Baldini: “Grande prestazione. Vi spiego cosa è accaduto con Caneo”

Francesco Baldini, allenatore del Catania, ha commentato nel post-gara la vittoria dei rossazzurri contro la Turris per 1-3:

“Oggi i ragazzi hanno fatto una grande prestazione davanti a un’ottima squadra. abbiamo iniziato il girone d’andata incontrando in serie monopoli bari Catanzaro, Turris e nel mezzo andria  e avevo detto che il pareggio di andria era importante se facevamo oggi una grande .Sentirsi chiamare ‘falliti’ fa aumentare la cattiveria agonistica. Giocare qui non era facile, abbiamo creato occasioni, e siamo stati compatti e tosti, sono veramente contento, abbiamo preso anche una traversa oltre le tre reti. 

Per caratteri immaginavo che fosse una partita cosi. L’allenatore della Turris si è arrabbiato molto quando è entrata una palla in campo. Non ho detto nulla, solitamente sono io che fa casino ma l’arbitro mi ha buttato fuori. Stavo facendo da paciere in una situazione complicata. Caneo avrà le sue ragioni ma in quel momento sono saltato fuori io come responsabile della panchina ma non avevo fatto nulla”.

(foto:calciocatania.it)

Turris, Caneo: “Catania buona squadra. Ho perso le staffe perché…”

L’allenatore della Turris, Caneo, ha commentato la sconfitta dei corallini contro il Catania, maturata oggi pomeriggio al “Liguori”, soffermandosi sull’episodio che ha caratterizzato i minuti finali incandescenti:

“Il Catania? Una buona squadra, anche superiore per qualità e forza infatti hanno bucato sulla nostra fascia sbloccando il risultato su un’azione isolata e realizzando anche un gol di pregevole fattura. Sapevamo che sarebbe stata una partita tosta. 

Il Catania è una squadra forte per quanto ha speso e ha vinto meritatamente. Pinto oggi ha fatto una gran partita idem Albertini sull’altra fascia.

Nervosismo Nel finale c’è stato molto nervosismo. Tutto nasce scaturito tutto da una mancanza di sportività di un componente della panchina del Catania che ha preso la palla buttandola in campo ed è lì ho che ho perso le staffe. Non dovevo farlo, ma l’antisportività non la digerisco”.

(foto: napolitoday.it)

Albertini
Turris-Catania 1-3, le pagelle: Albertini e Moro sugli scudi

Le valutazioni dei calciatori rossazzurri al termine di Turris-Catania 1-3

Catania di scena al “Liguori” contro la Turris quinta forza del campionato. Primo tempo combattuto ma con i rossazzurri più pericolosi con Moro e Albertini che colpisce la traversa. Molti gli ammoniti. Ripresa tutta a tinte rossazzurre: prima arriva il vantaggio con Albertini dopo una bella combinazione con Moro. Poi è lo stesso attaccante a realizzare un gran gol di testa su punizione di Pinto. La Turris la riapre nel finale, ma il Catania la chiude definitivamente con, guardacaso Zanchi.

Le pagelle dei rossazzurri

 

SALA 6 – Inoperoso nella prima frazione. Può ben poco in occasione della rete corallina.

ALBERTINI 7 – Sfortunato quando con una botta da fuori scheggia la traversa. Non sbaglia ad inizio ripresa, quando dopo aver recuperato palla e scambiato con Moro supera Perina con uno scavetto.

MONTEAGUDO 6,5 – Gara molto positiva del centrale argentino. Sempre puntuale negli interventi ad anticipare l’avversario. Emblematico un suo anticipo provvidenziale nel primo tempo su Leonetti.

LORENZINI 6 – Sarà l’emozione di incontrare la sua ex squadra ma commette qualche errore di troppo, specialmente nella prima frazione. Nella ripresa, complice anche il calo della Turris, sale di tono.

PINTO 6,5 – Becca un cartellino giallo evitabilissimo per un duello acceso con Tascone, ma nella ripresa serve la palla perfetta per il colpo di testa vincente di Moro. Fino alla fine della partita non tira mai indietro la gamba, giocando una delle sue migliori gare stagionali.

ROSAIA 6 – Solita prova tutta quantità per il centrocampista etneo. Fa a botte in mezzo al campo con gli avversari, vincendo numerosi contrasti.

CATALDI 6 – Ha il compito di impostare dalla cabina di regia. Disputa una buona gara, specialmente in fase difensiva. Dal 86′ IZCO S.V.

