Let’s Talk Catania: When the moon hits your eye… that’s a Moro!

When the moon hits your eye like a big pizza pie That’s amore, when the world seems to shine like you’ve had too much wine That’s amore” said Dean Martin in 1953 becoming a major hit with the peculiarity represented by the contamination of the English language with some terms in Italian.

Today we can made a “pun” (it is a form of word play that exploits multiple meanings of a term or of similar-sounding words) instead of saying “That’s amore” we can modify it in “That’s a Moro” creating an important link with Calcio Catania world. 

This pun is strongly related to Luca Moro, our stricker who wears the number 24 jersey and who continues to delight us with its magic on the pitch; Luca has scored another two goals during last match against Potenza, consequently joining top scorers table with 16 goals overcoming the final result of Davis Curiale of 15 goals scored in 2017-18 football season (always linked to Calcio Catania’s history). 

Number 24? That’s my number. I was told that whoever wore the number 24 jersey in Catania (Gionatha Spinesi) was a very important person, which meant “goal” around here. Actually I didn’t take this number for a certain reason: I got it, maybe it was a sign. And here we are“.

Catania
Un nuovo modulo per un Catania diverso

Nella sfida vinta contro il Potenza, mister Baldini ha deciso di cambiare modulo, schierando dal primo minuto entrambe le punte ovvero Sipos e Moro.

4-4-2 o 4-2-4? L’occupazione degli spazi potrebbe portare ad entrambe le tattiche.

In fase offensiva la seconda era la più consona visto che sia Ceccarelli sia Russotto giocavano in linea con i due centravanti mentre in fase di non possesso le due ali si abbassavano aiutando i centrocampisti a rompere le trame avversarie.

Questo cambiamento sembra essere stato positivo dato che le due punte si sono aiutate a vicenda creandosi degli spazi con Sipos che, grazie alle sue doti fisiche, è riuscito in diverse circostanze a far salire la propria squadra.

Un tema tattico che mister Baldini potrà sicuramente riprovare nelle prossime uscite cosi da non dare punti di riferimento all’avversario di turno.

Foto (calciocatania.it)

Catania, oggi allenamento in vista dell’altalenante Latina. Poi Palermo

Ricomincia la settimana di allenamenti per i ragazzi di mister Baldini. Il Catania, reduce dalla vittoria contro il Potenza al “Massimino” spera di fare punti e muovere la classifica anche a Latina, con i laziali reduci da un andamento altalenante nelle ultime quattro uscite stagionali: sconfitta contro la Virtus Francavilla per 2-1 poi un netto 4-1 rifilato al Campobasso cui è seguita la vittoria sul Messina (1-0) e la sconfitta di Bari (3-1).

Una partita da non sottovalutare non solo per tre punti in palio ma, nondimeno, per il morale: appena sette giorni dopo sarà derby al “Massimino” contro il Palermo, reduce da una sconfitta inattesa a Picerno. Occorre riscattare lo 0-1 (segnò Santana) della passata stagione.

Catania
Mood Ospite – Avv. Giuseppe Rapisarda ai microfoni di Catania Mood

È con grande piacere che la nostra redazione ospita l’avvocato e tifoso del Catania, Giuseppe Rapisarda. Con il nostro ospite si è disquisito sulle ultimissime vicende che tengono banco in casa rossazzurra. Di seguito le risposte alle nostre domande.

Buongiorno Avv. Rapisarda. Per noi di Catania Mood è un piacere poterla avere come nostro ospite.

“Il piacere è mio. Vi seguo sempre con tanta attenzione e vi ringrazio per l’invito inoltrato”.

Il Catania vince, ma le attenzioni non possono che essere rivolte al tema societario. Si aspettava l’ennesimo rinvio dell’assemblea che la SIGI aveva indetto per venerdì scorso?

“No, non mi attendevo questo rinvio in tutta onestà. Sotto procedura ed istruttoria prefallimentare queste scelte, mi riferisco alla mancata delibera assembleare, sono sempre rischiose”.

Si è vociferato di dissensioni all’interno di SIGI. Sembrerebbe questo uno dei motivi che non hanno portato all’assemblea. Attriti dovuti a cosa, secondo lei?

“Non conosco le dinamiche interne Sigi, quindi non riesco a fornirvi una risposta alla domanda che mi fate”.

Poco più di due settimane, e arriveranno due tappe importanti: 16 dicembre e 21 dicembre. Ci rammenta cosa accadrà in quelle date e se lei scorge delle possibilità positive?

