come capo redattore.

Un’icona del calcio italiano, un factotum infallibile capace di svariare dai new media alla carta stampata, dalle eccellenze editoriali alla conduzione televisiva di programmi di successo.

È intervenuto in esclusiva ai microfoni di Catania Mood per parlare del momento storico del Catania, destinato a un futuro a stelle e strisce con l’imminente avvento di Joe Tacopina sulla poltrona di presidente.

Sandro, in questa fase delicata su scala globale ad ogni latitudine e in qualsiasi contesto anche il microcosmo calcio sta soffrendo per la mancanza di introiti diretti derivanti dagli incassi ai botteghini, quanto ritieni possa incidere in una categoria come la Serie C dove il giro d’affari non è di per sé stellare?

Incide tanto, è evidente. E’ sotto gli occhi di tutti. Ma quella della serie C non è una situazione molto diversa rispetto alle altre serie e agli altri paesi. La crisi è ovunque e il giro d’affari proporzionato alle varie realtà locali. Ma con una buona gestione dei conti, si riprenderanno prima le grandi città con grande bacino di pubblico.

Molti club in Italia sono gestiti da presidenti e società straniere, ultimamente c’è stato un forte interessamento di imprenditori statunitensi al calcio del Bel Paese: prima Pallotta alla Roma per ben 9 anni a cui è subentrato recentemente Dan Friedkin, ma anche Robert Platek allo Spezia, Kyke Krause al Parma, Rocco Commisso alla Fiorentina, l’americana Elliott Managment Corporation ha acquisito il 99,93% del pacchetto azionario del Milan e il Venezia che, dopo Joe Tacopina, è passato a un altro statunitense, Duncan Niederauer. Proprio Tacopina siederà sulla poltrona di presidente del Calcio Catania a termine di un’estenuante trattativa. Secondo lei, l’apporto degli imprenditori americani e, in particolare, italo-americani, sospinti da una passione per il calcio atavica, potrà aprire nuovi scenari sul piano del marketing e dell’analisi /ricerca di talenti low-cost attraverso sistemi computerizzati all’avanguardia come la società di dati “Stats Bomb”?

Andiamo in ordine. Gli americani che puntano sul calcio italiano sono una piacevole novità degli ultimi anni. Non lo fanno per passione, ma comunque sanno che la passione dei tifosi, la cosiddetta “fanbase” è fondamentale per avere successo, sia sportivo che economico. In questo senso, Tacopina ha già maturato esperienze importanti in varie piazze e le metterà a disposizione di Catania e del Catania. Riguardo alle statistiche e il “recruiting” di giocatori, il percorso italiano sarà molto meno lineare e semplice rispetto alla realtà americana. Per tanti motivi, compreso il fatto che le “stats” del calcio offrono interpretazioni soggettive, non oggettive come altri sport. Il recruiting di base è fondamentale per ogni azienda, compreso il calcio. Ma la differenza arriva dall’intuizione di presidente e dirigenti sulle migliori risorse umane, ovvero i calciatori. E lì le variabili saranno interpretate soggettivamente, in base a competenza e sensibilità personali.

Ritieni che l’attuale collocazione del club rossazzurro in Serie C rappresenti la dimensione più idonea per blasone e bacino d’utenza oppure la massima serie e un eventuale approdo in Europa, dopo otto stagioni consecutive a buon livello, possano essere sostenuti dalla sete di calcio e di rivalsa della piazza?

La serie A deve abitare a Catania e Palermo, se posso estendere la sensazione personale a tutta la Sicilia. Lo dice la storia del calcio, ma anche la proiezione futura. La riflessione semplice è quella che fanno tutti: se in serie A ci sono Spezia e Benevento, per esempio, perchè non c’è il Catania? In più, una sensazione dettata dai tempi e dalla fruizione del calcio su tutti i media: la Sicilia “merita” più calcio di serie A per saziare i siciliani che stanno a casa ma anche – soprattutto – quelli che stanno lontani. Abbiamo iniziato parlando del vecchio e classico botteghino, ma gli strumenti per avvicinare i tifosi alla propria squadra sono sempre meno analogici e più digitali. Ecco perchè Catania ha potenzialità da serie A, sparse in tutto il mondo.

