Turris-Catania, ma non solo: match della 33esima giornata e classifica

Andiamo a vedere insieme il programma completo della 33esima giornata del campionato di Serie C Girone C, con uno sguardo particolare al match di Torre del Greco fra Turris e Catania, classifica alla mano:

Oggi ore 14 Benevento-Monopoli, Francavilla-Monterosi, Messina-Foggia, Picerno-Latina e Sorrento-Juve Stabia; ore 17.30 Giugliano-Avellino.

Domani, ore 14 Turris-Catania; ore 16.15 Cerignola-Potenza; ore 18.30 Brindisi-Taranto. Lunedì, ore 20.30 Crotone-Casertana.

Classifica Juve Stabia p. 67; Benevento 61; Avellino 57; Picerno 54; Casertana 51; Taranto (-4) 50; Crotone e Giugliano 46; Latina 45; Foggia e Sorrento 42; Messina 41; Cerignola e Potenza 40; Catania 39; Turris 33; Monopoli 30; Monterosi e Francavilla 27; Brindisi (-4) 15.

(foto: Catania FC)

Catania FC, Gazzetta: “Bel gesto non presentare ricorso”

Anche la Gazzetta dello Sport, sulla pagine nazionali commenta la decisione del Catania FC di non presentare ricorso per la squalifica del Massimino., in vista della finale di ritorno di Coppa Italia Serie C contro il Padova, con annessa sanzione pecuniaria di 10.000 euro:

“Nel giorno in cui gli uomini della Digos di Catania e di Padova hanno ufficializzato altri tre arresti (il numero sale a 11) e 17 Daspo, la società di Ross Pelligra ha spiegato perchè ha rinunciato ai ricorso dopo la decisione del giudice sportivo di far giocare a porte chiuse il ritorno della finale di Coppa Italia del 2 aprile al Massimino. «Noi vogliamo ispirare la comunità di Catania e consentirle di essere orgogliosa dei valori del club. Il primo è il rispetto per le istituzioni, per le forze dell’ordine che si prodigano affinché tutti possano partecipare alla festa dello sport, per le persone offese dal teppismo e per i tifosi amareggiati».

Nella nota viene anche chiarito: «Rinunciamo a un nostro diritto per condannare la violenza, per offrire l’esempio con un segnale forte, per dare un motivo d’orgoglio a chi vorrà apprezzare questa scelta etica: andiamo incontro alle conseguenze sportive ed economiche della responsabilità oggettiva configurata dal giudice». Un primo plauso è arrivato dal sindacato nazionale autonomo di Polizia. Per la partita interna col Giugliano di giovedì 28 è stata per ora sospesa la prevendita”.

(foto: catania fc)

Catania-Giugliano: rischio restrizioni

Ecco la nota dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive che riguarda il prossimo match casalingo del Catania contro il Giugliano:

L’incontro di calcio Catania-Giugliano (Serie C, in programma il 28 marzo 2024) è rinviato alle valutazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle manifestazioni sportive per l’individuazione di adeguate misure. Contestualmente, si invita la Lega Italiana Calcio Professionistico Serie C ad interessare le società organizzatrice per non far avviare la vendita dei tagliandi“.

Sergio Parisi: “Ombra negativa sui tifosi rossazzurri”

Di seguito riportiamo il messaggio dell’Assessore allo Sport Sergio Parisi in merito ai fatti accaduti all’Euganeo di Padova: 

I fatti accaduti a Padova gettano un’ombra negativa sulla grande dimostrazione di affetto da parte dei tifosi rossazzurri, arrivati a Padova da ogni parte del nord Italia e dalla Sicilia. Il comportamento di pochi rischia di vanificare l’effetto positivo della prima finale importante nella storia di Catania calcistica e comporta un grave danno di immagine per tutta la Città. Esprimiamo forte disappunto per il comportamento di questa parte marginale della tifoseria etnea e ribadiamo massima vicinanza e solidarietà alle forze dell’ordine; al contempo, sosteniamo lo sforzo che l’attuale proprietà del Catania ha compiuto per fare ripartire il calcio e che non può essere vanificato da comportamenti delinquenziali. I responsabili vanno puniti, come stabiliscono le norme, senza che questo mortifichi, tuttavia, la passione sportiva e il grande affetto della stragrande maggioranza dei sostenitori rossazzurri, protagonisti in positivo riempiendo sempre gli spalti, seppure con risultati non sempre all’altezza delle aspettative

Il sindaco di Catania, Trantino, sui fatti di Padova: “Ne è valsa la pena?”

