Sales potrebbe raggiungere Di Piazza ad Andria. Tutti al “Massimino”?

La trattativa tra Sales, difensore del Catania, e la Fidelis Andria non è certo un mistero. Da diverse settimane le due società sono in contatto ma nelle ultime ore, complice l’ultima settimana di calciomercato che incalza, l’operazione in uscita per il club rossazzurro pare abbia avuto un’accelerata.

E’ probabile che entro 48-72 ore il ragazzo possa apporre la firma che lo legherà ai pugliesi per la prossima stagione, raggiungendo Matteo Di Piazza, un altro ex “freschissimo” e, ironia del calendario, entrambi si ritroverebbero immediatamente al “Massimino” da avversari nell’esordio casalingo del Catania sabato 4 settembre alle 20:30 proprio contro la Fidelis Andria, reduce dal passaggio del turno in Coppa Italia ai danni del Bari.

(foto: labaricalcio.it)

Gli sponsor del Catania a impatto mediatico nazionale

Un impatto mediatico sicuramente di elevato lignaggio quello ottenuto in seguito alla conferenza stampa indetta dal Calcio Catania giovedì scorso in presenza degli sponsor, incluso quello tecnico Nike-Line Oro Sport.

Brand di tutto rispetto che poco hanno a che vedere con la Serie C da Grimaldi a Bacco da Super Conveniente a Comer Sud ecc. Tutti marchi dal fatturato invidiabile e, in molti casi, inseriti in circuiti commerciali nazionali e internazionali:

“Il Calcio Catania ha presentato nella sala congressi della sede sociale (a Torre del Grifo Village), le divise ufficiali da gioco Nike fornite dallo sponsor tecnico Linea Oro Sport per la stagione sportiva 2021/22- si legge sul portale sporteconomy.it-.

L’amministratore unico Nico Le Mura e il direttore commerciale/marketing Sergio Santagati hanno illustrato i contenuti degli accordi con gli sponsor che hanno legato il proprio brand al nostro club.

Alla conferenza hanno partecipato anche il direttore dell’area sportiva Maurizio Pellegrino ed i vertici della SIGI. Antonio Piccolo, Juan Cruz Monteagudo, Giovanni Pinto, Giuseppe Stancampiano ed Andrea Sala hanno indossato e mostrato le nuove maglie durante la diretta su Facebook”.

(foto: calciocatania.it)

Catania, stagione 2021. Per il Catania stagione 2021/22 restiamo in attesa

Intelligenti pauca. Ma non è più tempo di silenziare l’audio come facciamo col cellulare in chiesa o come se una dittatura ci imponesse di autocensurarci. Scrivere, parlare, non è reato è un atto democratico sacrosanto, è un diritto di denuncia dello stato dei fatti senza surplus immaginifici e odiosamente disfattisti, senza mai dare sfogo alla nostra fantasia pur di mulinare like.

La sontuosa presentazione degli sponsor, non certo in pompa magna ma per i brand di tutto rispetto che hanno accordato la loro fiducia al sodalizio rossazzurro, ha sfidato le “malelingue”, quella frangia della tifoseria definita “cucca” che secondo i tuttologi, e non solo, remerebbe contro la società influendo persino sulle mancate trattative con investitori pronti a riempirne d’oro le casse languenti.

Gli sponsor, da elogiare uno ad uno, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo ma, soprattutto, gli euro oltre i debiti, incuranti delle interlocuzioni ancora in corso, soprattutto con un imprenditore locale, quest’ultima corposa, concreta, reale ma non ancora definita a causa di alcuni legittimi dubbi che meritano di essere elusi prima di apporre una firma, mentre il tempo delle scadenze incalza. 

E se ci credono loro, che mettono la grana, abbiamo il dovere di crederci anche noi, soprattutto dopo la bella prova d’orgoglio di ieri a Vibo con annessa vittoria e passaggio del turno in Coppa Italia. Il Catania ha avviato la campagna-abbonamenti, ha raggiunto proficui accordi con le partnership, ha condotto un calciomercato ancora non concluso “da Medjugorje” alla luce dei miracoli di mago-Pellegrino che con 0 € in tasca ha acquistato un mazzo di carte, lo ha consegnato nelle mani di mister Baldini e gli ha sussurrato: “Francesco, anche se non vieni da Assisi, compi questo miracolo!”.

