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UFFICIALE: Kevin Biondi torna al Catania a titolo temporaneo

Clamoroso ritorno alle pendici dell’Etna da parte di Kevin Biondi, ecco quanto comunicato dalla società rossazzurra: 

“Il Calcio Catania comunica di aver acquisito a titolo temporaneo dal Pordenone Calcio il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Kevin Biondi, nato a Catania il 10 febbraio 1999. Kevin, che ha già sommato 52 presenze e realizzato 6 reti con la squadra dell’Elefante, torna ad indossare la maglia del club in cui è cresciuto: “A Pordenone mi sono trovato benissimo ma la possibilità di giocare ancora con il Catania è semplicemente emozionante: torno a casa per vivere una nuova avventura rossazzurra”. Biondi sarà nuovamente a Torre del Grifo in tempo per l’allenamento in programma giovedì alle 11.00″.

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UFFICIALE: Catania, Noce rescinde con il club etneo

Il Catania ha reso nota la rescissione consensuale del contratto di Mario Noce, che diventa quindi un ex difensore rossazzurro. Questo il comunicato ufficiale:

Il Calcio Catania rende nota la risoluzione consensuale del legame contrattuale con il calciatore Mario Noce, che conclude così la sua esperienza in maglia rossazzurra. Al difensore catanese, che con il nostro club ha collezionato 13 presenze, l’augurio delle migliori fortune personali e professionali.

Catania Reginaldo
UFFICIALE: Reginaldo è un nuovo giocatore del Picerno

Il Picerno si è assicurato le prestazioni dell’attaccante brasiliano, fresco di rescissione contrattuale con il Catania, Reginaldo Ferreira da Silva.

Fonte Immagine: CalcioCatania.it

Catania, Pellegrino: “Siamo in grande difficoltà nel poter investire in un progetto tecnico”

Intervenuto nella serata di ieri alla trasmissione televisiva di Corner, il direttore sportivo del Calcio Catania Maurizio Pellegrino, commenta l’attuale difficile situazione economica in cui versa la società etnea: 

Il quadro mi sembra abbastanza chiaro, così com’è chiara la difficoltà di portare a Catania qualche giocatore che viene individuato, le loro scelte fanno la differenza e non è solo un aspetto economico perché le trattative che si portano avanti sono trattative legate alle potenzialità del calciatore e non solo basandoci su quello che guadagna, in questo momento è un lavoro complicato, abbiamo difficoltà che devono essere riconosciute e dette in maniera chiara perché non vi è alcuna vergogna nel manifestarlo, chi è bravo lotta e ci mette la faccia, chi pensa di dover ammainare nonostante le varie difficoltà è libero di farlo“.

Piccolo, Maldonado, Calapai e Piccolo non lasceranno Catania e smentisco categoricamente questa stupidaggine, nessuno ha mai chiesto di andare via, anzi, hanno mostrato tanta voglia di rimanere nonostante le difficoltà. Noi abbiamo fatto delle risoluzioni di contratto a giocatori che abbiamo ritenuto non pertinenti al progetto tecnico. Allo stato attuale il Catania necessita di liberarsi di tre calciatori per comprarne uno, è una difficoltà che va affrontata e non me ne vergogno, non credo che vi siano società fiorenti in questo momento storico e anche noi siamo in grande difficoltà nel poter investire in un progetto tecnico e nel portare avanti un programma ambizioso, dobbiamo esserne consapevoli e andare avanti come stiamo facendo per permettere a questa società di continuare a vivere e a lottare“.

Quando mi trovo fuori città, molti hanno tanta ammirazione per Catania e per tutto quello che ha fatto Catania per la propria squadra, dicono sempre che non moriamo mai e che riusciamo a superare qualsiasi problema, questo significa che la gente ammira tutto ciò che stiamo facendo. Le difficoltà ci sono ma non sono legate ad una società che ha deciso di investire in un progetto che a causa di forze maggiori si è complicato“.

L’anno scorso siamo arrivati quinti, cercheremo di migliorare anche quest’anno valorizzando finalmente anche i giovani, cercheremo ancora di portare questo progetto alla fine dell’anno con ancora 16/17 giocatori che saranno svincolati, è chiaro che senza risorse e se non progetti e non programmi fai fatica. Non possiamo parlare di ammazzare il campionato o di promozione perché non siamo in grado, l’aspetto economico è piuttosto preoccupante per tutti gli impegni che devono essere affrontati, bisogna andare avanti e speriamo che ci diano la possibilità di far gioire la gente con le vittorie e le buone prestazioni“. 

