Catania, il “Nobile” ospiterà nuovamente i rossazzurri solo per una partita

La decisione è arrivata da pochi minuti, la partita valida per l’8 giornata di campionato di serie D girone I tra Paternò e Catania verrà disputata allo stadio “Angelino Nobile” di Lentini. 

L’impianto sportivo lentinese torna nuovamente a ospitare una gara dei rossazzurri dopo la stagione di serie C 2020-2021 a causa dell’’indisponibilità dello stadio di Catania derivante dall’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria del manto erboso. Di seguito il comunicato ufficiale: 

“Il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti ha reso noto che la gara Paternò-Catania, in programma domenica 23 ottobre alle ore 15.00 e valevole per l’ottava giornata del girone I del campionato Serie D 2022/23, sarà disputata allo stadio “Nobile” di Lentini, a porte chiuse”.

Rapisarda: “Sono arrivato in ritardo, cerco di godermi i momenti fin che posso”

Al termine del match tra Catania e Locri terminato con il risultato di 2-0, l’autore del gol che ha sbloccato il match Francesco Rapisarda ha parlato così ai giornalisti nella conferenza post-gara:

Era importante vincere oggi, sfruttare il passo falso che hanno fatto le squadre dietro, il primo tempo non è stato facile dato che loro stavano dietro la linea della palla, solo un episodio poteva sbloccare la partita, così è stato, ci prendiamo i tre punti e guardiamo alla prossima. Qui sento la responsabilità di una città intera e questo mi da la forza per andare avanti. 15.000 persone non si vedono da nessuna parte, sono arrivato un po’ troppo tardi e cerco di godermi questi momenti più che posso e fin quando posso. Ho giocato diverse volte in passato a sinistra, il mister mi ha cambiato, quello che conta è il Catania e la vittoria che grazie a quel cross è arrivata. Siamo felicissimi di questo“. 

(Foto: Catania SSD)

Catania: elefanti, canguri e….cavaddi! Da Rizzo a Pelligra, w gli amuleti!

La scaramanzia, la cabala, gli amuleti. Il Catania vince perché è più forte degli avversari e lesina impegno e abnegazione, questo è fuor di dubbio, ma nel calcio la buona e cattiva sorte, in qualche misura, esistono, forse solo nella mente dei protagonisti (e dei tifosi), è quanto basta per non liberarsene.

Gente che va allo stadio compiendo immancabilmente il medesimo giro; chi veste sempre allo stesso modo quando gioca il Catania; chi non si libererebbe di una sciarpa sgualcita più grande dei propri figli e chi posta sempre la stessa story su Instagram perché “porta bene”.

E’ il caso di Giuseppe Rizzo, con lo slogan ormai virale: “Pattenuuuuu i cavaddiiiii”, e la posa a “forma piramidale” con giocatori sdraiati su un fianco o accosciati, il resto in piedi a conclamare la vittoria.

E ci mettiamo pure il presidente Rosario Pelligra. Ultimamente, da casa, da mezzi di trasporto o da locali di sua comproprietà, posta foto che testimoniano l’attaccamento al club che ha forgiato, sfidando fusi orari impossibili e impegni di lavoro. Scommettiamo che non mancheranno mai perché ne corrispondono solo vittorie.

Giovinco: “Bellissimo esultare sotto la Nord piena di gente!”

Giuseppe Giovinco merita la prima pagina per la bellezza del gol realizzato ieri in Catania-Locri (2-0) che ha suggellato il risultato e regalato ai tifosi una delizia per gli occhi:

“Ho voluto questo gol dal primo giorno in cui ho firmato e sono arrivato qui. Ci tenevo tantissimo a farmi trovare pronto in un momento in cui sto giocando poco, dire ‘ci sono anche io’. La fiducia venga giocando e penso di essere quello che fra gli attaccanti sono quello che ha giocato meno ma siamo tanti e forti dobbiamo sfruttare al meglio le possibilità che ci vengono concesse.

A me interessa giocare, il mister e lo staff sanno quali sono le mie caratteristiche e il mio posizionamento migliore. L’esultanza dopo il gol? Bellissimo! C’era tanta gente, non c’era modo migliore per sbloccarsi”.