Il Catania 2021 è quello che, innanzitutto, mira a diventare Catania 2021/2022. Equivarrebbe a uno scudetto. Ma chi, finora, ha sostenuto a oltranza la società puntando all’iscrizione, alla storia, alla voglia di unicità sicula che contraddistingue la società etnea dal 1946 svettando sull’altalenante andamento storico della cuginanza, deve accettare col medesimo zelo e con analoga passione viscerale qualsiasi risultato che sentenzierà il campo.

Abbiamo pressoché tre possibilità e non c’entrano Pellegrino o Baldini o Guerini o SIGI, almeno non quanto si possa erroneamente credere. Il verdetto incontrovertibile si trova nel rettangolo verde: se i giovani si dimostreranno di valore, parleremo di outsider ai piani alti (premesso che la rosa sia incompleta e debbano arrivare almeno 3/4 elementi di cui due a centrocampo); se i giovani daranno un contributo meno rilevante probabilmente annasperemo nel limbo della mezza classifica o, peggio, nei bassifondi. Ma la bicicletta voluta dalla piazza era questa, senza fibre in carbonio o meccanismi avveniristici in titanio, una vecchia BMX che potrebbe ora sfrecciare, ora schiantarsi: ergo, pedaliamo in silenzio e puntiamo solo allo scudetto 2022: esserci. Dopo tutte le critiche nei confronti di chi denunciava e denuncia una situazione societaria scricchiolante, per usare un eufemismo, vale il detto: “Ora u primu ca parra…!”, da riempire a discrezione dell’utente. Perché ora hanno aperto gli occhi tutti. Eh, facile.

(foto: pianetaserieb.it)

Catania con 18 convocati, Acr Messina con 16. Che succede?

Ieri sono andate in scena le due gare d’esordio ufficiale per le Catania e Messina, con i giallorossi che hanno festeggiato la prima ufficiale nel calcio professionistico dopo anni di dilettantismo.

Per i peloritani, ancora a corto di giocatori in organico, solo 16 convocati contro la Juve Stabia mentre i rossazzurri ne avevano due in più. Anche Baldini ha dovuto rinunciare a molti dei nuovi tesserati a partire dai due portieri Sala e Stancampiano, a causa della fideiussione che non era sufficiente a garantire tutti gli ingaggi.

Work in progress, nella migliore delle ipotesi, fatto sta che a Catania e a Messina si fatica a lanciare con mezzi economici e convinzione questa nuova stagione agonistica. Mancano nove giorni alla chiusura del calciomercato estivo e, in entrambi casi e fideiussione permettendo, gli organici necessitano di un corposo intervento.

Ciononostante ieri il Messina ha espugnato Castellammare di Stabia (2-3) e il Catania, come noto, ha avuto ragione della Vibonese dopo una prova convincente sotto tutti i punti di vista, con una voglia di aggredire gli spazi in fase di non possesso che lascerebbe ben sperare per il futuro anche Leopardi.

Insomma, nonostante organici ridotti all’osso, in Serie C con un pizzico di fortuna, pochi euro e il giusto approccio, si può andare davvero lontano. 

STADIO A. MASSIMINO: che fine hanno fatto i lavori di ristrutturazione?

Tra una settimana inizierà il campionato di Serie C. Il Catania affronterà la sua prima gara del torneo in trasferta a Monopoli. Alla seconda giornata, invece, ci sarà l’esordio in casa, allo stadio Angelo Massimino, contro la Fidelis Andria (4 settembre, ore 20:30, ndr). Purtroppo, il palcoscenico della sfida ai pugliesi dell’ex Di Piazza, rischia, come spesso accade alle prime uscite di ogni stagione, di non essere all’altezza.

Il riferimento è naturalmente all’impianto sportivo di Piazza Spedini, che, a quindici giorni dall’esordio casalingo del Catania, verso davvero in condizioni pietose. Manto erboso ingiallito e con tante zone del campo senza erba, sicuramente un terreno di gioco non consono a disputare una partita di calcio, con il rischio concreto di infortuni anche per i calciatori.

I problemi, comunque, riguardano anche il resto del vecchio Cibali: vetri rotti, erbacce, sporcizia e tantissima cenere vulcanica che riempie i seggiolini della Tribuna A e i gradoni delle curve e della Tribuna B. Per non parlare di ciò che non può essere documentato, come per esempio i servizi igienici dell’impianto, sicuramente in condizioni degradanti.

