Preparazione atletica in vista del match contro la Vibonese

Il Catania si prepara in vista della trasferta contro la Vibonese, ecco quanto comunicato ufficialmente: 

Il Catania ha sostenuto oggi, a Torre del Grifo, il secondo allenamento in vista della sfida alla Vibonese in programma domenica alle 15.00. Programmi differenziati per due gruppi: lavoro aerobico rigenerante per i calciatori che hanno sommato il maggior numero di minuti di gioco in occasione delle ultime gare; riscaldamento tecnico, possesso palla e partitella per tutti gli altri rossazzurri a disposizione.

(Fonte foto: Calcio Catania) 

Catania-Tacopina sempre più vicini!
Ecco quanto comunicato dall’avvocato Giovanni Ferraù sul suo profilo Facebook:
 
SIGI, Joe Tacopina e i rispettivi professionisti si sono incontrati ieri, come sempre in piena sintonia per giungere al comune obiettivo, aggiornando il programma alla luce dei riscontri mancanti.
In merito a questi ultimi, s’impone una doverosa cautela mediatica, trattandosi di materia complessa e di tempi tecnici non sempre prevedibili.
L’epocale data del closing sarà un’altra, ormai non molto lontana, ma il 25 febbraio 2021 è stato comunque un giorno fondamentale per il Calcio Catania.
Rivolgo un ringraziamento speciale a Joe Tacopina per la sua paziente attesa, che consente alla SIGI di continuare a lavorare per rilanciare il Calcio Catania dove merita.
Le nostre esigenze di slittamento sono state comprese e rispettate da Joe e la sua presenza al fianco di SIGI, in questi giorni, sarà particolarmente utile per programmare insieme il futuro imminente, che investe l’attuale proprietà del compito di onorare le scadenze (pagamento dei creditori e gestione ordinaria).
Il Catania, in campo, continuerà a dare il massimo, con altri due impegni ravvicinati, tra questi il gran derby di Sicilia all’orizzonte: questa volta non possiamo sbagliare.
Noi siamo il Calcio Catania e in questo grande NOI ci siete tutti voi… ciascuno di voi!
 
 
(Fonte foto: Calcio Catania) 
Il Catania tra rivalità e tifoserie amiche

Il “calcio”. Quando sentiamo questa parola subito pensiamo alle grandi squadre, agli atleti che hanno indossato maglie blasonate, campioni che hanno regalato titoli storici ai propri club ma se davvero vogliamo saperne di più bisogna necessariamente fare un passo indietro quando nasceva lo sport più seguito al mondo con la nascita della Football Association nel 1863, attività amata fin da subito per le sue semplici regole. Il primo club fondato, invece, fu lo Sheffield F.C nel 1855.

Un gioco semplice dove ci si divertiva senza interessi economici che minavano la bellezza di questo sport. Purtroppo, al giorno d’oggi, non è più così a causa delle pay-per-view e del giro d’affari plurimilionario intorno agli sponsor che la fanno da padrone.

Preferiamo le sfide sul rettangolo verde dove la bravura dei giocatori si mescola alle emozioni e i tifosi incoraggiano la propria squadra del cuore. Il Catania, per esempio, vanta un considerevole bacino di utenza con tifosi davvero innamorati della propria città. Ma si sa in ogni competizione ognuno tira acqua al proprio mulino e possono nascere gemellaggi, sfottò e sane competizioni anche tra le tifoserie.

Molti sono i gruppi organizzati del Catania che sono gemellati con omologhi sparsi per lo Stivale, solo per citarne qualcuno:  Crotone,Trapani, Napoli, Genoa mentre a livello internazionale spicca quella con il Borussia Dortmund che ha anche offerto un omaggio allo storico capo del tifo organizzato etneo, Ciccio Famoso, scomparso il 1 febbraio 2017 .

Molte sono anche le rivalità: quella storica con il Palermo ma anche con Atalanta, Avellino, Catanzaro, Livorno, Perugia, Roma e, per restare in terra siciliana, Messina e Siracusa.

Quello che regala il calcio è davvero tanto, per ognuno di noi: ci rifugiamo per 90 minuti in quella sfera che rotola su un manto verde. Dimenticando tutto il resto soprattutto adesso che questo nemico invisibile ci sta impedendo di abbracciarci e inneggiare la propria squadra .

fonte foto:metropolitanmagazine.it

Catania bello di notte? No! Solo nel tardo pomeriggio (Le statistiche)

Il Catania non è bello di notte, come si suol dire, e a dire la verità nemmeno nella fascia pomeridiana tradizionale. Se analizziamo il numero di punti ottenuti sinora in campionato dopo Ventisei giornate, sui 78 punti disponibili, eccettuando ovviamente dal computo totale i -2 di penalizzazione, i rossazzurri hanno ottenuto ben 9 punti sui 9 quando sono scesi in campo nel tardo pomeriggio ovvero tra le 17:30 e le 18:30.

