Che fine ha fatto il Catania femminile? Il punto sul campionato

Innanzitutto ricordiamo ai nostri lettori che il Catania milita attualmente nel Campionato di Serie C – Girone C. Purtroppo la situazione in classifica è assai deficitaria: le ragazze di mister Giuseppe Scuto si trovano al terzultimo posto (retrocedono le ultime due, ndr), frutto di 2 vittorie, 0 pareggi e 10 sconfitte (6 punti in classifica, peggio solo Fresca Bari con 5 e Eugenio Costarello Castrolibero con 3). Con 7 gol fatti e 40 subiti le rossazzurre detengono il peggior attacco e la quintultima difesa del campionato. La Mangiameli, con 3 reti, è attualmente il capocannoniere delle rossazzurre.

Capolista è il Chieti con 45 punti. Le rossazzurre affronteranno la Roma XIV lunedì 7 febbraio.

(foto: quellidel46)

Catania, per Lorenzini un match “particolare”

Filippo Lorenzini è appena arrivato a Catania per vestire la maglia rossazzurra in questa sessione di mercato e sin da subito ha manifestato il proprio orgoglio nel vestire questa maglia storica e importante cercando di dare sempre il massimo. 

Quella che si giocherà domenica, sarà una partita speciale per lo stesso giocatore nativo di Carrara, in effetti fino a poco più di dieci giorni fa, il calciatore vestiva la maglia dei corallini della Turris con la quale ha collezionato ben 52 presenze condite da un solo gol in due stagioni vissute a Torre del Greco. 

Sono tante le emozioni e tanti i sentimenti che invaderanno lo stato d’animo del neo numero 26 etneo nel calcare nuovamente l’erba “artificiale” dello stadio “Amerigo Liguori” per quella che è stata la sua seconda casa per due lunghe stagioni.

Adesso la musica è cambiata, è cambiato il contesto, sono cambiati i colori, sono cambiati gli obiettivi, sperando che ciò che non cambi sia la determinazione e l’impegno che ha contraddistinto Lorenzini nel corso della sua carriera.

(Foto: Calcio Catania)

 

Baldini riconosce a Russotto qualità da leader. Titolare con la Turris?

Baldini gli riconosce qualità da leader, lui è tornato a segnare dopo un anno di digiuno. Andrea Russotto si candida per una maglia da titolare nel match che vedrà opposti i rossazzurri alla Turris domenica alle ore 14:30, in terra campana.

Quanto a volontà e abnegazione, nessuno ha mai obiettato contro le sue prestazioni ma da un attaccante tecnico come ci si attendono gol e abilità propositive, soprattutto negli ultimi 15-20 metri, saltando l’uomo e verticalizzando. Il Russotto degli ultimi mesi, quando è stato chiamato in causa, ha sempre fornito un contributo eccezionale in termini di sacrificio. Spesso lo abbiamo visto ripiegare sulla propria trequarti e fare il terzino aggiunto.

Ma siamo abituati a un Russotto capace di saltare l’uomo e creare superiorità numerica, tentando la conclusione dai 20-25 metri che è nel suo DNA. Insomma, ora che ha ritrovato la gioia del gol è lecito attendersi una crescita anche dal punto di vista meramente realizzativo. Per farlo, però, si rende necessarie la stima di mister Baldini che potrebbe premiarlo con una maglia da titolare proprio domenica a Torre del Greco.

 

(Fonte Immagine: Calcio Catania.it)

Russotto “sponsorizza” i nuovi acquisti del Catania

Sulle colonne de “La Sicilia” di oggi, Andrea Russotto ha parlato del momento che sta attraversando il Catania, del suo gol ad Andria che ha interrotto un digiuno lunghissimo e dei nuovi acquisti, Simonetti e Lorenzini:

“Sono venuti con entusiasmo, mettendosi subito a piena disposizione.

Oltre ad essere dei giocatori seri sono due bravi ragazzi che sicuramente contribuiranno a rendere più solido il nostro bel gruppo”.