Un pugno in faccia per tutti i tifosi del Catania, che reputano l’impianto sportivo di Piazza Spedini un po’ come una seconda casa dove sono custoditi i ricordi della loro fede calcistica. Un pugno che fa male anche perché, fino a poche settimane fa, l’amministrazione comunale con a capo il sindaco della città Salvo Pogliese, aveva paventato una pronta ristrutturazione dello stadio con tanto di foto di quello che sarebbe diventato a lavori ultimati. 

Probabilmente, non ce ne voglia nessuno, la trattativa saltata con Joe Tacopina, ha creato non pochi disagi forse influendo negativamente anche sulla volontà dell’amministrazione comunale di portare a termine gli interventi di ristrutturazione visto che, a pochi giorni dall’esordio dei rossazzurri sul rettangolo di gioco catanese, non si vede nulla di tutto ciò, anzi, la sensazione è che le condizioni siano peggiori delle scorse annate.

Insomma, Catania, decima città d’Italia e piazza blasonata in una categoria come quella della Serie C, meriterebbe, indubbiamente, uno stadio migliore e maggiormente degno del nome della città e della squadra storica che rappresenta. Un film purtroppo visto e rivisto, che si unisce alle tante cose che, purtroppo, non vanno per il verso giusto in casa Catania, ma anche nella città stessa. 

(foto:calciocatania.it)

Catania, Messina e Palermo avanti tutta in Coppa: risultati e marcatori

Questi i risultati e i marcatori delle gare di ieri inerenti al primo turno eliminatorio di Coppa Italia di Serie C-Girone C o che, comunque, vedono coinvolte squadre che partecipano all Girone del Catania. Spiccano le vittorie tre siciliane:

Palermo-Picerno 4-1
11′ Lancini (Pa), 13′ Floriano (Pa), 20′ De Ciancio (Pi), 53′ Luperini (Pa), 84′ Fella (Pa)

Teramo-Monterosi 2-0
19′ e 39′ Birligea

Vibonese-Catania 0-1 d.t.s.
100′ Reginaldo

Renate-Seregno 1-3
6′ Possenti (R), 14′ e 38′ Cernigoi (S), 65′ Scognamiglio (S)

Bari-Fidelis Andria 0-1
38′ Bubas

Foggia-Paganese 2-0
4′ Merkaj, 77′ Merola

Grosseto-Campobasso 2-1
22′ e 45′ Moscati (G), 88′ Vitali (C)

Juve Stabia-Messina 2-3
5′ Simonetti (M), 24′ aut. Fantoni (M), 38′ Panico (JS), 45’+1 Adorante (M), 80′ Damian (M)

Monopoli-Potenza 1-1 (5-3 d.c.r.)
29′ Starita (M), 60′ Gigli (P)

(fonte foto: 11contro11.it)

Buon compleanno Peppe Mascara (VIDEO)

Tra i giocatori che hanno fatto la storia del Calcio Catania sicuramente c’è Giuseppe Mascara.

L’ex fantasista rossazzurro ha regalato tanti tantissime gioie ai tifosi etnei. Tante le sue pregevoli marcature, basti ricordare il tiro dalla lunga distanza a San Siro contro l’Inter  o il cucchiaio sempre contro i nerazzurri al “Massimino”, partita vinta per 3-1 ma la sua perla migliore rimane sicuramente il goal da centrocampo nel 4-0 a Palermo al “Renzo Barbera”. 

Mascara con il Catania ha collezionato 226 presenze  mettendo a segno 58 marcature entrando di diritto nella hall of fame dei marcatori etnei. 

La nostra redazione rivolge i più sinceri auguri di buon compleanno. 

VIDEO

foto:skysport.it

Grazie a Reginaldo i rossazzurri espugnano Vibo per la prima volta

Dopo lo 0-0 alla fine dei tempi regolamentari, Vibonese e Catania ripartono dallo 0-0. Dentro Frisenna e Bianco, fuori Maldonado e Provenzano. E’ Reginaldo a sbloccare la gara spiazzando Mengoni su calcio di rigore al 99′. Al 101′ è il momento del giovane Russo per regalare centimetri preziosi alla squadra.