Per il resto, bottino scarno nella fascia pre-pomeridiana (dalle 14:00 alle 14:30), solo 2 punti su 9, buono il risultato maturato finora nei lunch match delle ore 12:30 (ne sono previsti ancora due: alle 31sima giornata: Catania-Teramo e alla 33sima: Catania-Avellino).

Catanzaro-Catania e Catania-Casertana, rispettivamente alle 37sima e 38 giornata, si giocano nella fascia prediletta dai rossazzurri: alle ore 17:30.

Non benissimo (8 punti sui 18 disponibili) nei turni serali. L’ultima giornata, di scena allo “Zaccheria” di Foggia, si gioca proprio alle 20:30.

LE STATISTICHE

punti ottenuti alle ore 12:30: 3 su 6 disponibili;

punti ottenuti ore 15:00: 16 su 27 disponibili;

punti ottenuti ore 14:00/14:30: 2 su 9 disponibili;

punti ottenuti ore 17:30/18:00/18:30: 9 su 9 disponibili;

punti ottenuti ore 20:30: 8 su 18 disponibili.

(fonte foto: catania-liveuniversity.it)

Vibonese-Catania, bilancio positivo per Giuseppe Raffaele contro i rossoblù

Domenica prossima, il Catania scenderà in campo al “Luigi Razza” di Vibo Valentia per disputare il delicato match contro la Vibonese  di Bubas e compagni. Quello di domenica sarà il settimo confronto tra Giuseppe Raffaele e la Vibonese, il secondo sulla panchina del Catania.

Il bilancio sorride leggermente al tecnico rossazzurro, che ha vinto in quattro occasioni: due con il Potenza, entrambe concluse per 1-0, risalente alle due stagioni in panca rossoblú, una col Catania, nel corso di questa stagione, conclusasi 2-1 ed infine un roboante 9-0 quando il tecnico siciliano sedeva sulla panchina dell’Igea Virtus Barcellona in Coppa Italia Serie D. In quest’ultima occasione, vennero schierati parecchi Juniores dalla squadra calabrese.

Tra il 2017 e il 2018, sono tre le sconfitte con il medesimo punteggio  (1-0) di cui due sempre sulla panca della squadra giallorossa ed una nel corso della stagione 2018/2019 alla guida del leone rossoblù.

Con l’augurio che questo trend positivo possa confermarsi anche il 28 Febbraio.

Foto: CalcioCatania.com 

Vibonese-Catania: curiosità sull’arbitro Graci di Como

Allo Stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia per la ventisettesima giornata di campionato di Lega Pro (Girone C) domenica alle ore 15:00 va di scena il match tra Vibonese e Catania, un incontro importantissimo per entrambe le compagini dove da una parte la squadra calabrese vuole allontanarsi dalla Paganese, avversario che proprio qualche giorno fa contro la squadra di Raffaele ha ottenuto un prezioso pari casalingo, dall’altro lato il Catania proprio per il mezzo passo falso vuole rilanciarsi in classifica magari tornando a casa con i 3 punti.

L’arbitro dell’incontro sarà il Signor Alessandro di Graci (Como) coaudiuvato dal primo assistente Giuseppe Centrone (Molfetta), dal secondo il signor Paolo Laudato(Taranto) e dal quarto ufficiale il signor Francesco Carrione(Castellamare di Stabia).

Il fischietto comasco vanta quattordici presente in questa stagione in Lega Pro, otto nel Girone C e 4 in quello B.

Un solo precedente con il Catania nella stagione 2019/20 con la vittoria degli etnei sulla Virtus Francavilla (reti di Lodi dagli undici metri e Sarno), invece contro la con i calabresi le strade si sono incrociate ben 5 volte con un bilancio di 2 vittorie 2 pareggi e una sconfitta.

Sarà una bella sfida dove le motivazioni la faranno da padrone.

(fonte foto: laprovinciadicomo.it)

Catania, quel trofeo che manca da tanto tempo

Nostalgia. Questa è la parola più appropriata per tutti i tifosi rossazzurri  quando sentiamo il cognome Massimino si pensa subito ad Angelo, storico patron della societa’ rossazzurra per molti anni della sua vita caratterizzata da alti e bassi ma che non precludeva l’amore per la sua città e per la sua creatura chiamata Catania.