SIMONETTI 6 – Prima da titolare per l’ex Piacenza. Buona la sua prova, soprattutto in fase d’interdizione. Cerca anche qualche inserimento in area di rigore, ma non trova l’affondo vincente. Dal 59′ PROVENZANO 6 – Entra in campo con la giusta mentalità. Ha la palla dello 0-3, ma spreca malamente.

BIONDI 6 – Prestazione opaca dell’esterno catanese che non riesce ad imprimere più di tanto nei primi 45′ Meglio nella ripresa, quando si fa fare fallo da Tascone che viene subito dopo espulso. Nel finale cerca la gioia del gol, ma è poco preciso. Dal 86′ RUSSOTTO 5,5 – Perde malamente la palla che avvia l’azione che porta al gol della Turris. 

MORO 7,5 – Impegna severamente Perina durante la prima frazione. Cerca per tutta la gara la via della rete che trova con un gran colpo di testa poco dopo l’ora di gioco. Da annotare pure l’assist superlativo per Albertini. Dal 81′ SIPOS S.V.

GRECO 6,5 – Così come ad Andria, viene collocato nel ruolo di esterno d’attacco. Corre come un forsennato cercando di servire la palla giusta per i compagni. 

ALL. BALDINI 7 – Prima della partita sono poco chiare alcune sue decisioni, ma la prestazioni dei suoi ragazzi sul terreno di gioco smentiscono ogni tipo di perplessità. La vittoria in casa di un’ostica Turris è un risultato importantissimo in vista della corsa alla salvezza.

Catania
Turris-Catania: Vittoria e prova di grande sostanza per i rossazzurri

Da pochi minuti si è concluso il match dello stadio “Amerigo Liguori” tra Turris e Catania, valido per la venticinquesima giornata di campionato di Serie C girone C e terminato con il risultato finale di 1-3. 

Punti pesantissimi in palio sia da una parte che dall’altra, i tre punti permetterebbero ai corallini di agganciare il gruppo delle squadre che lottano per il secondo posto, per gli etnei invece sarebbero utili per cercare di allontanarsi sempre più dalla zona calda dei play out.

È una sfida caldissima, gli uomini di Baldini si dimostrano molto intraprendenti sin dai primissimi minuti di gioco cercando più volte il bersaglio grosso, ma la Turris controbatte con la grande fisicità dei suoi uomini. 

La vivacità del match è confermata dalle tante occasioni per entrambe le parti, al 18′ minuto, grande riflesso dell’estremo difensore corallino Perina su colpo di testa etneo che salva il risultato. Un minuto dopo risponde la Turris con il suo numero undici Leonetti che conclude di potenza ma palla che si alza e di molto. 

Ancora Catania pericoloso e vicinissimo al gol questa volta con Albertini che, dopo una lunga cavalcata, aveva trovato la giusta potenza per il suo destro ma palla che scheggia la traversa, risultato invariato. 

Partita che purtroppo si incattivisce con diverse interruzioni nel corso della prima frazione, il direttore di gara ha dovuto necessariamente riportare la calma in diverse occasioni, estraendo anche qualche cartellino. Nonostante ciò si lotta su ogni pallone a testimonianza del fatto che si tratta di una partita combattutissima. 

Alla ripresa il Catania si porta in vantaggio, con il secondo gol stagionale per Albertini che con uno scavetto riesce a battere l’estremo difensore della Turris Perina. Al 62′ minuto, i padroni di casa rimangono in dieci uomini, costretti a giocare gran parte del secondo tempo in inferiorità numerica in seguito all’espulsione di Tascone per fallo sul dieci rossazzurro Kevin Biondi. 

Nel calcio di punizione successivo, il Catania raddoppia con il capocannoniere del campionato, Luca Moro, che segna di testa il suo ventunesimo gol stagionale. 

Turris che alza notevolmente il baricentro trovando molti più spazi nonostante l’inferiorità numerica, e come una partita a scacchi, Baldini corre ai ripari facendo entrare Andrea Zanchi al posto del “tuttocampista” Greco, e Leon Sipos al posto del bomber classe 2001 Luca Moro. 

Ancora Catania pericoloso, questa volta con Provenzano che impegna Perina, palla in angolo. 

Ripartenza Turris che trova il gol con Ghislandi che riapre il match per un finale infuocato. Catania che deve necessariamente difendere questo risultato che sarebbe davvero fondamentale ai fini della classifica. 

Al 96′ minuto segna Andrea Zanchi sfruttando un errore di Manzi chiudendo definitivamente i conti!