ENGLISH VERSION

Sandro Sabatini comes from another planet: he worked for seven years for “Tuttosport”, he was the Inter press secretary, he was the creator of “Sport Time”, he was conductor of “Caffè Mondiale” in 2006 and then again coordinator and conductor of “Sky Sport 24”. He was the creator of “Stop&Gol”, director of “Calciomercato.com” and he is currently a Mediaset editor in chief.

Probably we can define him as an Icon of Italian football, able to diversify from new media to the press, from editorial excellence to the television conduction of successful programs.

He spoke exclusively to Catania Mood, to talk about the historic moment of Calcio Catania destined for an American future, with the imminent advent of Joe Tacopina as a president.

Sandro, in this difficult global moment, the world of football is suffering from the lack of direct revenues from box offices, how much do you think can affect a category like the Italian Serie C where the business is not stellar in itself?

It is quite clear; it has an evident impact. The situation of Italian serie C is not very different rather than other categories of foreign countries. Crisis is everywhere and business is directly proportional to the local realities. But with a great management, big cities with a big public pool will recover first.

Different Italian teams are managed by foreign societies or presidents; we can analyse an important interest by American businessman for the Italian football: for nine years Pallotta was the leader of AS Rome, nowadays this team is managed by Dan Friedkin. We can talk about Robert Platek, new president of Spezia Calcio, Kyke Krause president of Parma Calcio, Rocco Commisso to Fiorentina, the American society of Elliot Management Corporation that has bought the 99% of Milan’s stake, and at the end Venice FC who was managed by the American businessman Joe Tacopina and nowadays is managed by another American businessman: Duncan Niederauer. Joe Tacopina will be the president of Calcio Catania after an exhausting negotiation; according to you, the contribution of American entrepreneurs and in particular Italian Americans driven by a passion for atavistic football, will be able to open new scenarios in terms of marketing and in terms of analysis or research of low-cost talents through the use of computer systems such as the data company “Stats Bomb”?

Americans who rely on Italian football are a pleasant novelty of recent years. They do not do it for passion, but they know that the passion of the fans, the so-called fanbase, is fundamental to have an important success both sporting and economic. In this sense, Tacopina has already gained important experience in various teams and he will make this experience available to Catania and for Catania. Regarding the recruiting of low-cost talents, the Italian dimension will be less linear and simple than the American reality. For many reasons, including the fact that the “stats” of football offer subjective interpretations, so they are not objective interpretations as other sports. Basic recruiting is essential for every company, including football. But the difference comes from the intuition of president and executives on the best human resources, namely the players. And there, the variables will be interpreted subjectively, based on personal competence and sensitivity.

Do you think that the current position of Calcio Catania in Italian Serie C represents the most suitable dimension for blazon and catchment area, or the top series and a possible achievement of European tournaments, after eight consecutive seasons at good level, can be sustained by the thirst of football and revenge of the fans?

Serie A belongs to Catania and Palermo, if can I extend my personal feelings to the entire Sicily. History of football says that, but also the future. Everyone realize the same simple reflection: if Spezia or Benevento are in the first Italian league, why Catania not? It is a feeling dictated by the times and by the fruition of football on all media: Sicily “deserves” Serie A in order to satisfy the passion of the entire island, for the fans who stay at home but also for those who are away. We talked about the old and classic box office, but the tools to bring fans closer to their football team are less and less analogue and always more digital. That’s why Catania has the potential of Serie A, that are spread all over the world.

Traduzione a cura di Giuseppe Salemi

Translated by Giuseppe Salemi

(fonte foto: inter-news.it)

 

 

Con i Se e con i Ma…….NON si segnano i rigori!

Quante volte ci rammarichiamo per quello che avremmo voluto ottenere ma non siamo riusciti a raggiungere. Pensare e ripensare agli errori commessi con la consapevolezza che si sarebbe potuto fare diversamente per arrivare all’obiettivo prefissato, con i propri valori e mezzi.
Capita sempre di dirsi dopo una mancanza: “ma se….!” Però come dice il proverbio: “Con i se e con i ma…non si fa la storia. Così, anche per la squadra etnea, la storia non potrà cambiare.

Raffaele contro il Bari, ha pensato di inserire  dal primo minuto due punte veloci, pronte a ripartire alle spalle della difesa barese, ma i due attaccanti mobili sono stati asfaltati dai centimetri avversari.