“Non voglio neanche prendere in considerazione una ulteriore violazione dei termini federali del 16 dicembre prossimo.
Ciò sancirebbe la esclusione del Catania.
Da escludere che si arrivi, pertanto, a tanto.
Sul 21 dobbiamo attendere il deposito della relazione tecnica di ufficio. Fare ipotesi significa produrre illazioni a scapito della chiarezza. Ho fiducia nell’alto senso di giurisdizione del giudice delegato dottor Ciraolo che valuterà bene quali scelte compiere. L’augurio è che il Catania non tenti espedienti dilatori ed affronti il problema in una ottica di soluzione definitiva. Il rinvio da festeggiare come scampato pericolo è il prolungare l’agonia non certo ciò che si definisce come soluzione”.

Infine, le chiedo quali sono, ad oggi, gli scenari maggiormente probabili, considerando anche la questione aperta con gli inglesi?

“Inglesi o meno, gli unici scenari oggi sul tappeto sono un piano industriale in conformità a quanto prevede la legge fallimentare e la effettiva ricapitalizzazione del Catania come uniche alternative al fallimento.
Non esistono terze strade o scorciatoie.
È già durato a lungo questo momento avvilente e mortificante per la tifoseria del Catania”.

Catania, cos’è il calcio? Lo abbiamo dimenticato

Il Catania prosegue la stagione agonistica come se il campo fosse l’unico pensiero che affolla le menti di staff e giocatori. Non è così, lo sanno loro e lo sappiamo noi, tifosi e operatori dell’informazione.

Nelle prossime ore potrebbe arrivare la prima penalizzazione in classifica per i rossazzurri dato che il Tribunale Federale si riunirà giovedì per discutere sulle inadempienze del club nei confronti dei tesserati.

La squadra sembra non risentire né del deferimento in arrivo, con relativi punti sottratti alla squadra, né della situazione sempre più intricata e illeggibile della società: i colloqui tra i soci della SIGI proseguono a ritmo serrato ma finché non emergeranno certezze in merito al futuro, la cautela resta d’obbligo.

Il club deve rivedere il capitale sociale e adeguarlo al tetto finanziario di una SpA, procedere alla ricapitalizzazione per garantire non solo continuità aziendale ma solidità finanziaria dinanzi al giudice, quando il 21 dicembre verrà emessa (verosimilmente, a meno di ulteriori rinvii) la sentenza sull’istanza prefallimentare e, soprattutto, dopo se il Catania continuerà a respirare dalla sua proverbiale proboscide.

Prima di tutto ciò: trasferta a Latina, derby col Palermo e derby col Messina. Scusate se è poco! Eppure, una volta, era solo calcio…

 

(foto: calciocatania.it)

Catania
Luca Moro: le parole non bastano più. Ci voleva una poesia

Quanti articoli, aggettivi, encomi: ci siamo sprecati, noi operatori dell’informazione, nel tessere le lodi di Luca Moro, il bomber venuto da Padova per strabiliare gli occhi della gente catanese.

Ed è quando finiscono le parole che inizia la poesia, l’unico artificio letterale capace di musicarle e renderle arte. E’ proprio arrivato il momento di dedicargliene una, senza troppi fronzoli e ricerca del sublime, in catanese come piace a lui…

MBARE MORO

Mbare Moro,

mentri chiddi da SIGGI ceccanu soddi

pigghi a palla e a trasfommi in oro.

A tia non ti sevvi fari buddellu

t’abbasta na palla, macari pi sbagghiu,

abbii na pirata e già senti u schigghiu!

E’ ddu pureddu do putteri

ca rici: “Minchia ma è sempri ammenzu e peri?”

Picchì si sempri dda, non talii a nuddu

Macari ca c’era Buffon u’mmazzavi n’do sonnu.

U sapemu ca appoi tinni vai

ma accuntu si a Catania e ni levi d’ammenzu e vaj.

Facisti sirici gol, mancu Pelè, 

pari a PlayStation ca signi a tinchitè.

Na vota ricisti ca ti piaciunu l’arancini

ca si manciunu, no comu i iaddini padovani,

cu dda scrima n’do menzu ca parunu Malesani!

Senza ca t’affenni, cà stamu sghizzannu

è ca ni piacissi ca arresti anziché iratinni all’altr’annu.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

Rosaia: “Catania-Palermo è un derby storico”

Intervistato da La Sicilia il centrocampista del Catania, Giacomo Rosaia, si esprime sulla situazione attuale degli etnei:

“Qui a Catania sto benissimo e sono stato felice di rimanere. C’è grande armonia nella squadra e ci frequentiamo anche nella vita privata. Un bel gruppo davvero e gran parte del merito è sicuramente del nostro tecnico. Tra noi si è instaurato un bel rapporto e mi ha dato tanti buoni consigli. Catania-Palermo? Sarà sicuramente una bella esperienza perchè di derby veri e propri ne ho giocati pochini. So che Catania-Palermo è un derby storico e con i tifosi al ‘Massimino’ sarà ancora più emozionante. Darò il 110%. Obiettivi? Viviamo alla giornata ma non ci poniamo limiti. Abbiamo tutte le carte in regola per centrare i playoff. E’ un campionato assai equilibrato, a parte il Bari che è una corazzata ma vediamo se manterrà questo ritmo fino alla fine. Il Catania darà fastidio a tutti”.