Molte soddisfazioni raccolte dal presidente come per esempio avere giocatori del calibro di Rado, Mastalli, Bonfanti, Cantarutti, quest’ultimo ricordato per un favoloso gol al Milan in rovesciata e misteriosamente annullato dall’arbitro Benedetti ma anche delusioni come l’esclusione dal torneo nella stagione 1992-93 per insolvenza  che sanciva la discesa negli inferi dell’Eccellenza, ma subito dopo seguirono tre promozioni che portarono gli etnei in serie C1.

Purtroppo quel maledetto 4 marzo del 1996 ancora lo ricordiamo per la scomparsa del nostro amato Presidente in un incidente stradale sulla Palermo-Catania altezza Scillato dove la macchina guidata dal genero, forse per l’alta velocità, sbandò e non diede scampo al nostro Angelo.

Nel 2000 la vedova Massimino, Grazia Codiglione, cedette ai Gaucci la società e fu proprio la famiglia dell’imprenditore Riccardo a far disputare di nuovo il “Memorial Massimino” con un triangolare tra Perugia Napoli e ovviamente Catania.

Mancava dal 2006 ma tornò nel 2018 con la vittoria per 2 -1 sul Sion che passò in vantaggio con Schneuwhy ma subì la rimonta rossazzurra grazie ai gol di Ripa e Mazzarani nella ripresa.

Chi ama veramente quella maglia, i colori, il tifo e vive di emozioni con la mente e nella memoria non dimenticherà mai quel semplice muratore trasformatosi in imprenditore e, nel cuore di ognuno di noi, in eroe facendoci esclamare: c’è solo un Presidentel

foto:quellidel46.it

Allenamenti: sabato mattina rifinitura e convocazioni

Immediata ripresa degli allenamenti, in casa Catania, dopo la gara con la Paganese: in mattinata, lavoro di scarico in piscina per i rossazzurri in campo ieri al “Torre”; programma di forza e trasformazione, con sprint e variazioni di velocità, per tutti gli altri atleti a disposizione. La preparazione proseguirà domani, con inizio alle 15.30. Sabato, alle 11.00, in calendario la seduta di rifinitura, seguita dalle convocazioni. Domenica 28 febbraio alle 15.00, allo stadio “Luigi Razza”, Vibonese-Catania. 

Fonte: CalcioCatania

Foto:Sport & impianti

 

 

Catanesi al Nord – Mario Conti: “A distanza la passione si amplifica. Radio Free Tibet esperienza canzonatoria”

Quanti tifosi sono stati costretti da cause contingenti a lasciare Catania per migrare verso i lidi gelidi del Nord Italia o, peggio, fuori dai confini nazionali. Il tifo per i colori rossazzurri, però, è qualcosa di imperituro, non conosce tempo né spazio, è impresso nell’anima ancor prima che nella cucitura di una sciarpa.

Per tale ragione la nostra redazione ha ritenuto opportuno dedicare una rubrica ai tifosi DOC che per motivi di lavoro o di famiglia hanno lasciato il capoluogo etneo e, tra saudade e nostalgia, continuano a seguire le sorti del Catania in TV, attraverso la stampa, in qualsiasi modo possibile.

Oggi abbiamo intervistato Mario Conti, tifoso DOC, speaker radiofonico e Resident Manager presso strutture alberghiere.

Parlami di questa esperienza radiofonica tra l’esilarante, il pungente e il realista: come e perché nasce Radio Free TIBET?

Intanto è un’iniziativa canzonatoria perché rievoca Mourinho quando, ironicamente, parlando di Pietro Lo Monaco disse: “Lo Monaco? Io conosco Monaco di Baviera, Monaco del Tibet e il Gran Premio di Monaco. Da un gruppo di amici come Danilo Pasqualino, Salvo Siracusano, Mimmo Vampa, Luigi Pavone, Nico che è presidente degli Old Elephants: è un’esperienza che poi, col passare del tempo, ci ha permesso di divertirci sia nel nostro gruppo Whatsapp sia con la diretta.

Alla fine Sarao è rimasto se stesso, niente mutazione in Lewandowski come auspicavi. Quanto manca una punta da doppia cifra a questo Catania? Se mister Raffaele avesse avuto questa ulteriore freccia al proprio arco, cosa sarebbe cambiato secondo te?

Sarao purtroppo non si è tramutato né in Lewandowski né in Aguero: non capisco come faccia ancora a strapparsi i calzettoni, forse è un trend, ci saranno influencer anche nel calcio che si dedicano alla “scicata de cosetti” perché appare più sexy. Il bomber manca perché con Pinto e Calapai, Russotto e Piccolo, quando rientrerà, i cross e i traversoni pervengono in area con regolarità e qualcuno che finalizzi, il classico puntero, manca tanto al Catania. Sarao si è anche addossato responsabilità non proprie infatti dal dischetto ha fallito un paio di volte. Occorreva un Eddy Baggio che non era un fenomeno tecnicamente ma che aveva un fiuto del gol sotto rete di un certo spessore. Al secondo posto ci sarebbe arrivata a mio parere, come a Pagani dove c’era il nulla cosmico e magari con un attaccante in vena realizzativa si sarebbe risolta a nostro favore.