Se Sarao fosse stato inserito dal primo minuto, magari, la squadra avrebbe alzato il baricentro di qualche metro sfruttando la potenza e la capacità di addomesticare i palloni alti del centravanti milanese, che ieri sembrava essere ispirato. Ma la manovra offensiva forse, sarebbe potuta essere più prevedibile e lenta, rischiando così di non impensierire la retroguardia barese. In effetti, con i se e con i ma….non si fa la storia.

Se al posto di Giosa ,che non aveva ben figurato a Terni, Raffaele avesse schierato Claiton, magari Cianci non avrebbe sfiorato il pallone del vantaggio. Ma il difensore brasiliano, fermo da diverso tempo, avrebbe potuto subire qualche imbucata in più da D’Ursi, rischiando di non cambiare il passivo della prima fase di gioco. In effetti, con i se e con i ma….non si fa la storia.

Se i Rossazzurri, al posto di un centrocampo a 5, con Maldonado in cabina di regia, che ha rallentato la manovra e abbassato il baricentro della squadra, fossero partiti con una linea a 4 con Dall’Oglio e Welbeck, magari avrebbero potuto sfruttare un uomo in più nella fase offensiva. Ma così facendo, non si sarebbero sfruttati i lanci per le frecce Di Piazza e Russotto, e il Bari avrebbe approfittato della superiorità numerica in mezzo al campo. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se contro i “Galletti”, il mister siciliano avesse avuto in campo Antonio Piccolo, avrebbe messo in difficoltà la difesa avversaria in maniera sostanziale. Ma mister Carrera, avrebbe potuto avere anche Marras e Antenucci disponibili, e per la difesa di casa sarebbe stato un problema serio. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se Raffaele avesse lasciato in panchina Confente, tanto più dopo le critiche arrivate successivamente alle ultime prestazioni, magari il sostituto avrebbe parato il colpo di testa di Cianci. Ma Santurro e Martinez (indisponibile) avrebbero potuto anche non intercettare il tiro di D’Ursi al terzo minuto. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se l’arbitro avesse assegnato il rigore su Di Piazza, il Catania avrebbe avuto più tempo per fare il 2-1. Ma se quel rigore si fosse sbagliato, avrebbe potuto incidere negativamente sulla testa della squadra e magari non sarebbe arrivato nemmeno il pareggio. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se al 92° sul dischetto fosse andato Sarao (che sembrava in un momento di grazia) piuttosto che Dall’Oglio, magari i tre punti sarebbero rimasti ai padroni di casa. Ma il numero nove degli etnei avrebbe potuto sbagliare comunque il suo terzo rigore, lì poi sarebbero piovute critiche per lui e il mister. In effetti, con i se e con i ma….non si segnano i rigori.

(foto fonte: Pianetaempoli.it)

 

English Version

How many times do we regret what we would have liked to achieve but were unable to do. Thinking and rethinking about the mistakes made with the knowledge that we could have done differently to reach the goal, with our own values and means.
It always happens to say to yourself after a failure, but if….! But as the saying goes: “With ifs and buts…you don’t make history. So, even for the Etnean team, the story will not change.

Raffaele against Bari, has thought to insert from the first minute two fast tips, ready to share behind the Bari defense, but the two mobile attackers have been asphalted by the opponent’s centimeters.

If Sarao had been inserted from the first minute, perhaps, the team would have risen a few meters exploiting the power and the ability to tame the high balls of the Milanese forward, who yesterday seemed to be inspired. But the offensive maneuver could have been more predictable and slow, risking not to worry the Bari rearguard. In fact, with the ifs and buts….non you make history.

If instead of Giosa, who had not figured well in Terni, Raffaele had deployed Claiton, maybe Cianci would not have touched the ball of the advantage. But the Brazilian defender, stationary for some time, could have undergone some more imbucata by D’Ursi, risking not to change the passive of the first phase of the game. In fact, with the ifs and buts….non you make history.

If the Rossazzurri, instead of a 5-man midfield, with Maldonado in the control room, which slowed down the maneuver and lowered the center of gravity of the team, had started with a 4-man line with Dall’Oglio and Welbeck, perhaps they could have taken advantage of an extra man in the offensive phase. But in doing so, they would not have exploited the launches for the arrows Di Piazza and Russotto, and Bari would have taken advantage of the numerical superiority in the middle of the field. In fact, with the ifs and buts do not make history.

If against the “Galletti”, the Sicilian coach had had in the field Antonio Piccolo, would have put in difficulty the opponent’s defense in a substantial way. But Coach Carrera, could have also had Marras and Antenucci available, and for the home defense would have been a serious problem. In fact, with the ifs and buts you don’t make history.

