Primavera 3, Catania vittorioso contro la Virtus Francavilla

Nel pomeriggio di ieri, nel campo 3 del quartier generale rossazzurro di Torre del Grifo, si è giocata la prima partita del girone C di primavera 3 stagione sportiva 2021-22 tra Catania e Virtus Francavilla, match terminato con il risultato di 2-0 per gli etnei che partono con il piede giusto grazie ai gol di Gabriel Bianco e Flavio Russo, entrambi aggregati ai giovanissimi. Prima vittoria e primi tre punti per i rossazzurri guidati da mister Orazio Russo. 

Catania-Virtus Francavilla 2-0
Reti: pt 24° Bianco, 42° Russo.
 
Catania – Coriolano; Napoli, Scaletta, Giannone, Panarello, Caramanno, Tropea (38°st Russi), Frisenna (27°st Cannavò), Russo, Limonelli (27°st Biondi), Bianco (1°st Aquino). A disposizione: Vadalà; Magrì, Papale, Patanè, Al Sein, Maltese, Nicolosi, Romeo. Allenatore: Russo. 
 
Virtus Francavilla – Cassano; Rizzo (10°st Miccoli), Parisi (25°st Giovine), Pugliese, D’Ambrosio, Quarta, Pendinelli (18°st Santoro), Salvemini, Buglia, Padovano (1°st De Maria), Albano (1°st Caserta). A disposizione: Negro; Schiavo, Franco, Marangione, De Giorgi. Allenatore: Zangla. 
 
Qui Catanzaro: Cinelli non ce la farà. Mister Calabro lavora sulla tattica

Nella giornata di ieri, mister Calabro si è concentrato sulla tattica, con una doppia sessione di allenamento dedicata alla preparazione del match contro il Catania.

Dopo la tattica, nella sessione mattutina, l’allenamento pomeridiano si è concentrato sulle conclusioni a rete. Nessuna buona nuova dal centrocampista Antonio Cinelli: il ragazzo continua a lavorare a parte e non figurerà tra i convocati per il monday night del “Ceravolo”.

Dopo la vittoria, esigua e sofferta, in Coppa Italia, le aquile puntano alla vittoria sui rossazzurri provando fin dall’inizio a imporre il proprio gioco e senza lasciare spazi agli avversari. Le doppie sessioni quotidiane di allenamento rappresentano un surplus di attenzione e preparazione con dovizia di particolari a una partita, evidentemente, molto temuta.

(foto:lamicittanews.it)

Catania Mood
Foschi (allenatore): “Vedo bene tutte le grandi piazze eccetto il Catania”

Luciano Foschi, esperto allenatore ex Carpi, ha analizzato la Lega Pro, soffermandosi in particolare sul Girone C:

“Nel raggruppamento meridionale potrebbe essere davvero l’anno del Bari, Michele Mignani ha tutte le carte in regola per guidare al meglio la squadra dando tranquillità, avendo la personalità e il temperamento per affrontare nel migliore dei modi le pressioni “, si legge su TuttoC.com.

Foschi aggiunge:Alle loro spalle ci sono squadre espressioni di grandi piazze destinate a fare bene, ad eccezione del Catania che porta con se le difficoltà avute in estate”.

Il punto tattico di mister Turi Di Stefano: “Moro può diventare grande”

Senza perderci troppo in chiacchiere, abbiamo ascoltato ai nostri microfoni il mister di Catania Mood, ecco cosa ci ha detto:

Un’errata gestione del possesso palla da parte del difensore argentino ha messo Simeri nelle condizioni di siglare il gol del 2-1 in favore della squadra di Bari. Sono errori gravi, secondo la sua opinione, Baldini proseguirà sulla strada della fiducia nei confronti del suo difensore così come ha fatto per Stancampiano?

La fiducia va sempre riposta nei propri giocatori, qualora si commettessero degli errori , si può sempre utilizzare la tecnologia a nostra disposizione e mostrare ai calciatori anche il momento esatto in cui quell’errore è stato commesso.

Il Catania viene da 3 sonore sconfitte che sarebbero 4 se si considera anche la disfatta di Monopoli, qual è la giusta ricetta per poter uscire da questo vortice di sfortuna e apparente incapacità di fare gol e non subirne?

