New Team Catania – Alessandro Toscano, ex Catania, talento d’altra categoria

Una colonna della New Team Catania. Alessandro Toscano, attaccante classe 2001, reduce dal gol che ha permesso ai rossazzurri di firmare la vittoria per 4-3 contro la Fenice Belpassese, è un profilo da segnalare. Prima ha aperto le marcature Giamby Magrì, cui hanno fatto eco prima Roberto Vassallo poi Alessandro Panassiti, 

Un giocatore d’altra categoria come testimonia la prodezza balistica che Toscano s’è letteralmente inventato, realizzando un gol direttamente su calcio di punizione da 30 metri, lasciando di sasso il portiere avversario. 

Talento allo stato puro quello di Alessandro Toscano, ex Catania, veloce, tecnicamente eclettico e maestro sui calci piazzati.

Catania FC in ritiro da ieri fino a nuovo ordine

Il Catania è ufficialmente in ritiro da ieri in una località vicino al capoluogo etneo.  Il gruppo, cercherà di trovare coesione e unione di intenti, remare dalla stessa parte – cosa mai accaduta nell’arco della stagione.

Punizione? Forse, e che ben venga aggiungeremmo noi! La squadra non ha mai dimostrato attaccamento alla maglia né voglia di lottare per il raggiungimento del traguardo minimo (i playoff), accontentandosi di centrarlo per vie traverse (la Coppa Italia), tra fortuna e qualche sporadico merito.

Ultima chiamata per un gruppo che, altrimenti, rischia di essere disgregato appena la stagione agonistica terminerà.

(foto: Catania FC)

Mood in campo – lottate con le unghie e con i denti!

“Mood in campo” è la rubrica targata Catania Mood che vi accompagnerà settimanalmente all’interno della quale troverete analisi sullo stato di forma e sulle condizioni dei vari avversari, ma anche aspetti legati principalmente alla nostra squadra del cuore.

Domani sera allo stadio “Angelo Massimino” andrà in scena la sfida tra Catania e Giugliano, di vitale importanza soprattutto per gli etnei. Match che si disputerà a porte chiuse per via degli incidenti accaduti a Padova durante la finale di andata di Coppa Italia Serie C. 

Gli etnei vivono un momento di black out totale soprattutto dopo la sconfitta in casa della Turris, concorrente per la salvezza della categoria. Gli uomini di mister Zeoli hanno l’ennesima opportunità per cercare di allontanare le tenebre della zona playout, contro un Giugliano in gran forma, motivo per cui il match di domani sera non sarà affatto semplice. La mancata unione di gruppo è ormai evidente, ma in questo finale di stagione chiediamo di dare il massimo, i rossazzurri devono onorare la maglia che indossano, già a partire da domani per poter affrontare le ultime gare in maniera un po’ più serena. Domani i tre punti sono obbligatori, non esistono scuse o alibi, salvare la categoria è importante per poter progettare meglio la prossima stagione evitando di commettere gli errori di questa stagione. 

Il Giugliano di mister Valerio Bertotto si trova in piena zona playoff, esattamente al settimo posto, con quarantanove punti conquistati finora. Reduci dall’importante vittoria contro l’Avellino per 3-2, le tigri gialloblù hanno collezionato ben sei vittorie nelle ultime dieci partite disputate, un pareggio e tre sconfitte. Si tratta sicuramente di una squadra compatta, abile a centrare lo specchio della porta in virtù dei 39 gol siglati e che verrà al “Massimino” per lottare con le unghie e con i denti al fine di poter ottenere punti essenziali e di migliorare la propria classifica in vista dei playoff. 

 

New Team Catania e Catania Mood: accordo di reciproca partnership

La redazione di Catania Mood è lieta di comunicare l’accordo intercorso con la New Team Catania: seguiremo le sorti della Prima Squadra che milita attualmente in Terza Categoria – Girone B e vanta una Scuola Calcio con oltre 200 bambini iscritti, secondo un’ottica lungimirante di crescita nel medio periodo, un progetto sportivo giovane e ambizioso che, in un lustro, inizierà a dare i suoi frutti forgiando elementi pronti a indossare la maglia della Prima Squadra.

Quando si parla “la stessa lingua” gli accordi si stringono dopo pochi minuti di piacevole conversazione. È stato naturale trovare l’accordo con la New Team Catania e, in particolare, con il presidente Francesco Zuccaro, e il direttore, Danilo Rinaldi, con cui siamo legati da un’amicizia decennale, impreziosita da stima reciproca.
Giugliano – Cosa pensano gli avversari? “Andiamo a vincere anche questa”

Come ormai è consuetudine, raccogliamo alcuni dei commenti più significativi, lasciati sui social dalla tifoseria avversaria di turno, il Giugliano nella fattispecie. Cosa pensano gli avversari del match contro il Catania?

“A Catania, giovedì alle 20,45 ci sarà bel tempo , buona temperatura e lieve vento. Tutto invoglia ad una gara come quella fatta contro l’Avellino. M’abbasta pure nu gol …. L’importante è turna’cu 3 punti !!! Forza Giugliano”.

