Catania-Monopoli: Una sfida nella sfida, Moro vs Starita

Rispettivamente a 18 e 9 gol, sia Luca Moro che Ernesto Starita rappresentano la punta di diamante per Catania e Monopoli; si tratta di due attaccanti che vivono costantemente per il gol, due giocatori che senza dubbio continuano a dimostrare il loro potenziale offensivo guidando i rispettivi attacchi. 

Luca Moro ormai non è più una sorpresa, ma si tratta di una piacevole costante per i tifosi etnei; giunto a quota 18 gol di cui 8 rigori, l’attaccante nativo di Monselice, di proprietà del Padova, è letteralmente esploso in terra etnea, dunque Catania che per l’ennesima volta si è dimostrata trampolino di lancio per diversi calciatori. Ricordiamo che Luca è un classe 2001 e giungere a quota 18 in 16 partite giocate in Serie C non è da tutti. 

Per quel che riguarda invece il numero 7 biancoverde classe 1996, ormai da due anni al Monopoli, è giunto a quota 9 gol di cui un rigore, superando addirittura il numero di gol siglati lo scorso anno sempre con la maglia del gabbiano e a un solo gol di distanza dall’eguagliare il suo miglior risultato ottenuto con la maglia della Casertana nella stagione 2019-20. Anche per lui un exploit arrivato in questa stagione. 

Domani al “Massimino” dunque sarà una sfida nella sfida, sarà Moro versus Starita!

limbo rossazzurro
Limbo Rossazzurro: Al “Massimino” per un match pre-natalizio

Nuova puntata del limbo rossazzurro”, rubrica dedicata alle sorti del nostro Catania, tra la partita precedente e quella che verrà.

Nemmeno il tempo di riposare dal derby scialbo di domenica pomeriggio, che subito arriva un’altra partita, si tratta della prima del girone di ritorno contro una delle sorprese del campionato: il Monopoli. Quella di domani, mercoledì 22 dicembre sarà l’ultima sfida pre-natalizia della stagione rossazzurra e si giocherà allo stadio “Angelo Massimino” alle ore 21. 

I rossazzurri di mister Baldini si preparano per la sfida di domani sera cercando di far dimenticare la prestazione scialba di domenica pomeriggio a Messina in occasione dell’ultimo match del girone di andata, un 2-2 rocambolesco caratterizzato da diversi errori soprattutto per quel che riguarda ancora una volta la fase difensiva. Al momento, gli etnei occupano sempre il dodicesimo piazzamento in classifica con 24 punti ottenuti, ma ciò che bisogna evidenziare è l’andamento diametralmente opposto della fase offensiva e della fase difensiva: si può dire infatti che il Catania abbia uno dei migliori attacchi del campionato (sono esattamente 32 i gol siglati) e una delle peggior difese (30 gol subiti), dati che permettono dunque di analizzare come vi siano lacune significative nel reparto arretrato che bisogna necessariamente perfezionare. 

Di contro, gli ospiti pugliesi rappresentano una delle migliori sorprese del campionato; attualmente posizionati al secondo posto con 34 punti in classifica, dietro solo al Bari che dista ormai sette lunghezze, il Monopoli guidato da mister Alberto Colombo sta letteralmente facendo sognare in grande i tifosi biancoverdi. Reduci dalla vittoria in trasferta in quel di Andria per 1-2, il gabbiano continua il suo volo in classifica per centrare quantomeno un posto di prestigio all’interno della griglia playoff, anche se al momento siamo solo all’inizio del girone di ritorno dunque è presto per dirlo. I biancoverdi hanno siglato solo 23 gol, ben 9 in meno dei rossazzurri, ma in compenso, hanno una delle miglior difese dell’intero campionato con 14 gol subiti, dietro solo al Catanzaro che ne ha subiti 13. 

Al “Massimino” si daranno battaglia due squadre che hanno dato sempre spettacolo ogniqualvolta si sono affrontate, due squadre che nel corso del tempo hanno mostrato un rispetto reciproco sia in campo che fuori, con le due tifoserie, quelle di Catania e Monopoli legate da un’amicizia. 

Catania, c’è tempo? Ricapitalizzazione ed evidenza fondi degli imprenditori!

L’udienza tenutasi stamani presso il Tribunale di Catania verso le ore 9:50 si è conclusa intorno alle 10:30, sostanzialmente senza emettere un verdetto.