If Raffaele had left Confente on the bench, even more so after the criticism that came after the last performances, maybe the substitute would have parried Cianci’s header. But Santurro and Martinez (unavailable) could have also not intercepted the shot of D’Ursi in the third minute. In fact, with the ifs and buts…you don’t make history.

If the referee had assigned the penalty on Di Piazza, Catania would have had more time to make the 2-1. But if that penalty had been wrong, it could have negatively affected the head of the team and maybe the tie would not have arrived. In fact, with the ifs and buts … you do not make history.

If at the 92nd on the spot Sarao had gone (who seemed to be in a moment of grace) rather than Dall’Oglio, maybe the three points would have been left to the hosts. But the number nine of the Etneans could have missed his third penalty anyway, and then criticism would have rained down on him and on the coach. In fact, with the ifs and buts….not penalties are scored.

 

Catania, alla riconquista dei tre punti

Forse è la volta buona. Mercoledi 24 febbraio 2021 (ore 14:30) allo stadio “Marcello Torre” di Pagani si recupera la 20esima giornata di campionato tra Paganese e Catania rinviata già due volte, causa avverse condizioni metereologiche.

A Pagani stavolta le previsioni meteo dovrebbero essere clementi, la posta in palio è importantissima per entrambi i club che cercano di rilanciarsi in classifica per raggiungere gli obiettivi prefissati ad inizio stagione: da un lato la Paganese, dopo la vittoria con la Turris per 2-0, crede ancora alla salvezza soprattutto in seguito alle dichiarazioni del proprio tecnico, mister Di Napoli, che ha visto una squadra  più quadrata e con carattere; dall’altro abbiamo il Catania reduce da  un punto in due partite anche se avrebbe potuto racimolarne due in più se Dall’Oglio non avesse fallito il tiro dagli undici metri ma si sa i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli.

Sarà una partita tosta: il Catania vuole riacciuffare il quarto posto dopo il sorpasso del Catanzaro uscito vittorioso per 2 1 allo stadio “Barbera” contro il Palermo, la Paganese vuole fare punti per allontanarsi dalla zona calda.

(fonte foto wikipedia.org)

L’Editoriale di Livio Giannotta (TuttoCalcioCatania.com)

Avete presente una matrioska? Bene. Ora, immaginatela rossazzurra, dalle curve sinuose e dagli occhi color cielo. Tuttocalciocatania.com, testata giornalistica sportiva diretta magistralmente da Livio Giannotta e presente nel panorama editoriale catanese dal lontano 2007, si propone al lettore così, come un contenitore dal materiale prezioso, una scatola magica ricca di contenuti unici e originali, da scoprire uno dopo l’altro, che riguardano le sorti del Calcio Catania a tutto tondo: dall’attualità al calciomercato, dalle interviste esclusive al fascino romantico dell’amarcord.

Noi di Cataniamood avremo l’onore di ospitare ogni lunedì proprio il direttore responsabile, Livio Giannotta, come editorialista d’eccezione per analizzare la partita di turno dei rossazzurri attraverso la lente di ingrandimento di un vero professionista.

Catania, grande occasione sprecata. Testa alla Paganese per ritrovare il feeling con la vittoria

A cura di Livio Giannotta, Direttore Responsabile della testata TuttoCalcioCatania.com

Match ball sprecato e secondo posto in classifica più lontano. Nel contesto di un torneo equilibrato ad eccezione della corazzata Ternana che prosegue il suo cammino inarrestabile, l’Avellino approfitta dell’1-1 maturato a Catania allungando sulle inseguitrici. Il Bari sorride a metà, consapevole di avere corso molto seriamente il rischio di tornare a casa a mani vuote. Ringraziando “San Frattali” e Dall’Oglio per l’errore dal dischetto in pieno recupero. I rossazzurri, invece, non sorridono affatto perché sanno di avere sciupato una grandissima opportunità, seppur evidenziando una convincente reazione dopo essere andati sotto nel primo tempo.