Ora parliamo un po’ di te. Raccontaci la tua esperienza al Nord, nel gelido Trentino. Di cosa ti occupi nella vita a parte fare, benissimo, lo speaker radiofonico?

La mia esperienza al Nord? A volte il freddo del Trentino è inferiore a quello umido siciliano. Mi occupo principalmente di strutture ricettive alberghiee svolgendo varie mansioni. Ultimamente mi sono occupato come direttore, Resident Manager, e il personale con cui tratto e di cui mi avvalgo è prettamente meridionale e siciliano, catanese o dell’ennese e stride con il pizzo della montagna in cui mi trovo (sorride, ndc). Purtroppo con questa pandemia mondiale che ha spiazzato tutti abbiamo dovuto rivedere la nostra posizione: ristorazione, settore turistico, conferenziale e dei concerti sono stati penalizzati fortemente. Ci siamo concessi un anno sabbatico, infatti adesso mi trovo di nuovo in Sicilia a godermi sole, mare ed eruzione dell’Etna. Lo dico con amarezza perché spesso ci attorcigliamo sui nostri valori territoriali mentre al Nord quel poco che hanno riescono a renderlo redditizio e sanno come sfruttarlo. Andando con culture diverse come quella danese, irlandese, ceca e dell’Est europeo in generale, posso assicurarvi che stride con l’immobilismo siciliano e del Mezzogiorno in generale. Anzi devo dire che la Sicilia in alcune cose è un po’ più avanti, per esempio, rispetto a certe zone della Calabria. 

Come si vive a distanza la passione per i colori rossazzurri? Quando gli stadi erano aperti ai tifosi la sofferenza di non poter assistere dagli spalti alle partite quanto incideva sul tuo stato d’animo da tifoso DOC da 1 a 10?

A distanza la passione per i colori della propria città si vive in maniera amplificata perché non vivendo la quotidianità, nonostante l’immediatezza attraverso internet, in passato negli anni ’70 mi trovavo a Bologna e per conoscere le notizie della tua città dovevi aspettare che uscisse il giornale il giorno dopo quindi il lunedì, per esempio, leggevi il giornale per sapere se aveva segnato Ciceri o per scoprire le prestazioni che aveva fornito Rappa. La vivi in maniera diversa, eliminando le scorie e prendendo solo il buono. Di presenza, ovviamente, se frequenti gli allenamenti e vivi la squadra la percepisci in maniera molto differente. Secondo me stare all’estero o comunque oltre lo Stretto, acuisce la passione perché arrivano ovattate certe notizie e, di conseguenza, amplifichi fede e amore verso i colori rossazzurri.

Un’ultima domanda sull’attualità. Secondo te Mario, Tacopina “fimma” prima o poi?

Tacopina dovrebbe firmare. Dal primo istante c’è qualcosa che non mi ha sconquinferato e mi sono posto delle domande: perché un imprenditore del calibro di Tacopina perché si è interessato a una squadra di Serie C? Si risponde sempre: Torre del Grifo e i 12.000 dell’Olimpico che lo hanno gasato ma non mi hanno mai convinto a pieno. Spero nella migliore sorte possibile e credo che sancirà questo accordo dopo essersi esposto così tanto, sarebbe una caduta di stile e un passo falso se non si realizzasse questo affare, affare per chi non lo so…In qualità di tifoso mi auguro che si chiuda tutto per il meglio e che si dia il via a un’epoca senza insuccessi, non dico di successi ma di centrare promozioni e posizionarci in categorie migliori.

Closing – Si procede spediti verso la chiusura

Secondo alcune indiscrezioni giunte proprio stamani nella nostra redazione, SIGI ed entourage di Joe Tacopina stanno procedendo a passi spediti verso il closing. Ancora mancano le fantomatiche risposte definitive di Comune di Mascalucia e Agenzia delle Entrate ma dopo la riunione di ieri sera è emersa una certezza che va al di là della querelle vincolata alle transazioni fiscali e alla soluzione dei debiti: il tanto agognato passaggio di consegne avverrà, il Catania passerà all’avvocato statunitense, Joe Tacopina.

La calma è la virtù dei forti, per cui se l’ultima data fissata dai contraenti in causa non è stata rispettata, non significa affatto che l’agonia condurrà verso un epilogo differente rispetto all’unico scenario possibile: Tacopina diventerà il  ventiduesimo presidente della storia del Calcio Catania il mese prossimo.

(fonte foto: newsicilia.it)