I due innesti giunti dalla sessione invernale hanno già esordito in rossazzurro, Lorenzini addirittura indossando la maglia da titolare dal 1′ proprio contro la Fidelis Andria. Sfortunato in occasione dell’autogol che ha regalato il vantaggio ai biancazzurri, il centrale difensivo ha offerto una buona prestazione.

Attendiamo di vedere in campo Simonetti dal 1′ per comprendere se ha le qualità da metronomo, un giocatore che manca al Catania dopo la partenza del discontinuo Maldonado.

(foto: calciocatania.it)

Turris, Caneo: “Faremo del nostro meglio contro il Catania”

La Turris ha perso di misura contro il Monopoli ma sciorinando comunque una prestazione di ottimo livello. L’allenatore dei corallini, Caneo, è già proiettato alla partita col Catania, domenica ore 14:30 allo stadio “Amerigo Liguori”:

“In quelle circostanze Perina magari è stato preso un po’ dalla frenesia, un po’ più di esperienza non ci avrebbe fatto male – si legge su mediagol.it-. Si possono fare degli errori a livello generale, ma della prestazione sono contentissimo.

Applausi pubblico? Ci stiamo proponendo come una squadra che cerca di fare calcio, di dare un certo tipo di input alla partita, di non guardarsi le partite ma di farle, di aumentare i ritmi come si vede poco in C. Questi attestati di stima fanno bene però dobbiamo cercare sempre di fare sul campo il meglio che possiamo, a partire già da domenica con il Catania”.

(foto: napolitoday.it)

Catania
Catania, errori difensivi…mea culpa dei soli giocatori?

Difesa colabrodo: colpe imputabili ai soli calciatori o c’è dell’altro?

Il Catania ha incassato fin qui 39 reti. Si tratta della seconda peggior difesa del torneo, dopo quella dell’altra siciliana, il Messina. Troppi gol subiti figli di errori spesso grossolani. Non ultimo, ad esempio, la prima rete subita in quel di Andria dopo pochi minuti dal fischio iniziale. Un bottino troppo smisurato, considerando quello quello che dovrebbe essere la media standard di una piazza blasonata come quella di Catania in Serie C. Spesso si tratta di errori individuali, vedi Albertini contro il Catanzaro, ma anche di errori collettivi. Ma la domanda che ci si pone è: queste sbavature sono da attribuire totalmente ai giocatori protagonisti?

La risposta dovrebbe essere si, perché alla fine sono i calciatori che scendono in campo e che con le loro azioni decidono le sorti di un match. Dovrebbe essere così anche nel Catania e in questo Catania. Tuttavia, il 100% delle colpe non è attribuibile totalmente ai difensori rossazzurri. Prendendo come esempio l’ultima prestazione di Andria, l’errore è stato collettivo ed è giunto dal neoarrivato Lorenzini. Prima della gara, si ragionava sulla incompatibilità presunta tra Lorenzini e Monteagudo, entrambi sinistri. Baldini ha rischiato la carta lasciando in panchina Claiton, che invece è un destro. E se Lorenzini non è abituato a giocare con un piede uguale accanto ed è entrato magari in confusione per questo motivo?

Contro il Catanzaro, invece, un altro errore importante è stato quello di Ropolo, che con la sua sbavatura ha dato il là ai calabresi per sbloccare il risultato. In quella ci si è chiesti il perché del non schieramento di Zanchi che, onestamente sembra dare molte più garanzie sia in fase offensiva, ma anche difensiva. La spiegazione data dal mister è stata quella di una non titolarità legata alla ormai imminente partenza di Zanchi, poi rimasto a Catania. 

Insomma, la sensazione è che, limiti a parte dei difensori, anche il mister sta probabilmente entrando un po’ nel pallone non riuscendo a carpire chi al momento possa dare maggiori garanzie nel reparto arretrato. Fare degli esperimenti nel contesto attuale, quando si rischia di essere risucchiati nei bassifondi della classifica, riteniamo sia inopportuno. Affidarsi a chi sta meglio, a chi dà maggiori garanzie, perché, come detto dallo stesso tecnico toscano, continuare a commettere questi errori sta diventando una cattiva abitudine che, certamente, non aiuta nel raggiungimento dell’obiettivo, ovvero la salvezza. 