Un problema ricorrente per il Catania, quello dell’incostanza sul piano del gioco e della prestazione nell’arco dei 90′, andato ad acuirsi a seguito delle tante gare ravvicinate e della condizione non ancora ottimale dei giocatori al rientro dall’infermeria. A questi si aggiunge l’assenza di un elemento chiave come Piccolo, ancora out per guai fisici. Tra la trasferta di Terni ed il confronto casalingo con il Bari, poteva starci la conquista di un solo punto. Ma se perdere in Umbria contro una compagine di autentici marziani della categoria era da mettere in conto, il rammarico è notevole per una vittoria che il Catania avrebbe nel complesso meritato domenica. Basti pensare alla forte pressione esercitata nella metà campo barese dopo l’intervallo.

Il 3-5-2 iniziale con Maldonado in cabina di regia (troppo poca personalità l’ecuadoregno) non ha sortito gli effetti sperati. E’ andata meglio con il passaggio al 4-4-2 (uno spregiudicato 4-2-4 in fase di possesso) che ha incrementato la spinta sulle corsie laterali, aprendo anche varchi invitanti in posizione centrale, sapientemente sfruttati dal neo entrato Sarao. Se Dall’Oglio avesse trasformato il rigore concesso al 93′, il Catania avrebbe legittimato la vittoria. Il calcio, tuttavia, non è una scienza esatta e con i se e con i ma non si fa la storia.

Si riparte, dunque, dal secondo tempo intriso d’orgoglio e carattere, dalla voglia di una squadra consapevole dei propri limiti ma che si stringe e compatta nelle difficoltà, dimostra di sapere reagire alle avversità e non molla tanto facilmente. Mettendo nel mirino il prossimo sfidante, nell’ambito del tour de force iniziato settimana scorsa: la Paganese, avversaria mercoledì al “Marcello Torre” per il recupero (finalmente!) della 20/a giornata. Occasione ghiotta per ritrovare il feeling con i tre punti.

ENGLISH VERSION 

Do you have a Russian doll in mind? Then, think about her full of sinuous curves and with eyes coloured like the sky. Tuttocalciocatania.com is a sports newspaper, masterfully directed by Livio Giannotta, and it is always present here in Catania from the 2007. This one is proposed to its readers like a magic box full of important, original, and unique content, regarding the fate of our Calcio Catania: from the actuality to the transfer market, from exclusive interviews to the charm of amarcord.

Every Monday, Cataniamood has the honour to host Livio Giannotta, to analyse the ordinary match of Calcio Catania by using a real professional magnifier.

Catania, a big chance wasted. Let’s think about Paganese to rediscover the feeling of the victory.

Edited by Livio Giannotta, director in charge of TuttoCalcioCatania.com

That was a big chance wasted and consequently a second place more distant. In a balanced tournament like this one, (except Ternana), Avellino takes advantage of the 1-1 between Catania and Bari, going further rather than its pursuers.

Bari is not very happy, aware of having taken very seriously the risk of coming back with empty-handed. They must thank the brutal mistake of Jacopo Dall’Oglio who missed the penalty during the additional time. Also, Catania is not very happy because they know they have wasted a huge opportunity to get three points.

This is a current problem for the home team, that express an inconstant game within 90 minutes. This problem can be added to the great number of games so close together and the huge number of injured key players like Antonio Piccolo. Between Ternana and Bari, Calcio Catania could get one point at least, but if the defeat in Umbria against a team of authentic Martians in the category was to be reckoned, the regret is remarkable for a victory that Calcio Catania would have overall deserved on Sunday.

The initial 3-5-2. with the less personality of Maldonado placed in the middle, did not achieve the hoped results. Then, thanks to the 4-4-2 or 4-2-4 the match has changed, in fact there was an important increase of participation on the side lanes, creating different opportunities to score, indeed the new entry Manuel Sarao scores. If Dall’Oglio had scored the penalty given to 93′, Catania would have legitimized the victory.

Let’s start from the second half full of pride and character, from the desire of a team aware of its limits but at the same time compact in the difficulties, that react to adversity and does not give up so easily. Next match against Paganese, on Wednesday, this means a huge opportunity to regain the feeling with three points.

Traduzione a cura di Giuseppe Salemi

Translated by Giuseppe Salemi

raffaele giuseppe
Catania quinto in classifica tra rimpianti e piccoli capolavori

Oggi, se l’arbitro avesse decretato la fine delle ostilità al 45′, avremmo commentato una prestazione scialba con un Bari che, ai punti, avrebbe meritato la vittoria. Il cambio di modulo, dal 3-5-2 al 4-3-3, e al 4-2-4 che aveva concesso poca fortuna ai rossazurri nell’ultimo tentativo in quel di Terni, stavolta ha cambiato l’inerzia della partita facendo pendere l’ago della bilancia del centrocampo, fin allora spento, verso i rossazzurri.