(Foto: livesicilia.it)

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UFFICIALE: Catania, preso Moro dal Padova
Colpo del Catania poco prima del gong  che segna la chiusura del calciomercato estivo.  Ecco il comunicato ufficiale:
 
 
Il Calcio Catania comunica di aver acquisito a titolo temporaneo dal Calcio Padova il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Luca Moro, nato a Monselice (Padova) il 25 gennaio 2001. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della società veneta e vissuti in biancorosso i positivi esordi nel torneo Primavera 2, il giovane attaccante ha debuttato in Serie B nell’aprile del 2019; al suo attivo, anche un’esperienza con il Torino in occasione della Viareggio Cup. Nel 2019/20, Moro ha realizzato 10 reti in 22 gare con la Primavera del Genoa. Giunto alla Spal, nel 2020/21 ha collezionato con i ferraresi 8 presenze in B, 2 in Coppa Italia e 22 nel campionato Primavera 1, impreziosite da 8 gol. Il neo-rossazzurro osserva: “Sono davvero entusiasta di questa opportunità e darò tutto per essere all’altezza del prestigio club: mi sono state proposte diverse soluzioni ma sinceramente, quando ho sentito del Catania, non ho avuto alcun dubbio sulla scelta giusta e quindi ho deciso di firmare immediatamente”. Moro sarà a disposizione di mister Baldini già in vista dell’allenamento in programma domani pomeriggio. 
Mercato rossazzurro al gong: tra nubi grigie e speranze

Si avvicina la fine del calcio mercato, prevista per la giornata di oggi, e l’andazzo in casa Catania continua a riservare per i suoi tifosi nubi più che grigie alternate a qualche voce che lascia intravedere qualche tenue speranza di uscita da questo buio tunnel. È notizia di ieri la perdita di altri due giocatori che la scorsa stagione hanno fatto sentire il loro peso specifico rispettivamente per la difesa e per l’attacco, ovvero Giosa e Reginaldo.

Questi ultimi infatti si sono aggiunti alla lista dei partenti già in precedenza formata da Dall’Oglio, Welbeck, Sarao, Silvestri, Sales, Manneh e Di Piazza. Tutti giocatori persi a parametro zero con il solo scopo di non avere più contratti “pesanti” all’interno del bilancio societario. Dei risultati di mercato questi che nella giornata di ieri sarebbero stati messi all’interno di una questione relativa a una vera e propria fuga dal centro sportivo rossazzurro di Torre del Grifo, che non avrebbe risparmiato sul momento anche l’allenatore Francesco Baldini.

Intanto, secondo quanto riportato dal quotidiano La Sicilia, è notizia di ieri che Mariano Julio Izco, bandiera rossazzurra 38enne ritornata sotto l’Etna nella scorsa stagione dopo le esperienze con Chievo Verona, Crotone, Cosenza e Juve Stabia, oltre ad aver ricevuto il rinnovo del contratto figuri anche tra i soci della società rossazzurra, per la quale i tifosi sperano di vedere tempi migliori per una chiusura di questa fase della storia, iniziata nel 2013, che assieme a quella del 1993 viene definita senza ombra di dubbio la peggiore in assoluto.

Sul fronte arrivi si parla di giovani di belle speranze che al momento però, se si guarda la partita con il Monopoli, hanno deluso totalmente le attese e hanno fatto capire come abbiano bisogno ancora di accumulare esperienza. La speranza va posta infine anche riguardo all’ingresso in società di due nuovi soci, due imprenditori catanesi per l’esattezza.

Immagine di repertorio

Virgillito (Antenna Uno Notizie): “Dal mercato mi aspetto poco”

Ai microfoni di Catania Mood l’amico e collega Gianluca Virgillito (Antenna Uno Notizie). Con l’ospite odierno, si è disquisito sul difficile momento del Catania, sia dentro che fuori dal campo. Di seguito le sue risposte alle nostre domande.

Gianluca, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?