“Andiamo a vincere anche questa”.

“Forza mister, siamo tutti con te!”, a sottolineare che l’ambiente giuglianese è bello compatto, a differenza del nostro…

 

(foto: Catania FC)

Bertotto (all. Giugliano): “Catania costruito per primeggiare: è una squadra viva”

Valerio Bertotto, allenatore del Giugliano, ieri ha parlato in conferenza stampa per presentare il match con il Catania (domani ore 20:45 allo stadio Massimino a porte chiuse):

“Il Catania è stato costruito per primeggiare in questo campionato, in questa categoria nel nostro girone a maggior ragione, sta avendo un po’ di problemi in questa stagione e sta lottando per venirne fuori. Al contempo, può sfruttare l’opportunità che si è creata in Coppa Italia grazie anche alla qualità che ha questa squadra, quindi è una squadra viva, al di là delle situazioni e dei problemi che si sono venuti a creare.

Dobbiamo approcciare alla partita con la giusta intensità, il Catania ha meriti riconoscibili ma noi dobbiamo continuare la nostra striscia positiva”.

(foto: Il Mattino)

Catania-Giugliano, è allerta rossa(zzurra): stop alle ballerine classiche in campo!

E mentre discutiamo di Padova-Catania e di Catania-Giugliano a porte chiuse, incombe inesorabilmente il giorno della partita. Quarantotto-ore-quarantotto, non chissà quando e chissà come: dopodomani carusi.

Il rischio di perseverare nell’errore è assai elevato. Già con la Turris club e squadra hanno spostato il mirino dell’attenzione nella sfera extracalcistica auto-fornendosi un alibi per l’ennesima sconfitta nella partita più importante dell’anno. Incapacità di isolarsi oltreché palese incapacità tecnica. Forse sfugge che, d’ora in poi, ogni match è quello dell’anno, alla luce della classifica imbarazzante in cui siamo invischiati.

Perciò, non sarebbe l’ora di andare in ritiro per un mese e farsi un…..così, per una volta? Perché finora queste belle ballerine hanno danzato in campo con la leggiadria di danzatrici classiche, con la delicatezza di sposine illibate, peccato che siano gli attori principali di un teatro che si chiama “stadio”, peccato che dovrebbero sfoderare un ardore da pugili trasformando il campo in un ring, non certo sganciando montanti agli avversari, ma lottando, termine sconosciuto dalle parti del Cibalino. 

Ma possibile? Anche quando giocavo la partitella amichevole del lunedì con gli amici avevo più voglia di vincere di queste donzelle traballanti, che hanno paura di rischiare la giocata, paura di tentare il dribbling, paura degli spettatori ma non temono, a quanto pare, le innumerevoli figuracce inanellate con spaventosa regolarità e senza rossore.

Siete irrispettosi nei confronti di una città intera e Grella, lo ribadiamo, ne ha le colpe fino all’unghia del piede perché vi ha scelti, voluti e pagati lautamente. Porte chiuse, forse un bene per questi giocatori che non meritano la nostra spinta. Siamo stanchi, abbiamo finito parole e pazienza. Voi invece avete ancora la possibilità, immeritata, di redimervi parzialmente. Fatelo giovedì. 

(foto: Catania FC)

UFFICIALE: l’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Holding

Discostiamoci dal calcio giocato per un attimo. Il presidente del Catania FC, Rosario Pelligra, attraverso la holding che presiede, si è aggiudicato l’area di Termini Imerese che ospitava la Blutec.

Ecco quanto evidenza in merito alla questione il quotidiano etneo La Sicilia:

“Oggi è una giornata importante per Termini Imerese, per la Sicilia e anche per l’Italia, perchè è il simbolo di una politica industriale che finalmente il nostro Paese può esercitare appieno”. Così il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al termine del tavolo al ministero sulla riconversione del sito ex Blutec di Termini Imerese. “C’è un investitore che si assumerà la responsabilità di reindustrializzare in quello che sarà un parco industriale nell’area dell’ex Fiat Blutec e che assumerà buona parte dei lavoratori ancora in cassa integrazione, inserito in un progetto, in una strategia di sviluppo dell’intera area, che avrà tre fattori tra loro collegati: il parco industriale, con accanto il porto commerciale e logistico – al centro del Mediterraneo – che tra poche settimane sarà quello di Termini Imerese, dove il traffico commerciale di Palermo sarà trasferito totalmente, con un operatore commerciale, il più grande al mondo, il Gruppo Msc.

Il progetto della Pelligra Holding Italia, che fa capo all’imprenditore italo australiano Ross Pelligra, presidente del Catania Football Club, prevede l’assunzione di 350 dipendenti con garanzia di impiego per almeno i prossimi due anni. Gli ulteriori lavoratori, avrebbe detto ancora il ministro Urso, potranno beneficiare della Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego) per il prossimo biennio e di un successivo intervento di accompagnamento alla pensione anticipata”.