 

Fonte immagine: CalcioCatania.it

Catania Arena
Catania, ex prodotti del vivaio giganteggiano: ed è subito doppio rimpianto

Il Calcio Catania “piange” i suoi prodotti del vivaio migrati verso altri lidi. Ieri si è giocata la partita Fermana-Gubbio (1-1), Serie C, Girone B, e a brillare sono stati proprio due ex rossazzurri: Orazio Pannitteri e Alessandro Arena, entrambi attaccanti esterni ex Catania.

La pagella di youtvrs.it la dice lunga sulla prestazione di Orazio Pannitteri (Fermana), catanese di nascita:

“Orazio lava i “Panni” per tutti. Parte dalla panchina, vede il suo corregionale Arena far gol, e allora si scalda, entra in campo e pareggia con un tap in sporco. Il piccoletto ha pure senso del gol da attaccante. Cambia l’inerzia del match. Sono cinque in campionato. Pannitteri-Arena, entrambi under, entrambi siciliani. Goduria per gli occhi. In comune anche il passato in Serie D, categoria “vera” “.

Alessandro Arena, nativo di Marina di Ragusa con un passato anche all’Acireale e all’FC Messina prima della cessione al Gubbio, ha brillato ugualmente menando le danze all’8′ . Entrambi, secondo il parere di molti giornalisti e addetti ai lavori, sono risultati i migliori in campo della rispettiva compagine d’appartenenza.

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Un’occhiata alla classifica è d’obbligo: 2 punti in 3 partite, troppo poco

Latita il gioco, latita la buona classifica. Il Catania che è tornato in campo dopo la lunghissima pausa natalizia ha perso punti preziosi e giocatori importanti.

A calciomercato chiuso, nonostante i famosi limiti imposti dall’esercizio provvisorio in atto e dalle pregresse ristrettezze economiche, non possiamo non soffermarci sulle lacune evidenziate dalla squadra. Né Maldonado né Calapai sono stati sostituiti degnamente. Albertini è costretto a fare il titolare pur non avendone probabilmente le credenziali, almeno in questo frangente così delicato. Cataldi nel ruolo di regista non ha convinto contro la Fidelis Andria e la speranza è quella di vedere Simonetti quanto prima in campo nel ruolo di play-maker sperando di recuperare geometrie e produzione di gioco.

Moro, abulico perché “non era in forma” come ha ammesso Baldini, perché aveva mancato due allenamenti a causa della partenza per Sassuolo, è stato spedito comunque in campo quando, evidentemente, Sipos titolare avrebbe fornito maggiori garanzie.

In vista della penalizzazione che verrà inflitta agli etnei, la speranza è che Baldini riesca a trarre il massimo profitto da una rosa che presenta lacune preoccupanti.

Classifica:

Bari 51 punti;

Monopoli 42;

Virtus Francavilla 40;

Turris, Avellino*, Catanzaro 39;

Palermo 38;

Taranto 33;

Latina 32;

Foggia* 31**;

Picerno, Juve Stabia* 30;

Catania*, Campobasso 26;

Monterosi 24;

Paganese 22;

Acr Messina 19;

Fidelis Andria 18;

Potenza*, Vibonese 15.

 

(*Avellino, Juve Stabia, Potenza e Foggia una gara in meno)

(**Catania e Foggia 2 punti di penalizzazione).

 

(foto: www.lega-pro.com)

Catania, per Russotto prima gioia stagionale

Nell’ultimo periodo, sembra che Andrea Russotto sia stato “dimenticato” un po’ da tutti, quasi come se fosse stato accantonato dai media, dai tifosi, ma non dall’allenatore, Baldini infatti lo reputa un tassello essenziale del suo Catania, un trascinatore che mette tutto sé stesso in campo. 

Ieri, in occasione del match contro l’Andria, è arrivata la sua prima gioia stagionale, il suo primo gol dopo un lunghissimo periodo di digiuno, l’ultimo gol in maglia rossazzurra risale infatti alla sfida casalinga contro il Potenza dello scorso aprile terminata con il risultato finale di 5-2. 