Dopo il rinvio dello scorso 19 novembre, il club ha avuto l’opportunità di raccogliere una produzione documentale atta a certificare in primis la capacità della attuale società di proseguire l’attività finanziaria fornendo garanzie di solidità economica.

Probabile che la sezione fallimentare del Tribunale etneo emetta la sentenza definitiva giovedì 23 dicembre a seguito di una decisione collegiale, tenendo conto innanzitutto della mancata ricapitalizzazione di SIGI, un passaggio fondamentale per garantire continuità aziendale e solidità economica, che finora non è stato attuato.

L’alternativa sarebbe concedere un ulteriore differimento ai legali etnei per produrre un surplus di documentazione a corredo della precedente. Ma basteranno le carte? Riteniamo che le istituzioni pretendano garanzie sullo status economico del club e, nondimeno, trattative ben avviate con interlocutori seri e in grado di testimoniare un’evidenza dei fondi sostanziale, la stessa che venne contestata a Joe Tacopina, oggi proprietario della SPAL.

(foto: blogisicilia.it)

Tifosi Mood – Peppe Bordonaro: “Sigi ha perso tempo. Ora serve miracolo”

Eccezionalmente di martedì, torna l’appuntamento con la rubrica dedicata ai tifosi del Catania. Ospite speciale è, oggi, il nostro amico e grande tifoso rossazzurro Peppe Bordonaro. Con tanta emozione, ci ha raccontato del suo rapporto con il club rossazzurro, dandoci anche un suo parere sulla tribolata questione societaria.

Peppe, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?

“Ciao a tutti. Sto bene e vi ringrazio per l’invito a Catania Mood” 

Da quanto tempo segui i colori rossazzurri? Qual è il ricordo più bello del tuo rapporto da tifoso col Catania?

“Io seguo i colori rossazzurri da 23 anni, cioè da quanto sono nato. I ricordi più belli sono diversi, i play off del 2002 col Taranto, la promozione in A contro l’Albinoleffe nel 2006, la vittoria contro l’Inter nel 2010 e anche i derby col Palermo mi regalano emozioni. Ma l’emozione più bella è quando mi dirigo per andare allo stadio, quella è un emozione bellissima, ma ancor di più quando faccio la strada per salire le scale che mi conduce verso i gradoni. Quella è un emozione indescrivibile che fa salire un brivido lungo la schiena. Solo chi è tifoso come me può capire”. 

Come giudichi la stagione attuale sia dal punto di vista tecnico che societario?

“Dal punto di vista tecnico abbiamo una buona squadra e anche un buon allenatore che mancava da tempo nel nostro Catania. Lui è un condottiero, ed infatti si nota anche nelle partite che la sua squadra gioca. É un Catania che gioca con cuore e grinta, e infatti vederlo giocare è un emozione e sono sicuro che domani sera il Catania ci regalerà un altra grande prestazione. Per quando riguarda l’aspetto societario io ringrazio SIGI per aver salvato la matricola, ma loro dovevano regalarci un futuro roseo e le occasioni che arrivavano dovevano sfruttarle meglio, su questo punto di vista hanno sbagliato. Se c’erano delle trattative o degli investitori, loro dovevano trattare per il bene del nostro Catania e non perdere tempo, perché purtroppo adesso ci troviamo in una situazione difficile che solo un miracolo calcistico ci può salvare”.

In queste ore si sta discutendo sul futuro del Calcio Catania. Quali sono le tue sensazioni?

“Io rimango positivo per il nostro Catania e spero che 75 anni di storia non vengono cancellati, perché noi non meritiamo di scomparire, perché siamo una bella tifoseria e una piazza come Catania merita di continuare ad esistere e vivere, perché per noi il Catania è tutto e in più occasioni l’abbiamo dimostrato. Spero con tutto il cuore che il Calcio Catania 1946 continui ad esistere, perché se un domani non ci sarà il Catania io non so se continuerò a seguire, perché per me il Catania è uno solo”.

Se dovessi dare un voto al termine del girone di andata, qual è il giocatore che per te ha fatto meglio e chi quello che ha fatto peggio?

“Il voto per questo girone di andata è 7.5, nonostante la penalizzazione è stato un buon girone. Il giocatore migliore per me è Luca Moro. Quello che ha fatto peggio, penso non c’è un singolo giocatore, ma l’unico difetto di questa squadra purtroppo è la difesa”.