Dopo oltre cinque minuti di recupero, il direttore di gara fischia tre volte, partita quasi di categoria superiore e prova di grande sostanza per gli etnei. 

Catania
Turris-Catania, le probabili formazioni del match del “Liguori”

Le ultime dai campi e le probabili formazioni di Turris-Catania

Il Catania ancora in trasferta. Stavolta banco di prova sarà il “Liguori” nella sfida alla Turris. Rossazzurri reduci dal pareggio in casa della Fidelis Andria. Corallini che arrivano dal k.o. in casa del Monopoli. Confronto, quindi, tra due compagini che vivono momenti differenti. I siciliani sono a secco di vittorie da cinque turni e stazionano nella parte medio-bassa della classifica. Situazione opposta per i campani che, invece, si trovano al quinto posto della graduatoria, a soli tre punti dal secondo posto. 

Le ultimissime dai campi

QUI TORRE DEL GRECO – Mister Caneo per la sfida al Catania conta più rientri che assenze. Tornano a disposizione, infatti, Loreto e Santaniello. Scontata la squalifica per Esempio, che sarà disponibile oggi pomeriggio. Tra le assenze, invece, Finardi, D’Oriano e Lame. Non disponibile anche il giovane Varrutti, che nella sfida contro il Monopoli ha subìto una violenta pallonata al torace. 

QUI CATANIA – Così come ad Andria, Baldini avrà tutta la rosa al completo ad eccezione del giovane difensore Pino. Grande ex della sfida il difensore Lorenzini. Il centrale sarà molto probabilmente in campo fin dal fischio iniziale. In avanti, dopo la bella prestazione condita dal gol che ha permesso alla sua squadra di pervenire al pareggio probabile partenza dal primo minuto per Russotto

Le probabili formazioni del match

TURRIS (3-4-3): Perina; Manzi, Sbraga, Esempio; Ghislandi, Franco, Tascone, Loreto; Giannone, Leonetti, Pavone. ALL. CANEO.

CATANIA (4-3-3): Sala; Albertini, Claiton, Lorenzini, Zanchi; Greco, Cataldi, Rosaia; Russotto, Moro, Russini. ALL. BALDINI. 

Dott. Torrisi: “Spostamento mentale dell’obiettivo. Ecco cosa è successo”

Quante volte abbiamo attribuito al “fattore psicologico” una sconfitta? E quante altre abbiamo additato l’allenatore di turno per un atteggiamento troppo rinunciatario in campo dovuto “all’approccio psicologico” alla gara? Per non parlare di quei giocatori, lungodegenti, che tornano in campo dopo mesi di infortunio e giocano col freno a mano tirato per timore di recidive.

Altri, poi, senza una apparente motivazione valida, giustificata da guai muscolari, tendinei o quant’altro, spariscono dalla circolazione per diverso tempo e poi tornano in campo ammettendo di aver sofferto di depressione, di stati d’ansia e/o di panico.

Per questo “Catania Mood” ha pensato di introdurre un’interessante analisi psicologica, condotta dallo Psicologo dottor Michele Torrisi, esperto in neuropsicologia e ricercatore sanitario presso IRCCS centro neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina, ma catanese DOC e grande tifoso dei colori rossazzurri.

Il Catania sembra essersi appiattito dal punto di vista della foga agonistica e della voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Una prerogativa che lo aveva contraddistinto fino al pareggio di Bari. Poi cosa pensa che sia successo?

“Si è verificato uno spostamento mentale dell’obiettivo, un processo inconsapevole, inconscio. I ragazzi hanno ormai introiettato ormai la classifica in cui si trovano e si è verificata la convinzione che la dimensione di classifica possibile sia solo quella e, pertanto, si deve lottare solo per la salvezza. Mentre prima essere nei playoff o a pochi punti, trasmetteva mentalmente ai giocatori uno standard diverso.

E’ ovvio che la causa di tutto questo risieda nei problemi societari, nei problemi economici, la smobilitazione di tanti giocatori e i dubbi sul futuro, hanno determinato questo spostamento mentale dell’obiettivo, questo collocarsi mentalmente in una dimensione di lotta per la sopravvivenza  e null’altro. E’ come se i giocatori avessero assimilato questo messaggio: sopravvivenza della società e, per noi, sopravvivenza della categoria, parlando di calcio giocato”.

A livello mentale, il Catania esce rafforzato o indebolito dal calciomercato invernale? Ceduti Maldonado e Calapai sono arrivati Lorenzini e Simonetti. Lo spogliatoio ha bisogno anche dei cosiddetti “senatori”, nella fattispecie Calapai, come può Baldini ovviare a questa lacuna umana ancor prima che tecnica?