(foto: catania fc)

Il piccolo Dylan: “Caro presidente Pelligra, mi sento un mini ultras perché canto e sventolo una bandiera”

Filippo Leuzzi e Leonardo Zola docet: i bambini rappresentano la speranza a cui aggrapparci strenuamente per auspicare un futuro calcistico prosperoso. Catania ha bisogno di queste dosi di innocenza per ripulire un’immagine insozzata dalla stupidità di qualche decina di frequentatori indegni, rozzi e frustrati delle nostre Curve.

Dylan Viglianesi, un nostro piccolo e affezionato tifoso, ha sentito l’esigenza di scrivere una lettera rivolta al nostro presidente, Rosario Pelligra:

Ciao presidente,

sono solo un bambino di 10 anni che scrive queste parole, sono parole di tristezza infinita, dolore, rabbia, delusione che un bambino della mia età non dovrebbe vivere, non dovrebbe scrivere o pensare queste cose, dovrebbe essere felice e vivere il calcio come ogni bambino lo sogna! Sono sempre presente allo stadio con la mia famiglia che mi ha sempre insegnato cose significa essere tifoso, io mi sento un mini ultras, ma per me essere un ultras è cantare i cori, sventolare la mia bandiera, sostenere il mio Catania, non invadere i campi da gioco, umiliare e persino mettere a rischio 20.000 tifosi che seguono sportivamente la propria squadra! Dico 20.000 perché il resto ha deluso tutti infrangendo le regole e rovinando i sogni dei bambini cioè vivere il calcio d vero tifoso!

Posso capire siano arrabbiati ma dobbiamo sostenere la nostra maglia e onorarla nel bene e nel male io sarò sempre accanto alla mia squadra anche se resterò l’unico seduto sui quei gradini e gridare Melior de cinere surgo perché e questo che sento perché tu Catania risorgerai e al Massimino ritornerà a risplendere il sole!!!

Forza Catania!

Un mini tifoso,

Dylan Viglianesi

Catania
Avv. Rapisarda: “Spogliatoio una gruviera di uomini a fine carriera. Salvezza, poi tabula rasa!”

L’avvocato Giuseppe Rapisarda, come di consueto, stamani ha condiviso sul proprio profilo Facebook il suo pensiero personale con la gente di Catania, impeccabile e da leggere con estrema attenzione:

Ho qualcosa di più di una sensazione che i giocatori del Catania non si rendano conto della gravità della situazione.
Non perché non lo vogliono. Ma perché non ci arrivano. Non solo sono state errate le caratteristiche tecniche dei profili acquisiti dal Catania. Ma pure e soprattutto i caratteri.
Chi veste in modo indecoroso i colori di Catania non ha affatto la percezione che questa ameba informe che impropriamente viene definita squadra è il gruppo peggiore mai creatosi a Catania almeno ,e di certo ,negli ultimi 35 anni di calcio.
Non sono andati in ritiro.
Male, anzi malissimo.
Così credono di vivere la dimensione ordinaria e non capiscono che di eccezionale non c’è solo il momento ma il loro modo schifoso di scendere in campo.
C’è stato un giocatore che ha totalmente mancato di rispetto non all’allenatore ma all’uomo Zeoli.
Si vergogni.
Continuano a dire, mentendo, offendendo la intelligenza di chi li ascolta che sono uniti tra loro quando lo “spogliatoio” è una gruviera composta da uomini a fine carriera che non ne hanno più, giocatori che per chiamarsi tali dovrebbero sottoporsi ad una vera preparazione fisica al campionato, in montagna per un mese senza toccare palla, altri ancora che caratterialmente si sono persi ,abituati alle placide distese del nord ed essere visti da 300 persone a partita ,e pochissimi come Castellini che si ritrovano a portare inascoltati le insegne della serietà che rendono uomini veri prima che dignitosi pedalatori di pallone .
 
Da Grella non si aspettano parole. Qualunque cosa dica adesso, anche se animata dalle migliori intenzioni, sarà male interpretata da una piazza che è a buon ragione esasperata .
Immagino volesse introdurre dosi di ottimismo, consegnare sicurezza ieri sera.
Ma le immagini di penose sconfitte tutte uguali scomparendo dal campo al primo gol subito sono più forti di ogni singola espressione si possa immaginare di utilizzare .
Per la propria stessa di immagine, taci al momento Vincenzo caro, proprio perché inutile e controproducente .Fai parlare i fatti. I fatti sono l’unica risposta. I fatti sono, il ritiro lontano da qui, la salvezza e la tabula rasa a fine anno. Senza difese di ufficio dei tuoi consiglieri e collaboratori. Da destinare ovunque ma non certo a creare ,formare ,gestire un gruppo che poi dovrebbe costituire una squadra di calcio.
Mai più .
Lasciamo perdere i play off termine che abbinato a questi ridolini muove oggi sorrisi di compatimento.
Cinque partite per raggiungere la salvezza.
Con queste prestazioni avvilenti e questa condizione mentale prima che fisica squinternate non si può ritenere di affrontare discorsi su altri obiettivi.
Mai retrocessi in D sul campo. Di questo possiamo solo scrivere e parlare conservando un minimo di serietà.
Non di altro.
Stiamo tutti uniti e compatti per scongiurare questa sciagura.
Poi si levino dalle scatole”.