“Ciao a tutti, grazie a voi per l’invito. Tutto bene, ci rimettiamo in moto per una nuova stagione”.

Alla prima giornata di campionato, il Catania ha subito un sonoro 3-0 dal Monopoli. Che idea ti sei fatto della prestazione dei rossazzurri?

“È stata una prestazione gravemente insufficiente quella del Catania a Monopoli, su tutti i fronti e non solo per il netto passivo di 3-0.Dal punto di vista tecnico abbiamo visto lacune importanti nella gestione della fase difensiva, i nuovi al centro del pacchetto arretrato non hanno ancora trovato la migliore intesa e si è visto. L’aver subito la rete avversaria ad inizio gara ha tagliato le gambe al gruppo dal punto di vista psicologico, la squadra sembrava non essere in grado di opporre una reazione di qualità né sotto il profilo di gioco né dei nervi. Fa specie che quello che doveva essere il faro del gioco rossazzurro, ovvero Maldonado, abbia giocato una pessima partita. Da lui ci aspettiamo sicuramente di più in quanto gli riconosciamo delle qualità tecniche che possono sostenere la fase offensiva così per come la vuole mister Baldini. Il vero Catania, nel bene o nel male lo vedremo tra 4/5 partite, quando i ragazzi entreranno in forma e il gruppo sarà ben amalgamato. Di sicuro non possiamo aspettarci una lotta in alta classifica, ma staremo a vedere. Magari saremo smentiti…”.

Stasera si chiuderà il mercato. Cosa ti aspetti dal Catania sia in entrata che in uscita?

“Dal mercato mi aspetto poco, probabile qualche altra cessione per snellire l’organico e uno, massimo due innesti, eventuali opportunità da cogliere al volo per un Catania che non ha risorse economiche da investire. Gli addii di Giosa e Reginaldo erano nell’aria, su altri giocatori di prim’ordine dell’organico è stato per il momento ribadito che non ci saranno sorprese…”.

A livello societario, si vocifera di un presunto interesse di due imprese locali. Pensi possa concretizzarsi qualcosa nelle prossime settimane?

“In realtà sono due situazioni che vanno avanti già da tempo. Longo e D’Antoni hanno parlato con la SIGI, poi hanno cercato di capire quale fosse la situazione attuale del Catania. Per un approccio personale mi sento di dire che non dobbiamo guardare a queste alternative fin quando il loro ingresso in società non sarà eventualmente ufficiale. Le interlocuzioni non fanno la differenza, le firme sono l’unica certezza che ci possa dare modo di raccontare di un reinnervamento economico che possa aiutare l’attuale proprietà a gestire le cose. La differenza la faranno comunque i gruppi non locali. Si discute con un imprenditore del centro Italia ma anche qui tra il dire e il fare ci sono le firme, ci sono i debiti. L’esperienza di Tacopina ha messo in discussione anche la certezza di una firma su un preliminare d’acquisto. C’è da riflettere molto su questo”.

Infine, ti chiedo quali sono, dal tuo punto di vista, i prossimi ostacoli che potrebbero complicare ulteriormente il cammino del Catania?

“Gli ostacoli che il Catania si trova davanti sono molteplici e sempre dietro l’angolo. A questi livelli le scadenze sono pressanti, far quadrare i conti è una missione delicata e SIGI ha l’acqua alla gola. Tra l’altro il club di via Magenta deve fare i conti con le bollette, con gli stipendi, e anche con se stessa viste le risorse limitate a disposizione e i frequenti tentativi di riassetto andati però spesso a vuoto. In tal senso SIGI deve attuare una definitiva assunzione di responsabilità interna ed esterna. Sarà fondamentale non ripetere i gravi errori di comunicazione e di gestione che si sono susseguiti nel corso di questo anno di amministrazione SIGI al Calcio Catania. Infine vorrei vedere presto un CdA completo per il club, promessa fatta da Ferraù nelle precedenti conferenze. Sarebbe un passo importante e di garanzia ulteriore per il Catania stesso”.

I tifosi del Catania corrono per 90′ senza togliersi la gioia di un solo gol

Il Catania ha steccato la prima, il risultato è assai eloquente. Ma nella sconfitta, solitamente, un allenatore è in grado di prendere del buono, di ripartire dagli sprazzi di bel gioco, dalla ferrea volontà di raddrizzare un risultato che si è incanalato fin da subito verso il binario buio della sconfitta, dando un calcio tanto al pallone quanto alla sfortuna (in realtà supportata da gravi errori tecnici, chiamatele disattenzione se preferite ma tant’è, di Stancampiano e Maldonado).