“A livello mentale esce rafforzato. Un giocatore che arriva in una squadra è motivato. I giocatori arrivano carichi, vogliono farsi notare e fare bene al di là di come andrà a finire. Baldini deve fare leva sulla motivazione che ogni calciatore ha, al di là della maglia che indossa, di fare bene, perché il giocatore avrà osservatori addosso anche se il Catania, malauguratamente, dovesse sparire. Ciò che succede in società non deve inficiare quel sano egoismo tipico del calciatore neo arrivato che potrebbe fare bene a se stesso, alla propria carriera individuale, ma che gioverebbe anche alla squadra”.

Brutta sconfitta in casa col Catanzaro e brutto pareggio ad Andria. Come ritrovare voglia e risultati per evitare di rimanere invischiati nei bassifondi della classifica? Intanto la scadenza dell’11 febbraio, relativa all’asta competitiva, incombe…

“Secondo me non manca la voglia. La voglia c’è e la “società”, se cosi si può definire ad oggi, deve cercare di favorire momenti extracalcistici cercando di rendere il gruppo sempre più coeso soprattutto per favorire l’inserimento dei nuovi innesti. Devono cementare questa unione tra calciatori organizzando cene e altri svaghi.

Abbiamo visto come la Nazionale di Roberto Mancini favorisse questi momenti extracalcistici che hanno contribuito alla vittoria dell’Europeo. Il Catania si trova in una situazione molto particolare e, pertanto, tali accorgimenti che esulano dall’ordinario dovrebbero essere adottati a maggior ragione”.

Catania
Avv. Giuseppe Rapisarda: “Asta? Ho poche informazioni e nulla di certo”

Con immenso piacere, diamo la parola ad un nostro grande amico e seguace, l’avvocato Giuseppe Rapisarda a cui abbiamo chiesto qualche aggiornamento sulle vicende che tengono banco. Si è disquisito del mercato, delle ultime prestazioni e, soprattutto, dell’asta competitiva. 

Giuseppe, innanzitutto ti rinnovo i ringraziamenti da parte di tutta la redazione per questa nuova intervista. Come stai? Guarito dal Covid?

“Buona giornata a tutti voi della redazione. Non mi dovete alcun ringraziamento, perché ho solo riconoscimento della serietà dei vostri articoli. Per quanto riguarda il Covid, sono ancora alle prese con qualche strascico antipatico che presto tuttavia metterò alle spalle”.

Meno di una settimana e scopriremo chi e se qualcuno ha partecipato all’asta competitiva. Hai informazioni in merito?

“Beh, per quanto riguarda l’asta competitiva, rispondendovi con tutta onestà ho poche informazioni e quelle in mio possesso coperte da segreto professionale. Ad ogni modo, ancora non c’è nulla di certo tuttavia su ciò che potrà succedere”.

Da pochi giorni si è concluso il calciomercato: dovessi dare un voto al lavoro di Maurizio Pellegrino, che voto daresti?

“Diciamo che il contesto attuale non gli ha permesso di poter fare di più. Oggettivamente, le condizioni sono davvero anomale. Proprio per questo, il lavoro del direttore del Catania Maurizio Pellegrino non è giudicabile, se non apprezzabile per l’impegno profuso”.

Il Catania e gli errori difensivi: attribuisci questi ultimi ai limiti dei difensori rossazzurri, o pensi il problema nasca anche da un problema tattico?

“Bella domanda. A sentire Baldini sono errori singoli e a ben guardare non ha tutti i torti. L’impressione, tuttavia, è che si possa e debba fare di più anche come disposizione tattica generale. Troppi gol da palle inattive o beccati con analoghi cross dalle fasce che ci vedono puntualmente pasticcioni o letteralmente in bambola”.

Infine, da ottimo avvocato quale sei, ti chiedo: qualora ci fosse qualcuno che si aggiudicasse l’asta, quali sarebbero successivamente gli altri step?

“Ottemperare immediatamente alle condizioni poste per l’acquisizione delle società di calcio professionistiche dalle NOIF. Quindi, prendere contatti da subito con Federcalcio e Co.Vi.Soc per acquisire il titolo sportivo dopo avere acquisito il ramo di azienda sportiva dal Tribunale. In modo parallelo parlare coi curatori per prendere in gestione Torre del Grifo e porre le basi, le premesse, affinché torni nella piena proprietà del nuovo Catania”.