(foto: catania ssd)

Ferraro: “Il gruppo ha sempre voglia di vincere. Ora pensiamo al Paternò”

Ora possiamo dirlo: nessuno in Italia è riuscito a inanellare sette vittorie consecutive dalla prima giornata di campionato, dalla A alla D. L’Arezzo nel Girone E si è fermato a sei prima di pareggiare alla 7ma, il Catania invece ha stabilito il record per quanto riguarda la stagione 2022/23 dopo quello del numero di abbonati relativo alla categoria d’appartenenza (ma in realtà superiore anche a club di A e B).

Queste le dichiarazioni di mister Giovanni Ferraro nel post-partita:

“Abbiamo sofferto, abbiamo meritato questo successo perché costruito da tutta la squadra. Siamo in testa? Per ora non guardiamo vantaggi, primato, ma pensiamo alla gara contro il Paternò.

Ho avuto la conferma della voglia di vincere di un gruppo intercambiabile, sempre stimolato dal pubblico, sempre meraviglioso”. 

(foto: catania ssd)

I “Melior” e i “Surgo”: Rapisarda inesauribile, Sarno ispirato, Giovinco come Vieri

“Melior de cinere surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.

Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, ogni domenica il post-partita di Catania Mood si è arricchita di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).

I MELIOR DI CATANIA-LOCRI

RAPISARDA: Motorino inesauribile prima sulla corsia di destra, la sua prediletta, poi addirittura riesce a fare ancora meglio su quella mancina dove propizia con un cross tagliato e velenoso l’importantissimo autogol che apre verso la vittoria. Insostituibile se gioca così! VOTO 7,5.

SARNO: Ancora una volta le giocate migliori e maggiormente pericolose per la retroguardia avversaria arrivano dai suoi piedi: dribbla e rifinisce mostrando tutto il suo talento, troppo spesso rimasto inespresso a causa dei numerosi infortuni. Una spina nel fianco perenne. VOTO 7.

GIOVINCO: La “legge di Ferraro” si ripete ancora una volta: subentra dalla panchina e ci mette la firma…E che firma! Un gol simile a una prodezza realizzata da Christian Vieri quando indossava la casacca dell’Atletico Madrid in Coppa Uefa contro il Paok Salonicco: un tiro impossibile da posizione defilata che beffa il portiere e sigilla il risultato. VOTO 7.

I SURGO

LODI: il nostro Ciccio, anche stavolta, non ha trovato la giocata illuminante e si è reso protagonista di giocate prevedibili e poco funzionali alla manovra. Resta un punto di forza inamovibile e, ne siamo certi, il suo sinistro tornerà presto a farci sognare.

DE LUCA: Ha avuto una buona occasione e l’ha sprecata con un controllo difettoso. Nel ruolo di “falso nueve” non incide quanto in allenamento a Ragalna dove aveva convinto mister Ferraro a schierarlo da titolare preferendolo sia a Sarao che a Jefferson. Vogliamo la nostra “Zanzara” al top!

Catania-Locri: Tre punti pesantissimi!

Da pochi minuti allo stadio “Angelo Massimino” è terminato il match tra Catania e Locri valevole per la settima giornata di campionato di serie D girone I conclusosi con il risultato di 2-0. 

I primi quarantacinque minuti di gioco sono stati giocati con maggiore velocità da parte del Catania, il Locri invece ha badato a non subire troppo anche grazie al proprio estremo difensore. Il Catania ha cercato di costruire sulla catena di centro-destra con Rapisarda, Sarno e Rizzo che hanno fatto la differenza. Nella seconda parte di questo primo tempo il gioco si è sviluppato sulla catena di sinistra soprattutto con il tiro potente di Castellini a pochi minuti dal fischio parziale.

Il centrocampo della formazione rossazzurra altalenante, eccellente Rizzo, buona prestazione per Vitale, da rivedere il capitano Francesco Lodi che fin qui ha subito la pressione ospite. Lorenzini rimane il giocatore maggiormente significativo della linea difensiva, sempre attento e concentrato. Soltanto qualche accenno da parte del Locri soprattutto per alleggerire la pressone territoriale da parte del Catania. 

Nei secondi quarantacinque minuti il match rimane bloccato fino al sessantaseiesimo minuto quando un cross eseguito da Rapisarda trae in inganno Dodaro che con un colpo di testa la insacca nella propria porta. L’artiglieria pesante del Catania ha spaccato la partita, decisiva la prestazione dei subentrati, tra cui Giovinco che poco prima del fischio finale esce dal cappello un colpo da biliardo battendo l’estremo difensore ospite. Catania che vince e porta a casa altri tre punti, pesantissimi, e primo strappo dalla seconda in classifica. 