Un Catania che dovrebbe migliorare il sesto posto (quinto sul campo) della scorsa stagione a detta della dirigenza. Sembra inverosimile ma siamo solo alla prima giornata e, futuro da scrivere permettendo, la speranza a differenza di quanto credono gli accusatori di cuccaggine è che si inverta repentinamente la rotta.

Una squadra al disarmo tattico e tecnico, checché se ne dica, senza un’idea di gioco che è l’unica colpa che ci sentiamo di perdonare date le cessioni illustri a metà campo, dove il fulcro del gioco passa dai piedi di Maldonado che all’improvviso si è ritrovato senza Dall’Oglio e Welbeck, dove capitan Silvestri non dirige più la difesa e dove il falso nueve costringe mister Baldini ad adottare stesso modulo, quello è un credo tattico che non si tocca, ma con protagonisti completamente diversi (via Sarao, dentro Russini).

Sipos non è dispiaciuto: è un attaccante che catalizza il gioco, un centroboa utile al gioco di Baldini se gli esterni offensivi girano bene e se Pinto e Calapai rientrano al top della forma già contro la Fidelis Andria (non abbiamo opzioni B: deve essere così).

Il campionato è appena iniziato ma le avvisaglie non sono affatto buone. Non si può perdonare l’approccio alla gara né la mancata reazione dopo i gol, sterile nella migliore delle ipotesi e invisibile in certi frangenti. Baldini avrà molto da lavorare se ne avrà il tempo. Intanto si torna allo stadio tra zona gialla e mille problematiche legate al restyling del “Massimino”, al vociferato black-out di Torre del Grifo e a tutto il resto, giuridicamente discorrendo. Quanta stanchezza! E’ come se i tifosi corressero per 90′ al giorno, senza risparmiarsi, e senza mai togliersi la gioia di un gol…

(foto: calciocatania.it)

Montella raggiunge “El Pata” Castro in Turchia? L’ex Catania scalpita

Vorrebbe tornare in panchina e vorrebbe ripartire da una società che possa garantirgli un contratto in linea con gli ultimi strappati al Milan, al Siviglia e alla Fiorentina, prima di uno stop che ormai dura da due stagioni, ovvero da quando la Fiorentina lo esonerò poco prima di Natale, il 21 dicembre 2019, in seguito alla sconfitta casalinga per 1-4 patita dalla Viola contro la Roma.

L’allenatore del record di punti sulla panchina rossazzurra (48 che valsero l’undicesimo posto in campionato e l’appellativo di “Piccolo Barcellona” per il Catania), potrebbe raggiungere Mario Balotelli all’Adana Demispor, ambiziosa società turca che militia in Super Lig, la massima serie nazionale, che dopo quattro giornate di campionato ha racimolato solpo 3 pareggi e una vittoria (però pareggiando in casa con il Besiktas Istanbul e perdendo di misura con il quotato Fenerbahçe).

Montella ritroverebbe anche Lucas Castro, jolly che al Catania si fece apprezzare per la sua duttilità: 90 presenze e 13 reti in maglia rossazzurra per El Pata.

(foto: calciomercato.com)

Ex – Edoardo Blondett si accasa alla Fermana

Fermana, una squadra che gli addetti ai lavori considerano come una possibile outsider nel proprio girone, ha piazzato l’ennesimo colpo di mercato. La Fermana  ha comunicato l’arrivo a titolo definitivo dall’Alessandria del difensore Edoardo Blondett, classe 1992, Blondett vanta una lunga esperienza in Lega Pro dove ha collezionato 246 presenze, vestendo le maglie di Valenzana, Portogruaro, Casertana e Reggina e soprattutto Catania. Un difensore esperto che insieme a un certo Tedeschi ha fatto le fortune del Catania targato Cristiano Lucarelli. Ha firmato un accordo fino al 30 giugno 2023, un colpo di mercato che sicuramente sarebbe stato un gradito ritorno alle pendici dell’Etna.

Foto: Filippo Galtieri