Un nastro bianco color latte e vestito da sposa: no alla violenza sulle donne!

Un’iniziativa e un gesto che non sono passati inosservati. Domenica scorsa, in occasione della “Giornata contro la violenza delle donne” di giovedì 25 novembre, tutte le squadre di calcio di Lega Pro su invito del Presidente, Francesco Ghirelli, hanno infiocchettato il pallone con un nastro color bianco come un vestito da sposa, come la spuma del mare, come il latte materno di cui ogni uomo, anche il più perfido, non poteva fare a meno da bambino.

Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale del Catania:

“La Lega Pro ribadisce con veemenza il ‘no’ alla violenza sulle donne: Catania e Potenza hanno condiviso il messaggio, con un fiocco bianco sul pallone, testimoniando tolleranza zero nei confronti di un crimine che va combattuto con ogni mezzo.

“E’ una violazione dei diritti umani insopportabile”, ha dichiarato il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. “Non bisogna mai abbassare la guardia, anzi è doveroso sensibilizzare costantemente tutti sull’importanza del rispetto verso gli altri. Il calcio della Serie C c’è, ogni anno i club si mobilitano con diverse iniziative per ribadire il loro impegno contro un fenomeno odioso”.

(fonte foto: calciocatania.it)

Catania
Baldini: “Ho fatto tanti derby, mi manca quello con il Palermo”

Sulle righe dell’edizione odierna de “La Sicilia“, mister Francesco Baldini ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del derby di Sicilia che si giocherà domenica 12 dicembre alle ore 14:30 allo “Stadio Angelo Massimino” di Catania. 

Non mi aspettavo la sconfitta del Palermo, però m’interessa il Catania. Guardiamo gli avversari, li studiamo, ma la preoccupazione principale è come giochiamo noi. Spero di arrivare al derby dopo una grande prestazione a Latina. Se dovessimo arrivarci così, vedremo lo stadio mezzo pieno o, spero, pieno zeppo. Dipende da noi, non guardo il nome degli avversari, ho fatto tanti derby e mi manca quello col Palermo. Non vedo l’ora di vivere quelle emozioni. Il Palermo ha perso ma resta una grande squadra, affrontarla è stimolante“. 

Da queste dichiarazioni è possibile comprendere come in casa Catania non si guardi solo al blasone dell’avversario dato che ogni partita ha una storia a sé. Prima del derby bisogna analizzare la complessa trasferta di Latina, non sottovalutando ovviamente i laziali che, malgrado le difficoltà che stanno vivendo, sono comunque una squadra ostica da affrontare. 

EDITORIALE MOOD – Catania, segnali dal campo…e dagli spalti!

La riflessione su tutto ciò che ha contraddistinto la vittoria del Catania sul Potenza

Il Catania torna al successo superando il Potenza per due reti ad una in un Massimino desolante. Tre punti importanti, che permettono ai rossazzurri di riscattare le ultime due sconfitte consecutive con Foggia e Taranto. Ancora una volta, protagonista indiscusso è Luca Moro, che con la sua doppietta – sedici reti in campionato – trascina la sua squadra verso la sesta vittoria stagionale.

Un successo che arriva, aprendo una parentesi sulla questione tecnica, in modo meritato, anche se, ancora una volta, nel finale il Catania rischia, subendo la rete che riapre la gara e vivendo nuovamente l’incubo dei minuti finali. Stavolta, però, la dea bendata assiste i ragazzi di mister Baldini. A livello individuale, sono ottime le prove di un ritrovato Russotto e di un finalmente attento Monteagudo. Insomma, bisognava dare una risposta in campo, e quest’ultima non è tardata ad arrivare.

La prova positiva dei rossazzurri, tuttavia, non è stata l’unica risposta del pomeriggio. Ci si attendeva, soprattutto in seno alla società, forse un po’ meno da parte dei tifosi scettici, dati i prezzi “popolari” nella prevendita per assistere alla gara, un aumento dei tifosi sugli spalti dell’impianto sportivo catanese rispetto alle ultime poche presenze registrate. 

La risposta, invece, è tutt’altra. Poco più di 2.500 spettatori presenti, nonostante i prezzi bassi dei biglietti. Insomma, un messaggio lanciato dalla tifoseria rossazzurra chiaro e nitido: la piazza è stanca e non ha più fiducia nella SIGI. Un messaggio che, forse una volta per tutte, dovrebbe essere recepito dalla proprietà del Catania, che, invece, continua a bazzicare nel pieno della confusione più totale.

Fonte immagine: CalcioCatania.it