Catania
Turris-Catania, il “Liguori” campo infelice per i rossazzurri

Lo stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco rappresenta un vero e proprio tabù per i rossazzurri che nel corso delle varie sfide contro la Turris non sono riusciti quasi mai a portare a casa l’intera posta in palio. 

Sono otto i precedenti giocati in terra corallina tra le due compagini e, statistiche alla mano, individuiamo solamente una vittoria etnea nella lontana stagione 1974-75 in cui gli uomini allenati da mister Rubino tornarono vittoriosi dal “Liguori” battendo i padroni di casa per 0-3. 

Negli altri precedenti, individuiamo dunque un netto predominio dei corallini con quattro vittorie e tre pareggi. L’ultima vittoria dei padroni di casa risale allo scorso anno, partita terminata con il risultato finale di 1-0 grazie alla rete di Fabio Longo, calciatore nativo di Caserta, oggi in forza ai campani dell’Afragolese. 

Quel match fu determinante in casa Catania, dato che in seguito alla sconfitta, mister Giuseppe Raffaele venne sollevato dall’incarico di allenatore per lasciar spazio a Francesco Baldini, tuttora alla guida degli etnei. 

Pellegrino: “Svincolati? Solo se funzionali. Viviamo con profonda speranza”

Maurizio Pellegrino ha rilasciato un’intervista ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” dove ha parlato di calciomercato e futuro del club:

“Grazie alla disponibilità e all’impegno dei curatori abbiamo la possibilità di guardarci intorno. Se ci sarà la necessità di prendere uno svincolato per completare la difesa lo faremo. Ma deve essere funzionale al gioco, non un nome ‘tanto per’.

Non è una situazione semplice, la viviamo come una speranza, un nuovo inizio possibile che possa rilanciare definitivamente il calcio catanese. Viviamo questi giorni con profonda speranza, lo meritano i tifosi, chi ha a cuore e passione verso questi colori”. 

(foto: livesicilia.it)

Catania
Tifosi Mood – Dario Russo: “Società vincente, altrimenti col calcio si chiude”

Eccezionalmente di sabato, torna l’appuntamento con la nostra rubrica dedicato ai tifosi del Catania. Risponde alle nostre domande Dario Russo. Ospite assiduo della nostra redazione, con il nostro amico e tifoso rossazzurro abbiamo chiacchierato sugli argomenti che tengono banco in casa Catania. 

Dario, benvenuto sulla nostra rubrica dedicata interamente ai tifosi del Catania.

“Grazie a voi per l’invito. È un piacere poter rispondere alle vostre domande sul Catania”.

Da tifoso, per l’appunto, come valuti le ultime prestazioni del Catania?

“Le ultime prestazioni del Catania non sono state in linea con le belle prestazioni a cui avevamo assistito nel girone d’andata, come per esempio la vittoria nel derby col Palermo. Non so a cosa sia dovuto questo calo. Probabilmente ha influito la situazione societaria poco chiara, ma anche alcune scelte di Baldini che non sono state molto convincenti”.

Si è da poco concluso il mercato: ti aspettavi di più o di meno rispetto a ciò che è stato fatto?

“Per quanto riguarda il mercato di gennaio, io non mi aspettavo nulla. Senza avere una società strutturata alle spalle, era quasi impossibile aspettarsi una campagna acquisti di alto profilo. Alla fine i migliori giocatori sono rimasti quasi tutti, fatta eccezione per Calapai e Ceccarelli. Queste sono state delle perdite importanti, perché costituivano una delle due catene esterne della squadra che purtroppo adesso è monca”.

Quali sono le tue sensazioni riguardo l’asta competitiva? Pensi possa esserci una fumata bianca?

“Da tifoso, mi auguro che ci sia qualcuno di serio che abbia le competenze per poter rilanciare il Catania, anche perché se non dovesse esserci nessuno in grado di investire 3-4 milioni, forse è meglio che il calcio a Catania svanisca definitivamente, perché di altre esperienze simili a quelle della SIGI non se ne sente il bisogno. Il calcio è una cosa seria e a Catania si deve programmare per vincere, non per fare campionati di transizione o di galleggiamento in Serie C”.

Secondo te, sul campionato del Catania stanno pensando più i gol di Moro (positivamente) o gli errori difensivi (negativamente)?

“Pesano maggiormente i gol di Moro, perché hanno portato in dote circa 18 punti. Se non ci fosse stato questo ragazzo, la classifica sarebbe stata molto più negativa. Gli errori difensivi hanno tolto dei punti, ma le reti di Moro hanno riequilibrato di molto la situazione”.