Catania – Oggi il Tribunale potrebbe emettere la sentenza: gli scenari

Come riporta l’edizione odierna de “La Sicilia”, oggi il Tribunale di Catania esaminerà la posizione del club di Via Magenta in merito a:

“l’ammontare dei debiti, il valore aziendale, i flussi di cassa previsionali, beni materiali e immateriali, i rapporti strumentali all’esercizio dell’impresa”. 

Il Catania spera nell’accoglimento delle richieste elaborate da SIGI ma anche il rinvio potrebbe rivelarsi un’ipotesi più che plausibile. Ovviamente, solo la dichiarazione di fallimento rappresenterebbe una sconfitta per l’entourage di SIGI anche se non dovrebbe inficiare il completamento della stagione agonistica in corso, che sarebbe affidata a un curatore fallimentare deputato all’ordinaria amministrazione e, contestualmente, a trattarne la cessione.

(foto: blogisicilia.it)

Vagliasindi: “Trattativa con gruppo che ha costituito una società ad hoc”

Queste le indiscrezioni, riportate ieri in diretta durante la trasmissione “Corner”, in onda sull’emittente televisiva “Telecolor” per cui le riportiamo per onore di cronaca e completezza d’informazione attendendo però sempre e soltanto l’ufficialità, ammesso che arrivi, prima di cantare vittoria:

“Oggi (ieri per chi legge, ndr) è stata una giornata importante. Il gruppo inglese ha manifestato interesse affermando di voler sostenere il Catania fino a fine stagione  sostiene l’avvocato e giornalista Alessandro Vagliasindi-. Domani (oggi per chi legge, ndr), la produzione documentale in merito verrà portata in Tribunale. Un’altra trattativa da parte di un gruppo che avrebbe disponibilità economica consistente. Hanno già costituito una società ad hoc facendo pervenire al Calcio Catania documenti che verranno esibiti domani anch’essi in Tribunale”.

cataniaunafede.com

Catania
La notizia è che Moro non segna. Vorremmo che Catania fosse Padova

Finalmente! Non è ironico né provocatorio. Ma a 20 anni, con le sirene di mercato ostinatamente in funzione a svariate latitudini, era giunto il momento della “normalità”. Luca Moro è un predestinato, e lo sappiamo bene. Fiuto del gol, partecipazione alla manovra della squadra quando si tratta di tenere palla spalle alla porta  e giocare di sponda per mezzali ed esterni, abile di testa, tecnicamente dotato, fisicamente inamovibile.

Col Messina ha sofferto un po’, ha tirato il fiato e ci ha pensato Leon Sipos a fare il Luca Moro. Abbiamo compreso che non si tratta di un marziano e, da umili terreni, ne siamo soddisfatti. La macchina da gol non si è inceppata, non si è fermata né si è lasciata intorpidire dalle voci di mercato. Qualcuno ha già storto il naso perché Moro non è andato a segno. Assurdo. La Serie C – Girone C, non è un torneo di PlayStation e, ciononostante, la media gol di Moro lo rievoca. 

Ora, potrebbe anche rimanere a secco col Monopoli (speriamo di no e speriamo che questa partita esista), ma Santo Iddio, è mai possibile dimenticare che esistono anche gli avversari, le giornate storte, la stanchezza, i pensieri, la dissenteria, la cefalea e quant’altro? Non ha segnato, con buona pace. La normalità è totalizzare 15-18 reti in 38 partite e parlare di “bomber di Serie C che serve alla squadra per puntare in alto, uno da doppia cifra”. Aver centrato l’obiettivo in una decina di partite va oltre qualsiasi previsione e oltre qualsiasi buon giocatore di Serie C. Luca Moro è tutta un’altra storia. Vorremo che Catania fosse Padova.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

Messina: il derby speciale di mister Ezio Raciti, catanese doc

Il derby speciale di mister Ezio Raciti. Il titolo è d’obbligo dati i natali dell’allenatore del Messina, chiamato a sostituire l’esonerato e omonimo Ezio Capuano proprio alla vigilia, o quasi, del derby col Catania.

Nato a Catania l’8 marzo del 1961, ex allenatore delle giovanili rossazzurre ma anche di Siracusa e Troina, Raciti ieri è riuscito a imbrigliare il Catania di Baldini, lanciatissimo dopo la vittoria nell’altro derby, quello col Palermo di domenica scorsa. 