Occorre responsabilizzare i calciatori etnei e infondere in loro quella tranquillità di cui necessitano. Questo gruppo ha sui propri piedi il futuro del Catania, molto passa dal campo e dal risultato che purtroppo ora sta mancando. L’ambiente deve chiudersi all’interno di uno scrigno e cercare di pazientare ancora.

Un esperto di giovani calciatori come lei, è sicuramente in grado di dare un parere su Moro, il neo giocatore rossazzurro che ha messo a segno il gol dell’1-1 nella sfida contro il Bari

Moro? Un giovane calciatore che è passato da realtà importanti e porta un cognome molto famoso, ricordo ancora di un portiere della Roma degli anni ‘50. Un 20enne tutto da scoprire ma ancora da temprare e nella terza serie ha la possibilità di “farsi le ossa”. Quello che posso dire a Moro è che non deve mai snaturarsi e cercare sempre la porta perché chi arriva nell’area di rigore avversaria, ha comunque più possibilità di chi non tira mai in porta, non importa se sbaglia o meno.

Opinione diffusa è che questo sia il periodo più buio della storia del Catania, lei che di stagioni degli etnei ne ha viste ma soprattutto vissute, che cosa ne pensa? E’ davvero così?

Le problematiche sono sotto gli occhi di tutti e non sapete quanto sia difficile giocare in realtà del genere. Da tecnico ho vissuto momenti delicati molto simili a questo e tentavo di isolare i ragazzi dal resto ma molto dipende anche dallo stato psicologico di ogni singolo elemento del gruppo. Debbono avere la forza e la volontà di estraniarsi almeno all’interno dello spogliatoio ed in campo; La mia speranza è di uscirne il più presto possibile. Colgo l’occasione per fare i miei auguri al Catania che ieri ha compiuto 75 anni e li ho vissuti tutti; ricordo ancora la formazione del match che ci regalò la prima promozione in Serie A. Chiudo dicendo che il calcio è di chi lo ama e noi tutti lo amiamo, Forza Catania!

Primavera 3 – Alle 14:00 Catania-V. Francavilla aperta ai tifosi

Tra poche ore, alle 14:00, la Primavera 3 del Catania affronterà la Virtus Francavilla tra le mura amiche di Torre del Grifo, Campo 4, per la prima giornata del Campionato “Dante Berretti”.

Questi i 20 convocati:

Portieri: Coriolano (2003), Romeo (2004), Vadalà (2003).

Difensori: Cannavò (2004), Caramanno (2004), Magrì (2004), Napoli (2004), Panarello (2003), Papale (2004), Patanè (2004), Scaletta (2004).

Centrocampisti: Biondi (2004), Giannone (2004), Limonelli (2003), Russi (2004).

Attaccanti: Al Sein (2004), Aquino (2003), Maltese (2004), Nicolosi (2004), Tropea (2004).

Il comunicato recita inoltre:

“La gara si disputerà a porte aperte, con ingresso libero e capienza limitata ai sensi e nel pieno rispetto del decreto-legge n. 105/21, recante “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”: dal 6 agosto fino al 31 dicembre 2021, l’accesso alle attività culturali e ricreative (cinema, teatri, luoghi culturali, luoghi al chiuso o all’aperto dove si svolgono eventi quali concerti o altri generi di manifestazioni) è consentito ai maggiori di 12 anni solo attraverso la presentazione della Certificazione verde COVID-19 (cosiddetto Green Pass)”.

(foto: calciocatania.it)

Marco Biagianti, un anno fa l’addio al calcio giocato

Ebbene sì, un anno fa in concomitanza con il settantaquattresimo compleanno del Calcio Catania, lo storico capitano dei rossazzurri Marco Biagianti, diede l’addio al calcio giocato. Un compleanno agrodolce per tutti i tifosi etnei soprattutto per tutte le vicissitudini che ci furono dietro a questo ritiro ed il modo in cui avvenne. 

Marco non è un semplice capitano, ma il capitano, il guerriero che ogni squadra vorrebbe avere, colui che combatte fino al fischio finale per la propria maglia, per i propri colori, per la propria gente. Marco è riuscito a conquistare la tifoseria rossazzurra sin dall’inizio della sua avventura grazie alla sua umiltà, alla sua generosità e alla sua bontà (infatti è spesso impegnato con associazioni di beneficenza).

