let's talk catania
Let’s Talk Catania: Living in the present, thinking about the future

Hard times for Calcio Catania, a team that has a lot of economic difficulties and is living probably one of the darkest moments of its history.

Today, Calcio Catania will have to pay a surety of just under 500 thousand euros for having exceeded the threshold of engagements of 1 million, but also, it has to pay to the players the salaries arrears linked to the month of June.

If the emergency will come back today, we have to think about the future because, as a matter of fact, it seems very dark. We remembrer that it is impossible to continue in this way, that means to disregard the different deadlines and consequently suffer penalty points. 

Time is now, we’re running late on all fronts. It is fundamental to remind that until Calcio Catania will not resolve all the problems regarding the amount of debts with the Revenue Agency, it is impossible to sell but also to build a competitive team, risking bankruptcy with consequent disappearance. 

Catania Focus
Catania, settimana importante per il futuro del club etneo

Ieri il Catania è sceso in campo per la prima amichevole stagionale contro l’FC Jonica, vinta per 7-1 dai rossazzurri.

Archiviato il discorso campo, questa sarà una settimana molto importante per il futuro del club etneo. Oggi è l’ultimo giorno per presentare la fideiussione, documento importante per partecipare al campionato mentre domani è prevista l’udienza della Catania servizi.

Un’altra scadenza importante ma non imminente è il pagamento degli stipendi arretrati (c’è tempo fino al 20 agosto).

Saranno giorni bollenti con i tifosi rossazzurri che pretendono chiarezza riguardo le sorti della propria squadra del cuore. 

Foto (calciocatania.it)

Cosa c’entra Leo Messi con il Catania? Beh, c’entra

Tutti a parlare dell’addio di Leo Messi al Barcellona dopo 21 anni, dopo essere cresciuto, da adolescente a ragazzo, da ragazzo a uomo, trovando la donna della sua vita che gli ha regalato due bambini catalano-argentini. Cosa c’entra il Catania con Leo Messi? Beh, apparentemente nulla ma, scavando a fondo, ecco che improvvisamente saltano fuori ragionamenti terrificanti.

Tutti a discutere sul prossimo ingaggio della Pulce, prossimo ai 35 milioni di euro annuali senza contare i bonus in caso si vittoria (e sarebbe ora a Parigi), una cifra spaventosa, l’intero monte ingaggi di club di Serie A di media classifica (vedi Sassuolo. Udinese e Sampdoria per esempio).

Il Catania, invece, “vanta” un debito complessivo  di circa 55 milioni di euro, milita in Lega Pro e nemmeno l’intero ingaggio annuale di Messi risulterebbe sufficiente a colmarlo. Qualcuno dimentica, troppo spesso, che il club versa in difficoltà spaventose da oltre un anno, sin da quando la SIGI ha deciso, con coraggio e incoscienza, di insediarsi in Via Magenta improntando un piano di marketing innovativo, imperniato sull’azionariato popolare, poi immediatamente naufragato simultaneamente al suo promotore principe, Fabio Pagliara.

A noi interessano le lacrime dei tifosi rossazzurri, con tutto il rispetto per l’immenso Leo Messi. Il Catania sta arrancando, sta lottando con le unghie e con i denti per eludere il fallimento sportivo e, sinora, è riuscito nel miracolo. Ma se nemmeno l’ingaggio di Messi basterebbe a ripianarne i debiti, occorre anche recuperare un po’ di sana razionalità che, nel corso di questi mesi a cavallo tra USA e usura, ci hanno logorato, fino a smarrire il senno. 

I punti interrogativi, di quelli che scriviamo in serie sui messaggini di WhatsApp senza un’apparente ragione quando pretendiamo una risposta esaustiva e immediata dal nostro interlocutore, superano di gran lunga le certezze a causa di un debito di oltre 50 milioni e, svariati surplus enfatici:

-il Tribunale che domani si pronuncerà sul sequestro conservativo di 3 mln di euro richiesto dalla Catania Servizi Srl;

– le difficoltà oggettive del “Mago Pellegrino” (altro che Giosa) nel fare mercato;

-l’Agenzia delle Entrate che attende;

-il Comune di Mascalucia che osserva;

-i creditori privati (circa 4 mln di euro di debito complessivo) che battono nervosamente l’indice sul tavolo;

-le prossime scadenze fiscali (Iperf, Inps);

-il pagamento dei corrispettivi di giugno ai tesserati.