Complice qualche acciacco fisico, Russotto si è spesso seduto in panchina e subentrato a gara in corso in molte partite di questa stagione anche se, dobbiamo dirlo, grazie al suo dinamismo e alla sua rapidità, spesso e volentieri è stato determinante per Baldini divenendo la sua carta vincente. 

È lo stesso Baldini a proferire parole al miele nei suoi confronti nel corso del post-gara: “Con Russotto abbiamo in testa un certo tipo di lavoro che è quello di metterci in condizione, Andrea sa che dobbiamo accelerare il ritmo degli allenamenti, sa che secondo me lui ha ancora diversi anni da calciatore di alto livello e se lo considerassi un vecchietto, farei l’errore più grande della mia vita, sono presuntuoso e posso pensare di tirar fuori ancora tante stagioni a lui come Claiton o Piccolo. Se li trattassi in maniera differente mancherei loro di rispetto“. 

(foto: calciocatania.it)

Ieri Catania “da Serie C”, poche emozioni, tanto sonno. Svegliamoci

Fidelis Andria reduce da un rendimento deficitario, Catania reo di aver perso in casa contro il Catanzaro offrendo dal punto di vista del gioco una delle peggiori prestazioni del torneo. I pugliesi, proprio alla vigilia della partita, ha esonerato mister Ginestra affidando la panchina al duo Di Bari/Di Leo.

CRONACA

PRIMO TEMPO

La Fidelis Andria viene premiata dopo 5′ al primo affondo: azione corale che si svolge sulla corsia di destra con colpo di tacco a liberare l’esterno Gaeta per il cross in area di rigore, Di Piazza in acrobazia riesce a scodellarla in piena area di rigore e Lorenzini, nel tentativo di anticipare Risolo la spedisce alle spalle di un incolpevole Sala.

Passano 3′ e Rosaia ci prova con un buon mancino dai 25 metri respinto dal portiere, la palla arriva sui piedi di Russini che tira alto. Al 22′ Di Piazza va vicino al 2-0 sparando alto sopra la traversa a pochi metri dalla porta difesa da Sala. Ma il raddoppio della Fidelis diventa quasi realtà al 29′: conclusione di Gaeta che si stampa sul palo, poi arriva l’accorrente Di Piazza, tra i più vivaci in campo, ma l’arbitro fischia per fuorigioco dell’ex attaccante del Catania.

Al 30′ mister Baldini opta per Russotto, Provenzano va in panca e Greco arretra a centrocampo dopo aver agito da esterno d’attacco fin dal fischio d’inizio. Ma è Russini a rendersi pericoloso al 32′ con un’azione solitaria culminata da un destro a giro che si spegne di poco alto. Al 45′ inspiegabilmente il direttore di gara fischia per fallo su Pinto e ammonisce Monterisi anziché applicare la regola del vantaggio, si trattava di un contropiede pericoloso con quattro giocatori rossazzurri contro tre della Fidelis. Finisce 1-0 la prima frazione di gioco, ammoniti Moro e Cataldi per gioco falloso.

SECONDO TEMPO

Al 54′ arriva il pareggio del Catania: Greco sontuoso sulla fascia sinistra, si incunea verso l’area di rigore e serve Russotto che perviene dalle retrovie e con un piattone chirurgico a fil di palo sigla l’1-1. Dopo 10′ lo stesso Russotto viene ammonito per gioco falloso mentre al 72′ Baldini dispone ben tre sostituzioni: fuori Rosaia, Russini e Moro, dentro Simonetti, Sipos e Biondi. Succede poco nulla fino al 90′ quando esce Greco in luogo di Izco. Sono quattro i minuti di recupero: finisce 1-1, una partita avara di emozioni dove sono emersi tutti i limiti tecnici delle due contendenti. Il pareggio, risultato giusto. Alcune scelte di mister Baldini non le abbiamo comprese appieno, una su tutte: perché sostituire Provenzano e non Cataldi per favorire l’ingresso di Russotto nel primo tempo? Se il ragazzo stava bene si poteva optare per Cataldi come agnello sacrificale dato che non aveva brillato ed era pure ammonito. Si tratta di dubbi legittimi, magari non avrebbe inciso minimamente sul risultato finale ma ci sembra opportuno manifestarli.