Se la classifica ancora sorride, con i due punti di penalizzazione che potrebbero essere restituiti e con la partita da recuperare a Pagani (mercoledì 24 febbraio alle 14:30),  è anche merito delle remuntade centrate dal camaleontico mister Raffaele. Ad onor del vero, occorre sottolineare che in diverse occasioni il Catania ha gentilmente concesso un tempo agli avversari e, di contro, questo ha permesso ai ragazzi di Raffaele di sciorinare carattere e grinta da vendere nei secondi 45 minuti.

Raffaele, autore di piccoli capolavori dopo qualche settimana di fisiologico rodaggio, è riuscito a creare un gruppo vero, fatto di uomini ancor prima che di calciatori, capaci di occludere le orecchie quando l’argomento-campo viene sistematicamente spodestato da disquisizioni societarie, tenendo alta la concentrazione.

Se la squadra trovasse maggiore continuità nell’arco dell’intera partita, la classifica ci ingolosirebbe maggiormente. Il calcio di rigore fallito da Dall’Oglio contro il Bari a tempo scaduto fotografa fedelmente il momento dei rossazzurri: “potevamo fare di più ma è mancato qualcosa”. No, non si può chiedere di più ma si può sicuramente attendere che succeda.

CLASSIFICA (aggiornata dopo la 26a giornata)

1. Ternana* – 62

2. Avellino– 50

3. Bari* – 46

4. Catanzaro* – 41

5. Catania** – 38 

6. Foggia – 36

7. Teramo – 35

8. Juve Stabia – 34

9. Palermo– 33

10. Casertana* – 33

11. Virtus Francavilla – 30

12. Viterbese – 29

13. Turris – 28

14. Monopoli* – 27

15. Vibonese* – 23

16. Paganese* – 22

17. Potenza* – 21

18. Bisceglie* – 20

19. Cavese – 16

(Fonte foto: www.newsicilia.it)

Catania – Bari 1-1, Raffaele:”Normale qualche errore di troppo con tante partite ravvicinate”

Catania – Bari 1-1. Raffaele analizza il pareggio rimediato contro il Bari. 

Il Catania sta bene, è ripartito con grande voglia già dal giorno dopo la sconfitta pesante di Terni. Sulla prestazione ci sono state buone cose così come errori, nel poco tempo che c’è stato abbiamo cercato di lavorare su queste situazioni.

La squadra è sul pezzo e ha voglia di fare una partita gagliarda, è il momento di essere cinici e di badare solo al risultato, ma se riusciamo a fornire una prestazione importante ben venga.

Questo è un momento in cui si gioca sempre e così non sempre si è lucidi, quando si abbassa il livello di performance bisogna esserci mentalmente per tirare fuori ciò che ci interessa.

Dobbiamo essere bravi a tirare fuori grinta, carattere, voglia di vincere e prestazioni”.

Bari, Carrera: “Buon pari ma qualche errore di troppo. Cianci giocatore importante”

Al termine del match contro il Catania, mister Massimo Carrera neo allenatore del Bari, ha commentato il pareggio maturato allo stadio “Angelo Massimino”, un buon risultato dato che a tempo scaduto è servito un miracolo di Frattali per evitare la capitolazione:

È stato un buon pari, diamo continuità al percorso iniziato domenica scorsa. Una buona interpretazione della partita, fatta con grinta e voglia. Dobbiamo lavorare, abbiamo commesso alcune ingenuità che a volte possono costare una sconfitta. Il calcio è fatto di dettagli e dobbiamo fare attenzione. Cianci sostituito? Aveva un po’ fastidio al piede, non volevo aggravare la sua situazione. È importante perché può far salire la squadra.

Abbiamo fatto un buon primo tempo. Nel secondo tempo ci hanno messo in difficoltà con le palle lunghe, c’era da lottare. Abbiamo gestito male la palla in alcune situazioni e abbiamo preso gol su un nostro errore. Situazione mentale sbagliata? Non penso. Le partite si giocano fino al novantesimo, può succedere di tutto, l’importante è che fino a quel momento la squadra stia sul pezzo. È normale che ci siano delle ingenuità da correggere, ma non ho niente da rimproverare”.

(fonte foto: goal.com)