Arrivato in punta di piedi dalla Pro Vasto nel lontano 2007, fa il suo esordio in Serie A nello stesso anno, in occasione della sconfitta casalinga contro la Roma e sempre con la sua dedizione, con la sua tenacia e forza di volontà, è riuscito a ritagliarsi un posto da titolare nella formazione rossazzurra fino a conquistare con il tempo quella prestigiosa fascia di capitano di cui andava fiero divenendo un vero e proprio simbolo della squadra etnea. 

Dopo cinque anni e mezzo vestendo la maglia rossazzurra per 148 volte tra campionato e coppa e siglando tre reti, Marco resta fuori dal progetto tecnico e attraverso una lettera commovente dedicata ai tifosi, si trasferisce vicino casa, Livorno, dove però giocherà per sole tre stagioni dato che il richiamo della sua “vera” casa, Catania, era talmente forte da farlo ritornare in una categoria ben diversa dalla Serie A consentendogli di vestire per altre 97 volte il rossazzurro mettendo a segno 8 gol.

Marco è cresciuto, è diventato più maturo, è tornato per prendere in mano una squadra che incredibilmente si trovava in un campionato poco consono alla sua storia e alla sua tradizione, Marco è tornato per tentare l’impresa di uscire dalle sabbie mobili della serie C, sfiorando tale obiettivo nella stagione 2017-18 con Lucarelli alla guida, obiettivo sfumato per un nulla, una semplice traversa che nega la gioia di arrivare in finale ad una città intera. 

Alcune cose sono cambiate, altre non, oggi il Catania è sempre là, in un campionato tremendamente difficile, ma da un anno a questa parte senza il suo guerriero più valoroso in grado di spronare i propri compagni e di intimorire qualsiasi tipo di avversario.  

Sono sempre stato un bambino sognatore, uno che crede sempre nelle persone. Catania è diventato il mio ossigeno, qui ho fatto le cose migliori della mia vita. Sono grato a questa terra, e mi sentirò sempre parte di essa. Non c’è scritto da nessuna parte che Biagianti debba per forza firmare, sono scelte che competono ad allenatore e dirigenza. Sarebbe stato accettabile se fosse andata così, ma così non è andata. Non c’entrano i soldi come si è scritto. Sono in contatto con Pellegrino da mesi, ci siamo visti più volte e mi è stato chiesto cosa volessi fare e io ho risposto che volevo giocare. Lui mi ha sempre ribadito che non ci sarebbero stati problemi. Dopo aver letto dell’acquisto dei due centrocampisti e aver atteso tutto il ritiro ho provato rabbia e ho richiamato Maurizio. Ho capito che era arrivato il momento giusto per parlare alla città. Se mi fosse stato detto sei fuori sarei stato male ma avrei accettato. Mi sarebbe piaciuto combattere ancora per questi colori e chiudere davanti ai tifosi. Oggi decido di chiudere con il calcio, se non posso giocare con questa maglia non sento di voler continuare. Buon compleanno Calcio Catania, ti amo e ti amerò tutta la vita“.

(Foto: Calcio Catania)

Catania Focus
Catania, un cambio di modulo con il Catanzaro?

Il Catania è stato costruito per giocare con il 4-3-3, modulo che ha fatto la storia del club rossazzurro.

In questo inizio di stagione Baldini ha sempre optato per questa soluzione di gioco, schierando quasi sempre la stessa squadra non portando però i frutti sperati.

Il tecnico etneo tra le opzioni di gioco che conosce di più c’è il 4-2-3-1 e ha gli interpreti per poterlo provare magari mettendo a centrocampo un giocatore come Greco o Cataldi accanto a Maldonado

Poi c’è Kevin Biondi che potrebbe agire dietro le punte con Russotto e Ceccarelli sulle fasce, proprio quest’ultimo è stato tra i migliori in queste quattro partite di campionato e in attacco puntare su uno tra Sipos e Moro, entrambi bravi a sfruttare gli assist dei compagni e che fanno del colpo di testa una delle loro armi migliori data l’altezza.

Un cambio di modulo con il Catanzaro? Non è escluso che possa essere così ma toccherà a Francesco Baldini fare le proprie scelte.

Foto (calciocatania.it)

Quel calcio di provincia che non resta a guardare…

Sono anni ormai che a Catania non si festeggia una promozione della squadra cittadina ma se ci si sposta più in là di qualche chilometro (e lo si può fare ad ovest così come ad est) ci sono alcune realtà che stanno vivendo stagioni sempre più importanti.