E non basterebbe nemmeno l’ingaggio stellare di Messi, con cui un tempo portavamo avanti almeno 3/4 campagne acquisti in Serie A, a salvarci.

(foto: calcioefinanza.it)

Catania Mood
Catania pronto a depositare la fideiussione da quasi 500mila euro?

Ancora una volta per il rotto della cuffia, con l’acqua del mar Ionio alla gola, il Catania dovrebbe riuscire a mettere una pezza e scongiurare l’esodo dei tesserati e un’ulteriore penalizzazione.

La ricapitalizzazione dei soci, gli strenui sostenitori accaniti e convinti di SIGI e i dissidenti recentemente convertiti alla dimensione sensibile del cuore, devono versare entro oggi le quote necessarie per raggiungere la cifra di circa 500mila euro per assolvere la fideiussione a garanzia dello sforamento del tetto ingaggi fissato dalla Lega Pro alla soglia di 1 milione di euro ed evitare di svincolare i nuovi tesserati, liberando anche un paio di contratti onerosi inerenti alla scorsa stagione.

Se, nella giornata di sabato, l’accordo verbale tra i soci sembrava foriero di buone notizie, ieri in serata non sono giunte buone nuove da Torre del Grifo e il peso dell’attesa è diventato improvvisamente schiacciante.

Il Catania rischia di dover attingere massivamente dalla Primavera-Berretti per completare l’organico oltreché di perdere parte dello staff tecnico  che, in caso di mancata fideiussione, potrebbe decidere di dimettersi (Maurizio Pellegrino, Vincenzo Guerini e mister Francesco Baldini in primis). Ora, è inutile sottolineare che queste soluzioni al cardiopalma non possono proseguire per l’intera stagione agonistica ad ogni scadenza, ad ogni bolletta, ad ogni pagamento delle mensilità ai tesserati.

Quindi, ribadendo per l’ennesima volta che la speranza di tutti coloro che pendono dalle labbra di nostra signora Catania sarebbe quella di portare a termine la stagione con dignità e, magari, in corso d’opera accogliere investitori nostrani o esteri per consolidare l’attuale assetto societario, ribadiamo parimenti che rischiamo, tutti, di ammalarci di cuore. La piazza merita serenità ancor prima che risultati. Tra poche ore conosceremo il verdetto sulla fideiussione che, se dovessero rivelarsi positivo, rappresenterebbe solo la prima tappa di un percorso incerto a tempo indeterminato.

Catania Focus
Il Catania batte 7-1 l’FC Jonica

Il Catania oggi è sceso in campo per la prima amichevole pre campionato, sfidando l”FC Jonica, squadra che milita nel campionato di Eccellenza.

I rossazzurri chiudono il primo tempo in vantaggio per 3-1 grazie alle reti dei neo arrivati Provenzano e Ceccarelli e nel mezzo la marcatura di Russotto mentre per il club di Santa Teresa di Riva la rete è stata segnata da Ortiz.

Nella ripresa la squadra di Baldini realizza altre marcature con la doppietta di Rosaia e un goal a testa per Russo e Russotto.

Il match così si conclude con il risultato di 7-1 per il Catania.

Di seguito il tabellino della partita :

Catania-Jonica FC 7-1: pt 31° Ortiz Lopez (J), 35° Provenzano, 38° Russotto, 41° Ceccarelli; st 13° Russotto, 36° Rosaia, 44° Russo, 46° Rosaia. 

Foto (calciocatania.it) 

Adrian Ricchiuti allenerà a Riccione: “Felice di questa scelta”

L’ex calciatore di Catania e bandiera del Rimini, Adrian Ricchiuti, allenerà i giovani 2008 della Fya Riccione, in seguito a un accordo con il Sassuolo che mira ad attingere dal vivaio, allevando talenti in casa propria e autofinanziandosi realizzando plusvalenze:

“Sono molto felice di questa scelta, dopo il confronto con il dg Carangelo ho compreso come questo sia un progetto sportivo serio e ambizioso, con una società solida e come ci siano idee chiare e programmazione – si legge su corriereromagna.it-. C’è grande fermento e voglia di crescere.