Il sindaco del Catania, Enrico Trantino, ha commentato ieri sui social i fatti di Padova-Catania:

“Ne è valsa la pena? Abbiamo compiuto sforzi importanti per ridare dignità al nostro stadio; speravamo diventasse di nuovo luogo di aggregazione per chi desiderava supportare i rossazzurri e gioire con amici e familiari.

Invece qualcuno ancora crede che abbia senso compiere azioni che offendono la stragrande maggioranza dei catanesi”.

 

Lettera aperta ai tifosi del Catania: facciamo fronte comune

Cari tifosi, cari sorelle e fratelli rossazzurri: dobbiamo fare fronte comune. Il vero patrimonio del Catania non è pecuniario, è passionale.

Siamo noi, chi macina chilometri per seguire la squadra del cuore dietro uno stendardo griffato dal proprio club organizzato d’appartenenza, gli sbandieratori seriali che non si stancano ma, al contrario, si galvanizzano nel brandire quell’asta di sostegno come se fosse la colonna portante di un cielo rossazzurro e i tifosi “comuni”, che affrontano viaggi in auto, da soli, in treno, in aereo, pur di inondare le iridi di quella combinazione cromatica che ci fa innamorare ogni giorno di più.

Sessanta “persone”, solo sessanta. Ci hanno rovinato la finale, a tutti noi indistintamente, a chi l’avrebbe seguita dalla TV, come me, ma sperava in un Massimino stracolmo, ai gruppi organizzati che avrebbero garantito colore, calore e urla a squarciagola e agli avversari, Padova e tifosi al seguito, che avrebbero assistito a uno spettacolo indimenticabile.

Niente guerre e diatribe fratricide. Isoliamo i facinorosi, ma stringiamoci attorno al nostro amore, senza riserve, perché non è cambiato nulla per noi, 20.000 allo stadio un paio di milioni sparsi per il globo a sognare, di notte, di essere seduti sugli spalti del Massimino anche se viviamo a Treviso, a Francoforte sul Meno o a Sydney e, di giorno, la Serie B e poi la Serie A.

Ancor prima che il club corregga gli errori commessi quest’anno, ci siamo noi: gli imprescindibili, gli onnipresenti, la linfa vitale.

Padova-Catania: il club rossazzurro non presenterà ricorso

Sulle pagine nazionali de La Gazzetta dello Sport, il bollettino sugli arresti post Padova-Catania e non solo:

“Gara-2 della Coppa Italia di Serie C tra Catania e Padova martedì 2 aprile si giocherà a porte chiuse per decisione del Giudice sportivo. Ventimila tifosi che prendevano la rincorsa per acquistare il biglietto rimarranno a casa.

La punizione Il provvedimento era già nell’aria vista la gravità degli incidenti avvenuti nell’intervallo dell’andata all’Euganeo, al termine dei quali otto rappresentanti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti, con un vicequestore ancora ricoverato in rianimazione coronarica in ospedale. Una sessantina di teppisti erano entrati nella pista dell’impianto raggiungendo il settore dei tifosi del Padova per trafugare uno striscione a mo’ di affronto.

Martedì scorso sono stati arrestati i primi tre, poi via via gli altri, fino a ieri quando la Digos di Catania e quella di Padova hanno portato in carcere altre tre persone, due in Sicilia e un’altra a Firenze. Tutti sono recidivi ed erano stati colpiti da Daspo, già scontati. Sono, adesso, undici le persone finite in manette e si preannunciano altri provvedimenti tra denunce e Daspo. Il Catania prenderà posizione oggi con un comunicato in cui spiegherà perché non sarà inoltrato ricorso”.

 

Turris-Catania: ora vi prego, concentriamoci sul campo!