Ci sono squadre con tifoserie al seguito di una certa caratura che certamente non possono contare sul gemellaggio con i rossazzurri come l’Acireale ma ce ne sono altre che invece nel corso del tempo hanno intrattenuto rapporti per così dire amichevoli, vedi Giarre, Paternò e pure Biancavilla. 4 squadre su 20 in Serie D sono proprio della provincia catanese ma il Catania? La squadra di via Magenta resta a guardare mentre si fa sempre più forte l’assenza in B ed in A non solo del Catania ma delle siciliane.

Foto: SerieD.it

Serie D – Gatto, Lulli: giocatori che preferiscono le certezze al blasone

La Serie D attira anche giocatori di categoria superiore dal curriculum di tutto rispetto. Luca Lulli, ex centrocampista del Catania, si è accasato alla Sambenedettese:

“La Samb è pronta ad annunciare il ritorno di Luca Lulli. Il centrocampista ex Catania e Pordenone, già grande protagonista in Riviera nella stagione 2016/2017, firmerà domani mattina il nuovo contratto con il club del presidente Renzi – si legge su notiziariocalcio.com-. Risolti gli ultimi dettagli, con Lulli che ha abbassato le sue richieste e detto ‘no’ ad altre proposte dalla C pur di tornare a vestire la maglia rossoblù”.

Domenica scorsa, in occasione di Città di S.Agata-Trapani 1-2, l’ex attaccante del Catania, Alessandro Gatto, si è reso protagonista con una doppietta che ha steso i padroni di casa in appena sette minuti vanificando il gol messo a segno da Cipolla che ha dimezzato lo svantaggio senza evitare la sconfitta.

La Serie D, evidentemente, se si tratta di piazze ambiziose, importanti e, soprattutto, sane, a volte fa più gola di società di Lega Pro che annaspano da anni in Terza Serie accumulando debiti e non riuscendo a risalire la china verso palcoscenici più idonei.

(foto:calciocatania.it)

Catania Baldini
Reparto offensivo con Piccolo e Moro dal primo minuto?

Con l’avvicinarsi della sfida di lunedì sera alle 21 allo stadio Nicola Ceravolo contro il Catanzaro sorgono parecchi interrogativi su quali possano essere le ipotesi riguardanti sia il reparto difensivo, per evitare nuovi rovesci come il pasticcio di Monteagudo che ha portato al gol decisivo di Simeri domenica scorsa in casa contro il Bari, che quello offensivo per provare ad approfittare di eventuali sbavature difensive dei calabresi già in alcuni frangenti evidenti nella sfida di Coppa Italia persa soltanto di misura dai rossazzurri.

Il primo gol in maglia rossazzurra di Luca Moro potrebbe portare il tecnico rossazzurro, Francesco Baldini, a puntare su questo ragazzo sin dal primo minuto visti soprattutto i forti progressi che l’ingresso suo e quello di Antonio Piccolo subito dopo il gol del vantaggio iniziale barese di Terranova hanno riguardato la manovra dei rossazzurri. Un qualcosa quindi sul quale il mister rossazzurro dovrà riflettere parecchio per il reparto offensivo durante i prossimi allenamenti e soprattutto durante la rifinitura prima della partenza in Calabria, aspettandosi anche qualche sprazzo di incisività in più da parte di Russotto, che contro il Bari nella costruzione del gioco ha mostrato non poche incertezze.

Quel che sembra certo è che comunque la tattica degli etnei in occasione di un match proibitivo come quello contro i calabresi dovrebbe essere quella della ripartenza giocando il pallone bene soprattutto a centrocampo e senza scoprirsi troppo, ma nemmeno senza limitarsi a contenere il risultato iniziale di parità perché si sa che se si gioca troppo in difesa prima o poi il gol si prende.

Spostando la nostra attenzione sul reparto arretrato e soprattutto dopo l’errorraccio di Monteagudo che ha rappresentato il leit motiv della gara di domenica contro i pugliesi, ci saranno da valutare le condizioni di Ropolo e di Claiton. Per quanto riguarda il primo si deve capire se potrà giocare dal primo minuto, mentre per il secondo si attende il rientro da diverso tempo.

Fonte Immagine: CalcioCatania.it