Non succede praticamente più nulla: lo sterile possesso palla della Vibonese non produce nulla. Il Catania batte i calabresi 0-1 ed espugna per la prima volta nella storia il “Luigi Razza”.

Vibonese-Catania: 0-0 dopo i novanta minuti regolamentari

PRIMO TEMPO

Considerando la temperatura non certo godibile nonostante un venticello quasi settembrino facesse da contraltare al sole calabrese che riscaldava il “Razza” il ritmo della partita è stato tutt’altro che fiacco. Il Catania ha iniziato benissimo nei primi 15 minuti pressando alto i difensori rossoblù in fase di impostazione e guadagnando campo.

Ciononostante il primo acuto è targato Vibonese: calcio di punizione dai 30 metri di Basso e palo pieno con il giovanissimo estremo difensore del Catania, Borriello, che resta pietrificato ma viene graziato prima dal legno e poi dal tap-in sotto misura del centravanti calabrese che risulta sbilenco e innocuo.

Maldonado ci prova con un paio di conclusioni da distanza ragguardevole e pur centrando la porta non impensierisce Mengoni. L’uno-due con velo Russotto-Provenzano, mette quest’ultimo in condizione di calciare a rete ma il sinistro è debole e facile preda per l’estremo difensore rossoblù: la bellezza della combinazione meritava ben altra conclusione.

I minuti scivolano via e il primo tempo di chiude sul parziale di 0-0 senza ulteriori sussulti. Ottima la prova di Rosaia, solito geometra delizioso Maldonado in fase di regia, convincono per abnegazione i nuovi Ceccarelli e Russini. Tra le fila della Vibonese da segnalare l’ex Cittadella Grillo, il migliore dei suoi.

SECONDO TEMPO

Dopo 40 secondi Russini ha la palla dello 0-1 ma si alza di poco sopra la traversa. Non passa nemmeno un minuto che Ceccarelli su calcio di punizione centra la traversa mentre Provenzano sugli sviluppi di un calcio d’angolo al 3′ non riesce a superare un attento Mengoni.

Al 55′ Russini fallisce un rigore tirando di piattone, prevedibile, alla sinistra di Mengoni che neutralizza e, poco dopo, dopo uno svarione difensivo della retroguardia vibonese, si ripete con una grande uscita inchiodando il risultato ancora sullo 0-0.

Al 61′ è proprio Russini a lasciare il campo insieme all’altro nuovo acquisto, Ceccarelli, per fare spazio a Reginaldo e Piccolo. Ci prova ancora Maldonado, salito in cattedra nell’avvio di ripresa, ma il destro rimbalza davanti al palo alla destra di Mengoni ed esce di un soffio. Al 70′ Russotto avrebbe la palla dello 0-1 ma Vergara salva Mengoni con un anticipo perentorio sull’attaccante rossazzurro pronto a coordinarsi e battere a rete.

Calapai e Pinto sulle corsie esterne sembrano ancora imballati ma per ruolo e caratteristiche è fisiologico in questa fase di preparazione pre-campionato. Ammoniti per il Catania Rosaia per fallo tattico e Zanchi, gomito alto e Pinto a tempo scaduto. Non accade più nulla di rilevante: si va ai tempi supplementari.

FORMAZIONI:

VIBONESE (4-3-3): Mengoni; Marson, Ciotti, Vergara  Mahrous; Cattaneo, Gelonese, Basso; Grillo, Persano, Spina. All.: D’agostino.

CATANIA (4-3-3): Borriello; Calapai, Giosa, Monteagudo, Pinto; Rosaia, Maldonado, Provenzano; Russotto, Russini, Ceccarelli. All.: Baldini.

Arbitro: Alberto Ruben Arena di Torre Annunziata.

Formazioni Ufficiali Vibonese-Catania

Tra pochi istanti Vibonese e Catania scenderanno in campo in occasione del primo turno di Coppa Italia Serie C. 

Ecco le formazioni ufficiali: 

Vibonese (4-3-2-1): Mengoni, Ciotti, Vergara, Risaliti, Mahrous, Cattaneo, Basso, Grillo, Spina, Senesi, La Ragione. 

Catania (4-3-3): Borriello, Calapai, Giosa, Monteagudo, Pinto, Rosaia, Rosaia, Maldonado, Ceccarelli, Russini, Russotto.