Mood in campo – Voglia di tre punti per continuare a sorridere

Mood in campo” è la nuova rubrica targata Catania Mood che vi accompagnerà settimanalmente all’interno della quale troverete analisi sullo stato di forma e sulle condizioni dei vari avversari, ma anche aspetti legati principalmente alla nostra squadra del cuore.

Turno infrasettimanale che arriva dopo un momento molto positivo per i rossazzurri, allo stadio “Massimino” si affronterà il Locri, squadra calabrese che per la primissima volta giunge in terra etnea per affrontare il Catania. Si tratta dunque di una sfida inedita in cui le due compagini non si sono mai affrontate nel corso della loro storia, a causa delle diverse categorie in cui hanno militato negli anni precedenti. 

Il Catania guida da solo la classifica del girone I, e vuole allungare ancora di più il distacco dal Lamezia per poter percorrere in solitaria questo percorso in vetta. I rossazzurri infatti, sono reduci da sei vittorie su sei partite disputate e hanno la ferma intenzione di proseguire questo filotto di vittorie anche contro il Locri. Per mister Ferraro torna a disposizione tra i convocati il brasiliano Jefferson che ha saltato il match contro la Mariglianese per sanzioni disciplinari; non è da escludere un suo possibile impiego dal primo minuto per far rifiatare Manuel Sarao. Per quel che riguarda il resto della squadra, possibile turnover dato i tanti impegni ravvicinati; Sarno è l’arma in più di questo Catania, lo ha dimostrato diverse volte subentrando dalla panchina. Chissà se Ferraro non possa concedergli l’occasione di partire titolare. 

Di fronte un Locri reduce dalla pesante batosta casalinga, 1-5 contro la Vibonese, pertanto ci si aspetta una squadra agguerrita, con voglia di riscatto e vogliosa di fare bella figura contro una squadra storica e blasonata. Gli uomini allenati da mister Modica hanno ottenuto fin qui 9 punti in sei partite disputate, frutto di due vittorie e tre pareggi, prima della sconfitta nello scorso turno. Da monitorare l’ala destra Ficara, l’italo-argentino Franco Carella così come la seconda punta Axel Romero. 

Non sarà una gara semplice, ma sicuri che lo spettacolo non mancherà. Appuntamento alle ore 18:30, stadio “A.Massimino” per Catania-Locri.  

R. Mancini (all. Locri): “Difficile giocare a Catania con quel pubblico”

L’allenatore del Locri, Renato Mancini, ha parlato in conferenza stampa ieri del match di stasera contro il Catania:

“Lo aveva detto anche il presidente della Mariglianese: quando si gioca contro una squadra come il Catania davanti a tanti spettatori, non occorre caricare eccessivamente la squadra, i giocatori riescono a raggiungere la concentrazione massima.

E’ difficile prepararla sul campo,  questo sì, ma non partiamo battuti ma consapevoli della forza dell’avversario.

Non dobbiamo ripetere gli errori con la Vibonese anche se si tratta di un’ottima squadra d’alta classifica”. 

(foto: lacnews24.it)

 

La stampa locale prevede 16.000 spettatori. In ogni caso, grandi numeri!

Lo spostamento della gara tra Catania e Locri dalle ore 15:00 alle 18:30 consentirà a un congruo numero di sostenitori di essere presente oggi nel tardo pomeriggio etneo presso lo stadio “Massimino”.

Secondo quanto previsto stamani da “La Gazzetta dello Sport – Edizione Sicilia&Calabria” saranno addirittura 16.000 i tifosi al seguito che, tradotto in termini di omologazione attuale dell’impianto, significherebbe tutto esaurito.

Staremo a vedere, In qualsiasi caso, che siano 14.000, 15.000 o di più, ciò che conta è il ritrovato amore della città per la squadra che la rappresenta nel mondo del calcio, un mondo in cui il Catania deve tornare a recitare un ruolo da protagonista, nel calcio che conta, ma per arrivarci deve chiudere quanto prima la rognosa “pratica Serie D“, per poi concentrarsi sulla scalata all’elite del professionismo.