Una prova che lascia ben sperare i tifosi dell’ACR e, nonostante in Tribuna fosse presente Raffaele Novelli, il tecnico della storica promozione dalla Serie D alla C, Raciti ha dimostrato di poterci stare su quella panchina, riprendendo in mano le redini di una squadra moralmente al disarmo e cogliendo un punto che, a detta dello stesso, sta stretto.

Chissà che la società non possa tenerlo in considerazione anche nel lungo periodo come accadde a Siracusa quando venne chiamato a sostituire Giuseppe Pagana nel novembre 2018 solo per 5 giorni e, successivamente, subentrò a Michele Pazienza, sedendo sulla panchina degli aretusei da dicembre 2018 fino a giugno 2019.

(fonte foto: lasicilia.it)

Let’s Talk Catania: A difficult mangy game in Messina

A difficult mangy game in Messina between the hosts and the rossazzurri.

At the “Stadio Franco Scoglio” in Messina, a heartbreaker match ended 2-2 was played: Rondinella and Marginean scored for the home side, instead Albertini and Sipos scored for Calcio Catania. 

After the match, the Rossazzurri Coach Francesco Baldini spoke to Sicilian press about the game:

I know that it was a very complicated match, when a team changes coach, there is a lack of points of reference. I knew it would be hard, against an opponent who had to wipe out the negative period and for this I had fears and we paid for our mistakes. In Catania we live a complicated situation, but in the field we never show it and we move on.

Finally, attention turned to the next league match against Monopoli on Wednesday: “It will be a hard-fought match like the previous meeting. It’s certainly another tough match and we all need to give something extra“. 

Catania Mood
Catania, giornata campale: le toppe, il silenzio e il silenzio delle toppe

Giornata campale per il Catania. La città si risveglia dopo il secondo derby consecutivo, uscendone indenne e incamerando 4 punti su 6, mica male.

A dire la verità, la prestazione sciorinata ieri pomeriggio al “Franco Scoglio” dalla troupe di Baldini è stata contraddistinta da reiterati svarioni del pacchetto arretrato e, nonostante si percepisse a sprazzi la possibilità di inferire il colpo finale, la mediocrità generale ha condotto al triplice fischio senza sussulti o guizzi clamorosi.

Ma la giornata è campale solo ed esclusivamente per il calcio “non giocato”. Stanchi di definirlo “extra-campo” o “extra-calcio”, preferiamo etichettarlo per ciò che è realmente: qualcosa di avulso dal gioco, radicalmente alienato. Il Domani il tribunale si pronuncerà sull’istanza pre-fallimentare mentre, a Torre del Grifo, Baldini e i suoi ragazzi prepareranno la sfida casalinga contro il Monopoli di mercoledì 22 dicembre ore 21:00. Normali-paradossi- dei nostri strampalati giorni rossazzurri.

Oltre alla piattaforma Eleven Sports anche Sky trasmetterà il match, premiando più il percorso dei pugliesi che quello rossazzurro. I biancoverdi, infatti, hanno agguantato la seconda posizione e la vetta, occupata dall’inarrestabile Bari che dista sette lunghezze: tanta roba, ma siamo ancora alla diciannovesima giornata.

Ergo, il calendario segnatamente rossazzurro prevede:

-relazione tecnica da presentare al Tribunale entro oggi (fatto);

-domani tribunale e allenamento a Torre del Grifo;

-martedì allenamento;

-mercoledì partita col Monopoli.

Un po’ strambo come programma, non vi pare? Un enorme plauso va a Baldini e ai ragazzi che hanno deciso di onorare questa maglia fino ad ora, incuranti di ciò che stava accadendo fuori e, soprattutto, dentro alla sede del club di Via Magenta. Il problema è che, dentro, c’è ben poco da segnalare. 

Appuntamento a domani, in mattinata verosimilmente, per conoscere il futuro dei nostri colori o per posticiparne ancora una volta il verdetto secondo l’ultima prassi agonizzante a cui ci hanno abituati: quella delle toppe e del silenzio e del silenzio delle toppe...

Predichiamo calma, pazienza, massimo rispetto per le istituzioni. Il futuro è già arrivato, non ci resta che accettarlo e accoglierlo nel presente. Ma che sia la fine del vecchio, e l’inizio del nuovo.