Ho trovato uno staff competente che mi ha accolto con entusiasmo, insieme a loro darò il mio contributo per mettere i nostri giovani calciatori nelle migliori condizioni per apprendere e formarsi”.  

(foto: goal.com)

Catania
Calcio Catania: il tempo dei fuochi d’artificio lessicali si è fermato

Bazzichiamo ancora in una dimensione diafana, dove è possibile scorgere i contorni dell’elefante campeggiante sul logo cucito al cuore sin dal nostro primo vagito e che, orgogliosamente, riluce di una passione rossazzurra che riecheggerà, in qualsiasi caso, in eterno.

Il tempo dei fuochi d’artificio lessicali, lapilli di rassicurazioni, pioggia benevola di meteo-speranze, si è dissolto surclassato dall’avvento di un presente boia, giustiziere di quelle pseudo-convinzioni cadute sotto i colpi inferti dalle congerie di chi non è più in grado di scalare specchi fingendo di trovarvi appigli. 

La SIGI si è fatta beffa della camera caritatis che avrebbe dovuto ospitare con solennità ieratica, dialoghi e dibattiti interni e, lungo lo stesso binario infausto del chiacchiericcio da cavedio traballante, abbiamo visto crollare il peristilio che lo reggeva a malapena sotto le sciabolate a stelle e strisce di Joe Tacopina, che se n’è infischiato dell’aplomb inglese, rammentando che il suo slang richiama il presunto autocontrollo british solo dal punto di vista lessicale, scadendo però nell’inflessione.

Risultato: la comunicazione bipartisan ha condotto alla scomunica di chi non indossa vesti sacre ma aveva l’obbligo morale e sportivo di condurre una trattativa così delicata per le sorti del Calcio Catania da imporre un’ineludibile autocensura. Il computo dei milioni di euro, quei fior di quattrini che fanno appassire le nostre speranze, fuoriescono come funghi dell’Etna quasi giorno dopo giorno. Un bravo giornalista sportivo, abituato a destreggiarsi con lode o con infamia “al solito posto”, tra erba e tribuna stampa, tra penna e microfono nel post-partita, dovrebbe assurgere ad abile commercialista, ad accorto giurista, ad avveduto economista.

Se il Catania fosse una disciplina olimpica, sarebbe senz’altro la staffetta 4×100. Allora, immaginiamo quattro epoche a confronto, eccezionalmente sulla pista d’atletica del vecchio “Cibali” anziché sull’erba: da Marcoccio a Massimino, da Massimino a Gaucci, da Gaucci a Pulvirenti e da Pulvirenti alla SIGI, come se si passassero un testimone di platino che rischia di cadere a pochi centimetri dal traguardo autodistruggendosi e, pertanto, distruggendoci.

Se cade si rompe e, se si rompe, l’oscurità del fallimento sportivo avvolgerà i nostri capi già fasciati da cazzotti tonitruanti che ci fracassano i timpani da decenni, decretando la sparizione del C.C. Catania 1946, dopo 75 anni di gloriosa vita, la stessa età di papà o di mamma, di zio Tano o di nonna Carmela, la stessa generazione di chi, oggi, ci bacia, ci accarezza, ci asciuga le lacrime, si scomoda dalla poltrona per faticare al nostro posto sfidando incurante i segni del tempo. Ci ama.

Non sappiamo come andrà a finire preghiamo il “dio Calcio” di sconfessare la nostra fermezza e, di tanto in tanto, sguazziamo nell’illusione di “soldi trovati” che rabberciano la nostra amata casacca a guisa di cerotto sulle nostre ferite.

Ma i baci e le carezze, le lacrime e i sorrisi di mamma-papà-zio-zia-nonno-nonna Catania mancherebbero come l’aria che respiriamo, quella pura di montagna, e i discendenti del ’46 che minacciano di sostituire indegnamente quel pezzo di famiglia che se ne va via per sempre, saranno genitori adottivi, zii acquisiti, nonni che non si ricordano più di noi.