Niente alibi. Comprensibile che il flusso mediatico si concentri sui fatti di Padova-Catania, legittimo, peraltro non imputabili esclusivamente alla condotta immorale di una sessantina di facinorosi, ingiustificabili in qualsiasi caso, sia chiaro. I tifosi locali hanno stigmatizzato gli etnei con epiteti discriminatori irripetibili (no, non li scriveremo, andate a cercarli altrove se volete conoscerli), e siamo nel 2024, peraltro un paradosso indicibile dato che, insieme a loro, si accomodavano alcuni tifosi del Palermo, nostri corregionali…Ignoranza e stupidità non conoscono confini.

Ma è arrivato il momento di dedicarsi al calcio giocato e nient’altro. Il Catania affronterà la Turris (33 punti), domenica alle ore 14:00, in trasferta, e i corallini occupano attualmente il sedicesimo posto, proprio a sei lunghezze dai rossazzurri  (39 punti). Una gara che non si può sbagliare. Pertanto, invitiamo caldamente dirigenza, staff e giocatori a concentrarsi unicamente sull’obiettivo sportivo, tralasciando la giurisprudenza che farà ugualmente il proprio corso con o senza l’attenzione dei nostri tesserati. 

Tesserati che hanno l’obbligo morale, ancor prima che professionale, di onorare la maglia in una partita determinante ai fini della classifica. 

(foto: Catania FC)

Scontri Padova-Catania: i possibili scenari in attesa del Giudice Sportivo

Il Giudice Sportivo si esprimerà nelle prossime ore ma, nel frattempo, la stampa si interroga sui possibili scenari che potrebbero dipanarsi per il Catania FC dopo gli scontri di Padova-Catania:

“Gli incidenti di martedì sera, nell’intervallo della prima finale di Coppa Italia di C tra Padova e Catania hanno creato sdegno e incredulità, ma anche prodotto arresti in più fasi – scrive stamani La Gazzetta dello Sport sulle pagine nazionali-. Fino a ieri sera erano otto le persone trasferite in carcere, altrettanti i feriti tra le forze dell’ordine, con un vice questore della Polizia patavina trasferito in rianimazione per un malore.

Nell’intervallo un tifoso catanese è riuscito ad aprire un cancello della Curva Nord, dal quale è transitata una sessantina di sostenitori ospiti entrati in campo per dirigersi verso la Tribuna Est e rubare gli striscioni appesi, lanciando per circa dieci minuti fumogeni e petardi contro i padovani che hanno ricambiato. L’intervento della polizia ha limitato i danni. Alcuni arrestati sono già noti per associazione mafiosa, reati contro persone e patrimonio e già destinatari di Daspo.

 

Tre catanesi sono stati arrestati subito (anche il quarantenne che ha aperto la porta del proprio settore), un altro è stato bloccato a Milano Linate mentre cercava di prendere un volo per Edimburgo, un quinto a Venezia, gli altri in differita a Catania dalla Digos etnea e da quella veneta. Nelle prossime ore si attendono i provvedimenti di Giudice e Lega. Tante le ipotesi: dalla possibile chiusura delle curve a una lunga squalifica del Massimino”.

(foto: Il Mattino di Padova)

Padova-Catania: 5 tifosi arrestati. La ricostruzione dei fatti

Ecco quanto riferisce La Sicilia in merito ai fatti avvenuti ieri all’interno dello stadio Euganeo:

“Cinque tifosi arrestati per gli scontri durante l’intervallo della partita Padova-Catania e 8 agenti feriti, di cui quattro della Digos e quattro del reparto mobile. Questo il bilancio aggiornato comunicato stamane dalla Questura di Padova in seguito agli incidenti verificatisi allo stadio Euganeo in occasione della gara di andata della finale della Coppa Italia di Serie C.

Ai tre fermi eseguiti già ieri sera, se ne sono quindi aggiunti due in flagranza differita.Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, i disordini sono scoppiati quando un ultras catanese ha aperto la porta della curva, che avrebbe dovuto essere chiusa.

Da lì una trentina di facinorosi, ai quali se ne sono poi aggiunti altri, si sono recati sotto il settore che ospitava il tifo organizzato dei padroni di casa, gemellati con il Palermo, per sottrarre alcuni striscioni. Ne è scaturito un lancio di fumogeni e petardi prima dell’intervento della polizia. Ad avere la peggio è stato il dirigente della polizia responsabile del servizio, ricoverato in terapia intensiva a Padova per un malore cardiaco”.