Per questo i soci dissidenti della SIGI dovrebbero mettere mano al portafoglio dopo aver consultato il cuore e spento il cervello, salvando il Calcio Catania oggi ma soprattutto domani e dopodomani e solo a patto che trovino, prima, benefattori incoscienti, rifuggendo questi travestimenti da ricercatori d’oro o, peggio, improvvisandosi ludopatici seriali da “gratta e vinci” che se trovi i soldi bene, altrimenti non potrai onorare la prossima scadenza. I “pazzi” della SIGI non bastano più. Adesso occorrerebbe qualcuno che rasenti una forma di follia patologica ancora sconosciuta ai luminari.

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Catania Mood
Stampa veneta: “Il Girone C rischia col Catania di avere una squadra in meno”

Anche la stampa nazionale solleva la questione Calcio Catania con una certa regolarità. Il portale PadovaSport.it, in particolare, si è soffermato sulle possibili dimissioni di Maurizio Pellegrino, Vincenzo Guerini e mister Baldini qualora i soci SIGI non riuscissero in tempi brevissimi a onorare i pagamenti (scadenza fissata al 20 agosto in virtù di una proroga concessa dalla Lega Pro dopo quella del 2 agosto non onorata dal sodalizio rossazzurro):

“lo stesso Pellegrino ha posto una condizione a tempo alla società: o si risolve l’inghippo stipendi e i soci daranno una cifra per completare la squadra, o si verificheranno dimissioni in rapida successione. Se dovesse andare via Pellegrino (e con lui il ds Vincenzo Guerini) è logico pensare che anche il tecnico Baldini saluterà Catania. Il girone C rischia seriamente di avere già una squadra in meno… E siamo solo all’inizio”.

Linea Oro
Prima amichevole precampionato per il Catania

Così come comunicato ufficialmente dalla stessa società etnea;

Domenica 8 agosto, a Torre del Grifo, in programma la prima amichevole del pre-campionato rossazzurro: Catania-Jonica FC, fischio d’inizio alle 18.00. 
Alla luce dei recenti casi di positività al Covid-19 registrati nei giorni scorsi nel gruppo attualmente in ritiro, la gara si disputerà a porte chiuse, sul campo numero 1.
Il match con la Jonica, formazione che milita nel campionato regionale di Eccellenza, sarà trasmesso sulla pagina facebook Calcio Catania Dirette“.    
Catania Femminile inserito nel girone C di Serie C

È tempo di preparare la nuova stagione, almeno per il Catania femminile reduce lo scorso anno dalla splendida promozione in Serie C. 

Le rossazzurre allenate da mister Giuseppe Scuto infatti, sono state inserite nel girone C di Serie C in seguito alla composizione dei tre gironi di campionato. 

Ecco quanto comunicato ufficialmente: 

La Lega Nazionale Dilettanti ha reso nota, oggi, la composizione dei tre gironi del campionato femminile Serie C 2021/22. Il torneo avrà inizio domenica 10 ottobre e parteciperanno quarantotto squadre, suddivise in tre raggruppamenti da sedici: anche il Catania, dopo la splendida promozione conquistata l’anno scorso, ai nastri di partenza. Di seguito, la composizione dei gironi:
 
Serie C Femminile 2021/22 – Girone C
 
Aprilia Racing
Apulia Trani
Catania
Chieti
Crotone
E.Coscarello Castrolibero
Fesca Bari
Formello
Independent
Lecce Women
Match Point Matera
Pescara
Res Women
Roma XIV Decimoquarto
Sant’Egidio
Trastevere.
 

Girone A: Arezzo, Azalee Solbiatese, Città di Pontedera, Caprera, Fiamma Monza, Genoa, Independiente Ivrea, Lucchese, Orobica Calcio Bergamo, Pavia Academy, Perugia, Pinerolo, Pistoiese, Spezia, Real Meda, Ternana.

Girone B: Atletico Oristano, Bologna, Brixen Obi, Isera, Jesina, Mittici, Padova, Permac Vittorio Veneto, Portogruaro, Riccione, SPAL, Trento, Triestina, Venezia, Vicenza, Vis Civitanova“.

(Foto: Quelli del ’46)